Capitolo 5

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Finalmente è venerdì. Mentre mi risveglio, un solo pensiero balena nella mia mente: la festa di domani sera a casa di Ashton. L'ho saputo solo ieri, ma sono troppo elettrizzata. Devo assolutamente comprare un vestito.

Mi stiracchio, per poi scendere subito a fare colazione. Con estrema sorpresa, noto che tutti sono seduti al tavolo. Sento un adorabile profumo di pancakes, e mi viene immediatamente l'acquolina in bocca.

Quando il mio sguardo cade su Calum, sento ancora quella strana sensazione. Non so come comportarmi con lui dopo ciò che è successo. Cosa potrei mai dirgli dopo averlo evitato?

"Buongiorno a tutti." Mi stiracchio di nuovo, e quando mio padre si volta nella mia direzione, mi fulmina con lo sguardo. Quasi mi spavento, e gli rivolgo un'espressione interrogativa. Joy mi sorride teneramente e Calum, invece, è a bocca aperta. "Beh, c'è per caso un mostro dietro di me che sta per uccidermi?" Dico sarcasticamente.

Mio padre si schiarisce la voce. "Ti sembra normale scendere in questo stato?" Esclama, ma quando sta per continuare con la sua predica, Joy lo interrompe.

"Oh, Peter, lasciala stare." Sorride, accarezzandogli una spalla. "Anch'io mi comportavo così quando ero una ragazzina. Non dare peso a queste cose e goditi la colazione." Mio padre sospira, per poi annuire e continuare a leggere il giornale.

Nel frattempo, ne approfitto per osservare il mio riflesso nel frigorifero. I miei capelli sono totalmente indecenti, sembra che abbia passato una notte folle. Sono ancora in reggiseno e pantaloncini, e la mia espressione è ancora assonnata. Che vergogna.

"D'accordo." Borbotta lui, richiamandomi. "Brenda, siediti pure vicino a tuo fratello." Mi indica il posto libero accanto a Calum. Fratellastro, papà.

E se le parole di mio padre mi dessero fastidio perché provo qualcosa per lui? E se per me fosse più di un semplice fratellastro, cosa succederebbe nella nostra piccola e strana famiglia?

Non appena mi siedo, Calum si avvicina pericolosamente a me. "Buongiorno." Sussurra, provocandomi mille brividi, senza considerare che provo ancora quella sensazione allo stomaco.

Allungo la mano per prendere i cereali, sorridendogli e cercando di ignorare la pelle d'oca che si è formata sulle mie braccia a causa della sua voce roca. "Buongiorno, Calum." Lui ricambia il mio sorriso.

Mio padre posa il giornale, attirando l'attenzione di tutti. "Dunque, Bren. Ormai viviamo qui da un po'." Stringe la mano di Joy, sorridendole. "Come ti sembra la scuola?" Mi domanda.

Rivolgo uno sguardo rapido a Calum. "Molto carina." Arrossisco. "Ho trovato dei nuovi amici, inoltre i miei voti sono rimasti gli stessi." Provo a spiegare. Vorrei evitare di parlare, dal momento che è mattino, ma per avere una conversazione con mio padre il mattino è l'unico momento disponibile.

Joy ridacchia. "E l'amore, tesoro?" Mi domanda. "Non c'è nessun ragazzo che ti piace? So che molti ragazzi carini la frequentano." Ammicca, continuando a ridere indisturbata.

Arrossisco ancora di più, senza contare che Calum rischia di strozzarsi con il succo che sta bevendo. "Uhm, no." Abbasso la testa, sentendomi avvampare.

Mio padre si alza, posando i piatti sporchi nel lavandino. "Spero solo che non nasca nulla fra te e Calum, sarebbe una completa delusione." Ridacchia, ed è come ricevere una pugnalata alla schiena. "Ma che sto dicendo, è ovvio, non potrebbe mai nascere nulla tra di voi." Conclude, scuotendo la testa.

Dopo quelle parole, Calum sbuffa, alzandosi. "Scusate, devo andare a prepararmi." Si volta, rischiando di inciampare nella gamba della sedia, per poi salire al piano di sopra frettolosamente.

Brother or Boy-Friend? [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora