Brother or Boy-Friend? [In Revisione]

Capitolo 6

Mi sento talmente in colpa da non essere nemmeno riuscita a prendere sonno. Un'altra volta, ho dimostrato al mondo intero di non essere la persona forte che ho sempre desiderato essere, e soprattutto di non essere in grado di prendere delle decisioni senza rovinare tutto quanto prima.

Nessuno mi ha mai parlato in quel modo, usando quelle parole dolci, e soprattutto trattandomi sempre con un occhio di riguardo. Dovrei soltanto mostrare gratitudine a Calum per ciò che ha fatto e che sta ancora facendo, invece sono solo stata capace di spezzargli il cuore, fuggendo da ciò che potrebbe rivelarsi nella cosa migliore della mia vita.

Solo mentre piango contro il cuscino mi rendo conto di quanto io sia realmente innamorata di quel ragazzo. In fondo, capisci di amare una persona solo quando la stai per perdere. È così. Sto perdendo Calum comportandomi in questo modo, ammesso che non l'abbia già perso. Nonostante ciò, non ho né la forza né il coraggio di tornare nella sua stanza a scusarmi. È successo tutto così in fretta, ora non so nemmeno come devo comportarmi da oggi in poi.

So perfettamente che si tratta anche di un amore impossibile, che non potrà mai esistere finché viviamo con mio padre e sua madre. A breve, probabilmente si sposeranno, e noi saremo destinati a convivere per sempre come semplicissimi fratellastri. Non potrò mai più assaporare le sue labbra, non potrò mai più sognare di poter fare l'amore con lui, il mio sentimento pian piano svanirà e io non farò altro che soffrire, dato che è ciò che merito.

Tuttavia, ancora non riesco a credere che Calum abbia potuto innamorarsi di una persona come me, nonostante io gli abbia spezzato il cuore. Sono davvero una persona orribile.

Per colpa dell'immensa quantità di lacrime versate, i miei occhi sono gonfi come due palline da tennis, e mi addormento per circa un'ora, a causa della stanchezza. Alle nove, la sveglia impostata la sera prima inizia a suonare e il sonno svanisce immediatamente. Non posso risolvere nulla, ho passato la notte in bianco più tremenda della mia vita.

Mi avvicino alla stanza di Calum, per controllare che stia ancora dormendo. Quando appoggio l'orecchio alla sua porta, non sento nulla. Vorrei entrare e scusarmi, ma non ho nessuna forza per farlo. Scendo al piano di sotto per bere un caffè, ne ho davvero bisogno. Mentre aspetto che il caffè sia pronto, decido di sedermi sul divano. Ed è qui che incontro Calum. Maledizione, non ci voleva. Indietreggio di poco, cercando di mettere a fuoco la sua espressione.

I suoi occhi sono contornati da due terribili occhiaie, e il senso di colpa si ingigantisce. Non ho nemmeno il coraggio di guardarlo negli occhi, come può essere innamorato di una persona come me? Ripenso nuovamente alle sue dolci parole di ieri sera, poi penso a mio padre, a Joy, a quello che hanno costruito in così poco tempo, e tutto sembra sbagliato.

Improvvisamente, come se avessi un'illuminazione, ho un'idea. Perché devo preoccuparmi di mio padre quando a lui non importano i miei sentimenti? Perché devo temere di rovinare qualcosa quando davanti a me ho l'occasione di essere davvero felice? Troverò una soluzione, devo solo far coincidere tutto ciò che ho in mente.

Afferro il telecomando, senza pensarci due volte, e vedo Calum sussultare. Mi posiziono di fronte a lui, spegnendo la televisione. "Buongiorno." Esclamo, ma quando lo vedo alzarsi e ignorarmi totalmente, il mio umore ritorna cupo. Forse ho solo rovinato tutto di nuovo.

Lo vedo sparire dalla porta della cucina per dirigersi al piano di sopra, ma quando lo vedo tornare indietro, penso che forse mi considererà. "Tuo padre e mia madre questa sera non ci saranno. Se dovesse servirti qualcosa mentre sei alla festa, io rimango qui." Riconosco il tono della sua voce: seccato, ma triste. Sono così dispiaciuta.

Tuttavia, non posso mettere da parte l'idea avuta precedentemente, così lo richiamo. "Calum." Lo fermo, prima che lui possa andarsene.

"Cosa vuoi?" Sbotta, come se non volesse nemmeno sentire la mia voce.