26❁ 𝐶𝑜𝑔𝑛𝑜𝑚𝑒.

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Hoseok pov

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Hoseok pov

Era trascorsa qualche ora, quel giovedì mattina, da quando mi ero svegliato e con una scusa avevo convinto mia madre a non farmi andare a scuola. Nel mentre, ormai rimasto solo in casa siccome mia madre si era recata a lavoro, mi ero preparato per il ritrovo con Yoongi. Quel giorno avrei finalmente fatto una migliore conoscenza di Jihyun e non ne vedevo l'ora.

Indossai qualcosa di comodo, andando al piano di sotto, precisamente in cucina, per recuperare qualcosa da mangiare per colazione. Fortunatamente trovai una di quelle brioche confezionate con la confettura alle ciliegie e mi sedetti su una sedia per gustarmi la calma mattutina di quella stanza, finché osservavo fuori dalla finestra.

Trascorse qualche minuto e finalmente intravidi un'auto sostare di fronte al cancello: ero sicuro al cento per cento che fosse proprio Yoongi, poiché quella macchina nera la conoscevo alla perfezione da quante volte l'avevo vista. In ogni caso, indossai le scarpe ed uscii, chiudendo alle mie spalle la porta d'ingresso.

«Giorno hyung!» esclamai allegro salendo in auto e Yoongi accennò solamente ad un sorriso cordiale, lasciandomi così a fatica intravedere quelle occhiaie che aveva sotto gli occhi. Avevamo certo giocato al computer insieme fino a tardi, programmando come comportarci oggi, ma non credevo che due orette in meno di sonno avrebbero provocato una tale conseguenze per il corvino al volante, il quale era intanto ripartito verso l'ospedale.

«Sembri distrutto cavolo-» commentai, portando lo sguardo su di lui dopo aver allacciato la cintura. «Non credevo che saresti uno zombie, se l'avessi saputo, ti avrei lasciato dormire ieri sera» risi e lui scosse la testa, comunque concentrato sulla strada di fronte a lui.

«Non è per quello.»

«E per cosa?...» domandai allora, con fare curioso, atteggiamento che sapevo benissimo gli desse tremendamente fastidio, ma non riuscii a trattenermi. «Non dirmi che... sei nervoso?!»

Sbuffò il ragazzo al mio fianco ed io risi leggermente di più, notando un leggero rossore sulle sue guance, il quale Yoongi stava cercando di controllare. Lo osservai attentamente, smettendo di ridere sorpreso e leggermente sconvolto da quel suo cambiamento, poiché non avevo mai visto il mio amico tanto preso da qualcuno come lo era per Jihyun, nemmeno con Jimin era mai stato tanto in ansia per un non nulla.

«Oddio- sei davvero nervoso... e perché?» chiesi, la mia voce si era fatta un po' più gentile, quasi dolce e, grazie a questo cambiamento involontario, le spalle del corvino si rilassarono. «Insomma, conosci già Jihyun... non dovresti esserlo.»

«Lo conosco davvero? Abbiamo parlato quattro volte insieme e nulla di più... Probabilmente non gli interessa nemmeno chi sono ed eccetera» disse serio ed io sbuffai, per la prima volta davanti a lui, facendogli alzare un sopracciglio per la sorpresa. «Che hai?»

«Non so, c'è qualcosa che non mi quadra in tutto questo. Sembra che tu ti sei preso una cotta per Jihyun, ma ancora...una parte di te spera di tornare con Jimin... Non mentirmi, sono o no il tuo migliore amico, hyung?» spiegai con calma, guardando fuori dal finestrino le persone sui marciapiedi che passeggiavano oppure le altre macchine che si muovevano sulla corsia affianco.

𝑮𝑬𝑴𝑬𝑳𝑳𝑰: 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒〈 𝐈 〉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora