Chapter Thirty-Seven: There's Always An Opportunity.

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Il giorno del matrimonio.

Ore 9:30.

Corro velocemente in bagno per farmi una doccia. Oggi è un giorno particolarmente deprimente per il mio conto,ma voglio cercare di sembrare sorridente,almeno per non far preoccupare Calum e per non far arrabbiare mio padre. L'acqua calda della doccia trascina via con se ogni tipo di tensione,che si riaccumula sul mio corpo non appena esco. Mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo prima di andare a spalmarmi la crema su ogni parte del corpo. Mi infilo un paio di pantaloncini e una maglietta mentre aspetto la parrucchiera,che deve venire a fare l'acconciatura per il matrimonio a me e a Joy.

Calum e mio padre sono andati a casa del padre di Michael,che vive da solo in centro. Mio padre tiene alla tradizione che non bisogna vedere il vestito della sposa prima del matrimonio. Joy è andata a ritirare il vestito da sposa.

Ore 10:35.

Dopo che la parrucchiera ha finito di farmi l'acconciatura passa a Joy,mentre vado ad indossare il vestito. È un vestito bianco molto elaborato,ma piuttosto carino. L'ha scelto Calum,e non so i suoi gusti adolescenziali. Ha un solo spallino e ha un corpetto di raso bianco con la gonna di pizzo che scende dritta fino alle ginocchia. Intorno ai capelli ho delle piccole rose bianche,unite in una coroncina. Il trucco è neutro. Ai piedi porto un paio di scarpe bianche col tacco.

Joy mi ha incaricato di portare il bouquet all'altare insieme a Calum.

A braccetto.

Mi ha ordinato di stargli letteralmente appiccicata.

Come se quelli a sposarsi fossimo io e lui!

Dovrei essere felice,ma sono con la persona giusta al momento sbagliato. Nessuno lo capisce. Ma per me è un sogno,che durerà cinque minuti.

Oggi finalmente conoscerò Effie,l'amica di Luke. So quanto gli piaccia Effie,ma a quanto pare Luke vuole fare le cose con calma.

È un ragazzo d'oro.

Mi guardo allo specchio: mi sento a disagio. Moralmente disagiata. Così potrei definirmi. Esco e mi dirigo verso la chiesa,ammirando il viale alberato che costeggia il quartiere che accoglie quella che d'ora in poi sarà la casa Mitchell-Hood.

Ore 11:15.

Il sole batte forte sui gradini all'ingresso della chiesa.

Una figura vestita di nero è girata di spalle ammirando il panorama. È Calum. Mi guardo intorno per assicurarmi che non ci sia nessuno,e quando ne sono sicura,corro verso di lui.

"Salve,sa se il signor Mitchell e la signora Hood si sposano in questa chiesa?" Calum si gira di scatto fissandomi con gli occhi spalancati. "Guardati,sei una visione." Arrossisco leggermente per il complimento. Lo guardo. Indossa una camicia bianca,dei pantaloni neri e una giacca nera,con una cravatta,sempre nera. Mi mordo il labbro contemplando la sua perfezione. La perfezione incastrata nel corpo di un'australiano. Calum Hood.

"Anche tu non scherzi."

Si avvicina a me dandomi un bacio lungo e passionale,come se dovesse essere l'ultimo bacio fra di noi. È una sensazione orribile. Non voglio dare l'impressione di essere triste,ma lo sono,e non posso nasconderlo. Mi scende una piccola lacrima e se ne accorge. "Ho bisogno di dirti di amo un'ultima volta prima che cominci il grande incubo." Lo bacio delicatamente. "Non riesco a definire quanto io abbia bisogno di te in questo momento,Brenda." Conclude,riattaccandosi alle mie labbra che lo richiamavano con tanta impazienza.

Sentiamo degli applausi dietro di noi e ci giriamo all'istante. Per fortuna sono i nostri amici.

Michael è insieme a Taylor. Finalmente si sono fidanzati. Michael alla festa di capodanno ha avuto il coraggio di dichiararle il suo amore. Un amore che dura da cinque anni. Lei ha ricambiato e ora sono felici. Almeno loro.

