Non ho molte certezze nella vita, ma una cosa la so: la vita può essere davvero dura quando sei l'unica donna in casa, tuo padre è un medico perennemente assente, e tua madre se ne è andata molti anni fa. Non ricordo molte cose sul suo conto, non la vedo da così tanto tempo. Ricordo il colore dei suoi occhi, verdi smeraldo, un dono che ho acquisito. Ricordo i suoi capelli biondi e ricordo il calore dei suoi abbracci. Il calore che solo una madre può donare, quello che tutti i bambini cercano, ma che io ho smesso di ricevere tanto tempo fa.
Ma non è questo ciò che conta. La mia storia comincia una mattina di ottobre. Una mattinata piuttosto travagliata, direi.
"Brenda!" Come immaginavo, sento la voce di mio padre richiamarmi dal piano di sotto. "Brenda, svegliati, è tardissimo." Continua. Sapevo che si sarebbe svegliato prima di me per verificare che tutto sia sotto controllo.
"Oh, andiamo, papà." Sbotto. Vorrei davvero dormire ancora un po', ma non c'è verso. "Ancora cinque minuti." Mormoro, liberandomi dal lenzuolo ormai diventato fastidioso.
La porta della mia stanza si apre, e mio padre si avvicina a me. "Assolutamente no, Bren." Asserisce. "Ho promesso a Joy che saremmo arrivati a Sydney oggi stesso, e non ho intenzione di fare brutta figura. Dormirai sull'aereo." Mi accarezza amorevolmente una spalla.
È qui che capisco di essere totalmente costretta ad arrendermi di fronte all'unica persona che, nell'ultimo periodo, sembra motivare l'animo freddo e distante di mio padre: Joy, la sua fidanzata. Sono le cinque del mattino, e sto per trasferirmi definitivamente a Sydney. Quando dico che farei di tutto per vedere felice mio padre, intendo davvero tutto. Compreso un brusco trasferimento. Dopo l'abbandono da parte di mia madre, non l'ho più visto con un sorriso sincero. Da quando ha incontrato Joy, è come se la sua vita fosse cambiata. Per questo non posso interferire nella sua decisione di trasferirsi per raggiungerla.
Tuttavia, non sopporto l'idea di dover lasciare Bournemouth, la città dove sono nata e cresciuta. Qui c'è tutto ciò di cui ho bisogno. I miei amici, il liceo, il corso di pianoforte e le mie amiche del gruppo delle cheerleader. Qui mi sento bene. Trasferirsi significherebbe cambiare completamente vita, e non sono pronta per una vita nuova.
Con quel poco di forze che riesco a recuperare, mi alzo, correndo a farmi una doccia veloce. Cerco di vestirmi in modo adeguato e scendo al piano di sotto, dove mio padre mi sta aspettando per aiutarlo a caricare gli ultimi bagagli.
In tutta fretta, ci dirigiamo all'aeroporto, mentre malinconica continuo ad ammirare la mia città, che con ogni probabilità non rivedrò mai più. Dopo aver fatto il check-in, corriamo al terminal, rischiando di perdere il volo, per poi salire sull'aereo. Vedere l'aereo partire fa male, ma devo farmene una ragione. Sto per diventare australiana.
"Brenda." Mi richiama mio padre, non appena sto per appisolarmi sul sedile. "Grazie per la tua comprensione. So che non è uno dei momenti migliori per te, e posso capire lo sforzo che stai facendo per accettare tutto questo." Mi accarezza amorevolmente una guancia.
Nonostante io sappia per certo che mio padre non potrebbe mai comprendere i miei pensieri, cerco di non sembrare troppo seria. "Non preoccuparti, papà." Lo rassicuro. "So adattarmi." Mento. Non posso ferirlo in questo modo. Non dopo tutto ciò che ha passato.
Fortunatamente, durante il viaggio riesco a recuperare le ore di sonno perdute e, senza nemmeno accorgermene, atterriamo a Sydney. Io e mio padre recuperiamo le nostre valigie, mentre ci dirigiamo all'ingresso dell'aeroporto.
Quando vedo mio padre correre verso una signora, so per certo che si tratta di Joy. Riesco a notare la felicità di mio padre dal suo sorriso e dalla luce che brilla nei suoi occhi quando finalmente si riabbracciano.
Non so molto della fidanzata di mio padre. Lui l'ha sempre descritta come una donna molto gentile e apprensiva. Si sono conosciuti a Brisbane, ad un convegno medico. So che è una donna con molto senso della discrezione e dal carattere molto dolce. So che ha due figli, ma non conosco la loro età, e il pensiero di avere a che fare con un fratellastro o una sorellastra più piccoli di me mi attanaglia lo stomaco.
Mi avvicino lentamente alla coppia, e osservo con cautela Joy. È diversa da come la immaginavo, ed è esattamente l'opposto di mia madre. I suoi capelli sono neri come la pece, i suoi occhi sono a mandorla e il suo sorriso è accogliente e contagioso. Le sorrido timidamente, cercando di nascondere l'imbarazzo, prima che lei venga nuovamente distratta da mio padre.
Mi appoggio alla macchina dove mio padre ha appena caricato tutti i bagagli, ma improvvisamente il cellulare scivola dalla tasca, cadendo sotto uno dei due sedili. Cerco di riprenderlo, ma come una completa idiota rimango incastrata tra la portiera e il sedile.
Una voce maschile attira la mia attenzione. "Scusate, conoscete per caso quella ragazza che sta tentando di uccidersi con la portiera della macchina?" Domanda. Sembra la voce di un bambino.
Mio padre fortunatamente arriva in mio soccorso, afferrandomi per un braccio e aiutandomi a rialzarmi. Mi sistema amorevolmente i capelli, tenendomi vicina. "Scusate, non vi ho ancora presentato la mia dolce metà." Sorride. "Lei è Brenda, mia figlia." Alzo lo sguardo, nonostante le mie guance stiano andando a fuoco, osservando le persone di fronte a me.
Joy, con un sorriso trionfante, si avvicina a me, stringendo la mia mano. "Oh, tesoro, sono così felice di conoscerti. Peter mi ha parlato così tanto di te." Continua.
Improvvisamente, noto un ragazzo accanto a lei. È incredibilmente alto. I suoi capelli sono neri, leggermente scompigliati. Gli occhi sono uguali a quelli di Joy, mentre le sue labbra sono carnose. A quanto pare si tratta del mio fratellastro.
"Piacere, mi chiamo Calum Hood." Si presenta amichevolmente lui, grattandosi la nuca imbarazzato. Non so cosa fare, ma mi limito a porgergli la mano.
"Brenda Mitchell." È così bello che fatico a smettere di guardarlo. Non voglio che pensi che sono pazza, quindi distolgo subito lo sguardo, nonostante non ne abbia la minima voglia.
Mi sento incredibilmente strana. Non voglio pensare queste cose, ma mi conosco e so che potrei cominciare a provare un interesse per Calum. Non succederà. Ne sono sicura.
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Brother or Boy-Friend? [In Revisione]
Novela JuvenilBrenda vive a Bournemouth con il padre, è una ragazza riservata, incerta ed è sempre pervasa da un malessere interiore che non le dà pace per colpa dell'abbandono della madre. Calum vive a Sydney con la madre ed è l'esatto opposto: estroverso, sempr...