Chapter Thirty-Eight: You Saved Me Again.

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A quelle parole Calum si blocca. "C-cosa?!" Lo bacio delicatamente. "Voglio dirgli tutto,amore. Voglio dirgli che ti amo e che non mi importa più di niente se non di te." Stavolta è lui a baciarmi. "Ripetimelo." Gli metto un dito davanti alla bocca per farlo stare zitto mettendomi a cavalcioni su di lui e cominciando a baciarlo con foga mentre mi accarezza la schiena. Gli apro la camicia bianca con tutta la forza che ho scoprendogli il petto mentre mi guarda stupito. Sono costretta a fermarmi.

Gli invitati a nozze escono dalla chiesa urlando "viva gli sposi!". Scendo dalla macchina mentre Calum si riallaccia la camicia. Corro da mio padre. "Papà.. Dov'è andata la mamma?" Chiedo curiosa. "Le ho parlato e le ho suggerito di parlare con noi in un altro momento,ora è la mia festa e me la voglio godere. Sali in macchina con Calum,ci vediamo al ristorante." Mi lascia un bacio sulla guancia che di paterno non ha nulla.

Salgo in macchina con Calum.

Per tutto il viaggio non mi dice nulla. Sarà per ciò che è successo prima nei sedili posteriori. "Calum mi dispiace per prima.. Non volevo.." Lui si gira verso di me e noto che sta ridacchiando. Evidentemente non se l'è presa. "Scusa per cosa? Per avermi slacciato la camicia? Sei la mia ragazza,Brenda. Pensavi di rimanere a guardarmi vestito tutto il tempo?" Scoppio a ridere.

È incredibile come riesca a farmi recuperare il sorriso anche nelle situazioni più brutte e difficili. Calum mi ha salvato,e continua a farlo,senza che io gli chieda niente.

Il ristorante è bellissimo,c'è un enorme parlo e dico che cucinino cose buonissime. Almeno qualcosa di soddisfacente in tutta questa brodaglia di sentimenti c'è.

"Vieni con me." Mi dice Calum prendendomi la mano e portandomi in una parte esterna al ristorante. Ci troviamo davanti ad una siepe. Calum prende alcuni rami,abbassandoli e creando così un passaggio. Prima fa passare me e poi mi raggiunge,richiudendo il passaggio. Mi riprende la mano,stringendola forte,come se avesse paura di lasciarmi. "Quando avevo otto anni io e mia sorella Mali abbiamo scoperto questo passaggio,venivamo spesso a giocare qui con Luke,i suoi fratelli Ben e Jack,Michael,Ashton e sua cugina Jessica. Ogni volta avevamo un inventiva diversa su che gioco fare. Poi,siamo diventati più grandi. L'anno prima che arrivassi tu,ci eravamo ritrovati di nuovo qui. Abbiamo giocato a verità o penitenza. A me è toccata la penitenza e ho promesso solennemente davanti a tutti che sarei tornato qua solo quando avrei trovato la ragazza dei miei sogni." Appoggio la testa sulla sua spalla,mentre ci sediamo e mi fa accoccolare sulle sue gambe. "Quindi tu staresti infrangendo la tua penitenza?" Lui si avvicina al mio viso. "Assolutamente no,perché sei tu la ragazza dei miei sogni,ti amo tanto,e il pensiero che ora sto qua con te in questo posto meraviglioso invece che in quella sala con qualche mio parente a festeggiare quello stupido matrimonio mi rende il ragazzo più felice del mondo." Lo bacio delicatamente accarezzandogli le guance. "La sai una cosa Cal..?" Scuote la testa.

"Tu mi hai salvato. Ma non è quella frase che si dice quando la campanella ti salva dall'interrogazione in cui non hai studiato nulla,o quando arrivano le dieci di sera e dici a te stesso che sei riuscito a superare un altro giorno. Tu mi hai salvato davvero. Mi hai salvato dalle macerie che sarei potuta diventare se non ti avessi mai incontrato. Mi hai salvato con tutto te stesso e io,per una volta,mi sono fatta salvare. Mi hai salvato nel vero senso della frase. Quando mi hai sussurrato per la prima volta nell'orecchio un 'ti amo.' Ma non solo. Tu mi salvi tutti i giorni. Mi salvi con i tuoi abbracci che sanno di casa,con i tuoi baci,con il bene che mi fai senza che tu te ne accorga. Mi salvi con i tuoi occhioni a mandorla e le tue mani grandi. Mi salvi quando meno te ne accorgi. Mi salvi con i tuoi baci sul collo che fanno venire i brividi. Mi salvi quando mi scanso,non ti bacio e cerco di fingermi offesa. Ma poi riesci comunque a baciarmi. Mi salvi quando davanti a tutti mi prendi la mano,quando in mezzo alla strada mi dici 'quanto sei bella' anche se sai che io non ci credo e non lo ammetterò mai. Mi salvi quando mi guardi negli occhi e ti ci perdi. Quando mi accarezzi i capelli. Quando mi stringi forte a te. Quando mi guardi dall'alto dicendomi che sono bassa,ma rimango comunque la tua piccolina. Quando facciamo l'amore e mi sussurri quelle parole dolci all'orecchio. Mi salvi quando ti fai amare. Perché io ti amo,Calum. Tu mi salvi e io ti amo,ti basta?"

Non sono una grandissima preparatrice di discorsi,queste sono le parole che il mio cuore avrebbe detto nel caso avesse avuto il dono della parola,ma dato che non ce l'ha,le ho dette io. La verità è questa,Calum mi ha salvato. Riesce sempre a farmi sorridere anche quando sto crollando definitivamente. Ogni suo sorriso,ogni suoi abbraccio o bacio mi da la forza e una speranza in più per potercela fare,anche quando penso di essere al limite della sopportazione. Preferisce rinunciare a qualcosa a cui tiene da morire piuttosto che trascurare me.

Non ho mai incontrato un ragazzo perfetto come Calum,e preferirei non incontrarne nessun altro come lui,perché lui è l'unico e il solo in grado di farmi stare veramente bene.

Lo guardo,ha gli occhi lucidi e sfoggia il sorriso più bello del mondo. Il suo sorriso è qualcosa di meraviglioso. Automaticamente scaturisce in me una scarica di brividi.

"Nessuno mi ha mai detto una cosa del genere... Io.. Non ho più le parole per descrivere quanto ti amo e quanto è indescrivibile il bene che mi provochi. Ti amo da impazzire Brenda e .. Non rinuncerò mai a te. Mai. Sei il mio bene,e non rinuncerei mai a ciò che mi fa stare bene. Ti amo." Mi sdraio facendolo sdraiare sopra di me mentre mi bacia con delicatezza,assaporandomi ogni secondo sempre di più.

EFFIE'S POV.

In questo ristorante cucinano molto bene. Mi dispiace molto per ciò che è accaduto in chiesa alla povera Brenda. Non posso dire di capirla perché ho ancora entrambi i genitori sposati e sereni,anche se vivono lontano da me. Da quando mio fratello Jeremy è morto in quell'incidente ho cercato di andare avanti,ma rimanere a Ottawa con la mia famiglia non avrebbe aiutato affatto. Da quando sono arrivata qua a Sydney ho sempre cercato di non coinvolgere tante persone nella mia vita. Non volevo che si preoccupassero,oppure che cercassero di infierire nei problemi che non sarebbero riusciti a risolvere. Come è successo con luke. Io e Luke non ci conoscevamo prima. Non ho mai saputo della sua esistenza fino a quando l'ho conosciuto. Il modo in cui è entrato nella mia vita,grazie a quella panchina in quel parco. Io piangevo per colpa del mio ex ragazzo e lui si è interessato ad una ragazza problematica come me. Perché io,quando può avere milioni di ragazze che cadrebbero ai suoi piedi.

Perché diciamocelo,Luke è tremendamente bello. Ha quel tipo di bellezza che non 'uccide' ma 'cattura'. Cattura lievemente con lo sguardo come se si fosse già impossessato di una parte del tuo cuore. E sono così felice che un pezzo del mio cuore sia in mano sua piuttosto che in una mano estranea.

Luke è stata la prima persona di cui ho cominciato a fidarmi veramente. Il come e il perché devo ancora scoprirli,ma so che Luke è un amico importantissimo,perderlo mi farebbe stare malissimo.

Forse però.. È più di un amico per me.

Non so se lo amo.

Ma so che sono attratta da lui,e anche tanto.

Finisco di mangiare l'ultimo spaghetto con contorno di gamberetti e salvia che mi è rimasto nel piatto. Deglutisco e sento un respiro caldo sul mio collo. Mi blocco,è Luke. Mi giro di scatto guardandolo in quelle iridi color cielo.

"Ti va di venire a fare un giro per prendere una boccata d'aria?" Annuisco alzandomi e dirigendomi verso la grandissima porta di vetro dell'ingresso,seguita dal suo passo lento e felpato. Ci sediamo in un posto tranquillo e isolato,sotto un piccolo gazebo,contornato da milioni e milioni di glicini pendenti. Un posto romantico direi,se io e Luke non fossimo 'soltanto amici.'

"Non ho ancora avuto il tempo di dirtelo,ma il color beige ti dona. Hai una carnagione stupenda. Stai veramente bene e sei bellissima con quel l'acconciatura. Sembri quasi una dea greca." Gli occhi mi si illuminano. Nessuno mi ha mai detto che un semplice e banale vestito bianco mi rendeva una 'dea greca'. Non lo pensavo.

"Anche tu stai molto bene con questo vestito Luke." Dico con un filo di voce. Sorride mettendo in luce l'anellino metallico sul labbro inferiore. "Non avrei mai creduto che grazie a te ora sto sorridendo. Grazie Luke,per esserci stato. Sei l'amico più grande che abbia mai avuto." Lui abbassa la testa ridacchiando.

"Non devi ringraziarmi Effie Cooper. In fondo nel mio cuore resti sempre la bella e dolce sconosciuta del parco. Nemmeno io avrei creduto di riuscire a instaurare un certo rapporto con te. Forse è la cosa più bella che poteva succedere ad uno sventurato su una sedia a rotelle." Dice guardandomi negli occhi.

"Luke,devo dirti una cosa." Dico in un soffio.

Ecco,è fatta,lo amo.

Brother or Boy-Friend? [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora