Brother or Boy-Friend? [In Revisione]

Chapter Fourty-One: The Song.

CALUM'S POV.

La osservo mentre ha lo sguardo perso tra le onde del mare. Il vento scompiglia gli ondulati capelli castani di Brenda. È bellissima. Più la guardo negli occhi e più mi rendo conto di quanto io sia fortunato ad essere il ragazzo di un angelo come lei. È la cosa più bella che mi sia mai capitata. E non solo per il fatto che la amo più di ogni altra cosa al mondo,ma anche per il fatto che indipendentemente da ciò che sarebbe diventata per me,avrebbe avuto un posto speciale nel mio cuore ugualmente. Ho commesso molti errori in passato con lei,non voglio commetterne più. Ci ho provato a stare senza di lei,a pensare che se fossimo tornati dei semplici fratellastri sarebbe andato tutto meglio. Ma non ce l'ho fatta. Mi sono innamorato di Brenda come un coglione,e non posso riuscire a pensare quelle cose mentre la guardo negli occhi e lei sorride. Non posso. Non devo. Non voglio. Bene o male che vada ora mia madre e il padre di Brenda sanno di noi due,e anche se non l'hanno presa molto bene so che si abitueranno all'idea. Devono,non lascerò Brenda per nessuna ragione esistente in natura. Mia madre non sa quanto bene mi provochi quella ragazza,non sa come mi fa sentire bene il semplice fatto di stare con lei. Non lo sa e non lo capirà mai,perché credo che quello che provo per Brenda sia un sentimento nuovo,che nessuno ha mai provato. È qualcosa come l'amore elevato alla decima. O forse di più. So che per me è raro contenere dentro me l'amore nei confronti di quella ragazza,e sono così fiero di questa piccola nostra infinita.

"Mi ricordo di questo posto perché ci sono venuto una volta,con mia madre e mia sorella." Dico concedendo a Brenda di conoscere un altro squarcio della mia infanzia. Lei si volta improvvisamente verso di me. "Ma non ci sono più venuto. A mia madre non è mai piaciuto il mare." Lei ridacchia leggermente,mettendo in mostra i denti bianchissimi.

"Eppure si da il caso che vive qua da più di vent'anni." Ribadisce lei. Le prendo la mano accarezzandogliela partendo dal polso per poi arrivare alla punta del dito indice.

"Le scelte di mia madre sono sempre state intercambiabili. Odia il mare eppure vive a Sydney,dove c'è il mare più cristallino in tutto il mondo. Odia il suo lavoro,non le piace essere un infermiera e non sopporta chiunque abbia a che fare con il mondo ospedaliero e sanitario. Eppure ha sposato tuo padre." Dico sdrammatizzando qualche fatto ridicolo su mia madre. Voglio vedere la mia ragazza sorridere,so che si sente in colpa per ciò che è successo ieri,e dopo quel fatto non voglio più sentir nominare la mia nuova famiglia,almeno per un po'. Ora sto bene qua in questa piccola proprietà con lei. Ci siamo solo io,lei,il mare e la nostra intimità di coppia. Sommando tutto,potrebbe piacermi.

"Mia madre adorava il mare,ma preferiva la campagna,o ancora meglio,la montagna. Mi portava sempre ovunque con lei. Anche se mio padre era contrario. Forse solo ora ho capito che la più grande paura di mio padre era che io diventassi come lei. La verità è che io non mi sento figlia ne di mio padre ne di mia madre. Non in senso biologico,ma so che caratterialmente non ho acquisito niente di loro due." Afferma scuotendo la testa,con lo sguardo vago e fisso in cielo.

"Quando ieri l'ho vista varcare la soglia di quella chiesa non sono più stata in grado di comprendere. Dopo quattordici anni Cal,ti rendi conto? Io in quattordici anni vivo,mentre lei non è mai stata capace di venire a trovarmi. Sarebbe questo il comportamento da madre modello? Se è questo dimmelo,perché allora dirò a mio padre che l'educazione che mi hanno insegnato i vicini inglesi era tutta una bufala." Si avvicina lentamente a me,appoggiando la testa sulla mia spalla.

"Non voglio tornare Calum. Qua con te sto bene. Io mi sento viva solo quando sono con te,ti prego. Ormai non abbiamo più nulla da perdere." La baciò delicatamente e lentamente,mentre lei si lascia abbandonare tra le mie braccia.

"Non ce ne andremo. Posso almeno chiamare gli altri domani nel pomeriggio?" Lei annuisce sorridendo.

"Ti amo tanto Cal." Mi dice sottovoce,come se si vergognasse.