Ashton invece è con Jessica. Sembrano fidanzati invece sono cugini. Fa ridere come cosa,vero?

Poi c'è Bill. Insieme a Scarlett. Scarlett non è nella nostra compagnia,avendo già una compagnia di gente più 'popolare'. Nulla di personale. Ma non mi piace dare nell'occhio.

"Siete dei grandissimi idioti,pensavo fosse mio padre!" Urlo contro Michael,mentre Taylor si mette a ridere. Vedo una macchina arrivare.

Dannazione,mio padre.

Scende dalla macchina raggiungendo gli scalini della chiesa insieme a George. Dopo poco arriva anche la famiglia di George. E poco dopo anche Joy. Indossa un vestito da sposa bellissimo. Ma l'abito non fa il monaco,o almeno così dice sempre Luke.

Calum mi offre il braccetto e cominciamo ad entrare in chiesa. La cerimonia procede bene e giunge il momento del giuramento.

"Vuoi tu,Peter Mitchell,prendere Joy Hood come tua sposa?" Enuncia il prete alzando le mani al cielo. "Si,lo voglio."

"Vuoi tu,Joy Hood,prendere Peter Mitchell come tuo sposo?"

"Si,lo voglio."

"Vi dichiaro marito e moglie." Calum mi stringe la forte la mano mentre sento una lacrima inpadronirsi del mio occhio sinistro.

Improvvisamente tutti sentiamo il portone principale della chiesa aprirsi. Una grande luce ci spunta da dietro. Una figura femminile sui quarant'anni avanza verso di noi. "Ciao Peter,non sei cambiato per niente." Dice la donna riferendosi a mio padre,mentre Joy incredula chiede spiegazioni. "Rachel,che diamine ci fai qua?"

Perdo un battito.

Rachel? RACHEL? Ma Rachel è mia madre. Quella donna è mia madre.

"Brenda,conosci quella donna?" Mi chiede Calum sottovoce,dopo aver notato il mio stato. "Calum,ti presento mia madre." Dico in modo che tutta la chiesa mi senta. Mia madre e mio padre mi guardano contemporaneamente.

"Brenda,sei tu?" Le lacrime cominciano a scendermi. Cosa ci fa lei qui? Sapevo che voleva incontrarmi,ma non pensavo ora,non pensavo in questo momento. Mio padre si è appena sposato. Non voglio che succeda ancora qualcosa. Calum mi appoggia entrambe le mani sulle spalle cercando di tranquillizzarmi. Qua in chiesa c'è Rachel,mia madre,colei che non ho visto per quattordici anni. Colei che non vedevo l'ora di vedere ma ora che finalmente l'ho vista non so se riuscirò a sopportare la cosa.

"Rachel,togliti dai piedi,non lo capisci che nessuno ti vuole vedere?" Urla mio padre.

"Smettila Peter. Ho il diritto di edere mia figlia,tu non te ne sei mai preso cura." Urla anche mia madre. Esco dal banco e corro verso di loro dividendoli ed evitando la lite.

"Smettetela. Siete degli irresponsabili. Tutti e due. Ciao mamma. Mi sei mancata anche tu. Ma le cose non cambiano." Corro uscendo dalla chiesa mentre Calum mi raggiunge. Mi siedo per terra tirando dei pugni fortissimi sul cemento. Calum mi prende in braccio portandomi nella sua macchina,chiudendo le portiere e facendomi sdraiare sulle sue gambe.

"Non ce la faccio più Cal.. Come può pretendere che vada tutto ok?" Lui mi accarezza dolcemente la spalla. "Non ti preoccupare amore. Sono qua con te. Non ti lascerò sola. Mai." Mi alzo guardandolo negli occhi profondamente per un attimo che mi sembra quasi infinito. Prende un fazzoletto dalla mia borsetta e mi pulisce il viso dopo aver inumidito leggermente il fazzolettino.

"Cal." Dico con decisione.

"Mh?" Mugola lentamente,concentrato a non farmi sbavare il trucco.

"Voglio dire a mio padre di noi due."

Brother or Boy-Friend? [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora