13❁ 𝐶𝑎𝑟𝑎𝑚𝑒𝑙𝑙𝑒, 𝑓𝑟𝑎𝑔𝑜𝑙𝑎 𝑒𝑑 𝑎𝑟𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎.

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Jihyun pov

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Jihyun pov

«Mina noona! Ti prego... Lasciami stare qua! Stiamo guardando un film῀»

Mina mi teneva tra le sue braccia, nel tentativo di portarmi via e verso l'ufficio del medico per una visita. Iniziai a dimenarmi, volendo stare con Jungkook, al caldo, e non su uno stupido lettino a rispondere a domande. «Mina noona... Non voglio!» piansi davvero infastidito della sua insistenza e da tutto in generale.

«Jihyun! Ma cos'hai oggi? Non sei mai stato così incontrollabile...» sussurrò l'infermiera, cercando di prendere il mio viso tra le sue mani, delicate e materne. Materne come io le definivo per quanto poco sapessi il significato di quel termine. Scossi però il capo, cercando di nuovo di sfuggire alla sua morsa, poiché consapevole, che se fosse riuscita a guardarmi negli occhi, non avrei avuto scampo.

«Non voglio, lasciami qua con Jungkook! Mi volete separare da lui!» parlai velocemente, mentre un altro infermiere giunse in aiuto a Mina, fermandomi da dietro. Mi sentii soffocare a quella presa siccome tutto quello che ricordò improvvisamente il settore medico mi trovavo prima. «L-Lasciami... T-Ti prego...»

«Lascialo...gli fai male» disse ad alta voce Jungkook con voce preoccupata e, a quel richiamo, anche Mina, finalmente, si accorse delle lacrime che scendevano sul mio viso. L'infermiere mi lasciò andare ed io corsi tra le braccia dell'unica donna nella stanza, che immediatamente mi strinse, nascondendomi al sicuro, il viso contro il suo petto.

«Non ti faremo male, lo sai Jihyun... Non temere, fidati di noi» sussurrò al mio orecchio, accarezzando la mia schiena e lasciando inoltre dei baci, dolci come la vaniglia, sulla mia testa, tra i capelli. «Non siamo cattivi come quelli di dov'eri prima, almeno...di me sai che puoi fidarti...» spiegò con voce sussurrata, provando ad alzare il mio viso, cosa alla quale mi opposi ovviamente.

«Non voglio andare dal dottore... Sono stanco di essere sempre visitato... La mia situazione è sempre la stessa» parlai piano e Mina sospirò, chiudendo probabilmente gli occhi. «L-Lui crede che io sia ancora preso da pensieri suicida...vero? Sto bene! Non penso più nulla! E-E mangio sempre regolarmente!... T-Ti prego non portarmi da lui... Continua a dire che sono depresso e mi dà quelle pastiglie che mi fanno dimenticare!» piansi, staccandomi da Mina con un colpo secco.

Jungkook capì le mie intenzioni ed aprì le braccia nella mia direzione, facendomi segno di andare da lui così che potessi calmare almeno un po' le lacrime salate che rigavano le guance e i singhiozzi che soffocavo con la manina sulle labbra. Infatti, corsi verso il suo letto e salii su questo, buttandomi tra le sue braccia, di nuovo al sicuro. Sentii la sua mano che alzava di nuovo la coperta sulla mia schiena, per poi avvicinarsi al mio viso per togliere gli occhiali ancora sul naso, bagnati dalle lacrime, passandoli infine a Mina. Il tutto finché con l'altra mano mi stringeva.

«Smettila hyung... Non sciupare i tuoi occhi per questo. -portò la mia guancia a posarsi contro il suo petto- Ma lo sai che queste visite sono importanti e servono solo per la tua salute. Non prendere pastiglie e medicine che non ti servono, se sei tanto sicuro...e prova a parlarne con il dottore...» sussurrò, accarezzando nel mentre i miei capelli bianchi come la neve, che restavano scompigliati quando la sua mano passava tra i diversi ciuffi.

𝑮𝑬𝑴𝑬𝑳𝑳𝑰: 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒〈 𝐈 〉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora