Chapter Thirty-Six: Wedding.

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Mi accarezza delicatamente una guancia. "Si,scappare. Hai mai pensato a come sarebbe se ci fossimo solo tu ed io in un posto che solo noi conosciamo? Vivere come se fossimo tipo sposati da una vita? A me piacerebbe come idea,io tutto quello di cui ho bisogno ce l'ho. La casa posso prendere quella sulla spiaggia che mia madre non usa da anni,io ho te e tu hai me,e magari io potrei trovarmi un lavoro. Non è un idea splendida?" Sorrido leggermente mentre affondo nei miei pensieri. Per tanto tempo ho sempre creduto che non sarebbe mai esistito nessuno che avesse compreso a pieno la situazione in cui vivevo. Avevo degli amici,si,ma non erano amici su cui ti affidi a pieno,i quali sai che qualunque cosa sarà loro saranno li con le spalle al muro pronti ad accorrere nel casa tu abbia bisogno. Penso che a Bournemouth l'unica spalla su cui potevo contare era la mia. Mio padre non c'era,mia madre nemmeno,e gli amici che avevo stavano in compagnia con me solo perché ero 'popolare',perché ero considerata una delle ragazze più belle della scuola,perché ero la figlia del dottor Mitchell che aveva curato loro il morbillo o gli orecchioni quando erano piccoli. Ero 'popolare' perché ero una cheerleader,ma non avrei mai voluto esserlo. Non faceva per me.

Quel giorno in cui mio padre mi ha detto che ci saremmo dovuti trasferire a Sydney ho pensato: 'corri il rischio,è come svegliarsi una mattina ed avere un'altra vita. E magari sarà migliore.'

E così ho preso quell'aereo.

Quando ho incontrato Calum mi sembrava tutto così surreale. Stare con lui era come stare in un universo parallelo,in cui c'eravamo solo io è lui,dove nessuno poteva accedere per non violare la nostra intimità.

Dal momento in cui l'ho incontrato in quell'aeroporto non ho mai capito che già da quel momento qualcosa dentro di me stava già avendo la sua metamorfosi. Anche se dentro di me andava tutto male,quando stavo con lui era come permettere a me stessa di dimenticare i problemi anche se poco dopo sarebbero tornati nell'istante in cui io non sarei più stata in sua compagnia.

Non avrei mai pensato che la mia felicità sarebbe dipesa da lui,da quel ragazzo con gli occhi a mandorla che mi ha rubato il cuore. Non so quanto ci ho messo a capire che ero pronta ad innamorarmi un'altra volta,ma so che quando l'ho capito non ho più voluto aspettare. Calum è sempre stato così pronto e disponibile nei miei confronti e per le prime settimane l'ho quasi sempre trattato male,come se lui non dovesse per forza entrare nella mia vita. Per me lui era un altro dei passeggeri della mia nave della sfortuna,solo che il dolore che provava lui era inferiore a quello che provavo io.

Non avrei mai voluto innamorarmi di altre persone all'infuori di lui,è quella persona che ha portato luce nel mio universo buio,che è riuscito a riscaldare una persona fredda,che è riuscito a far provare amore a una persona che sapeva solo odiare. Il solo pensiero di immaginare di costruire una solida famiglia felice insieme al ragazzo che amo mi faceva venire dei ripensamenti. L'unica cosa che avrei voluto per il mio futuro è avere una famiglia felice,unita,compatta. Con un padre e una madre che si amano e dei figli felici. Volevo che i miei figli avessero tutto tranne l'infanzia che ho avuto io. Non so se Calum sarebbe rimasto insieme a me fino alla fine dei miei giorni,non so se sarebbe stato il mio futuro marito,non so se sarebbe diventato il padre dei miei figli. Ammetto che vorrei tremendamente che rimanesse così per sempre,per non soffrire.

Voglio pensare al presente,e lui è con me.

"Sì Cal,è una splendida idea. Scappiamo insieme da questo posto." Sorride e mi bacia profondamente stringendomi a lui. Torna in camera sua poco dopo e mi addormento profondamente.

Mi risveglio la mattina dopo con le coperte rimboccate fino al collo,una luce improvvisa filtra dalla mia finestra. È mattina.

Sicuramente sarà passato Calum a controllare come sto,ma stavo dormendo e ne avrà approfittato per rimboccarmi le coperte. Mi sembra un gesto pieno d'affetto,se poi compiuto da lui. Sento bussare alla mia porta. "Avanti." Dico con la voce rotta dal sonno. Entra Calum con un'espressione cadaverica in volto. "Amore,che ti succede?" Si siede sul mio letto girandosi i pollici nervosamente. "Mia madre e tuo padre...hanno deciso... Di sposarsi."

Sbarro gli occhi. "Sposarsi?" Annuisce deglutendo.

Questo è il vero capolinea della nostra storia d'amore. Ho davvero paura che questa possa essere la vera e propria fine,quella da cui sto cercando di scappare dalla prima volta che l'ho baciato. Gli prendo la testa appoggiandola delicatamente al mio seno,sdraiandomi di nuovo. Si avvicina al mio viso dandomi un bacio lento e casto. "Non mi importa cosa succederà,io non ti lascerò per uno stupido matrimonio,ti amo ok? Voglio che tu lo sappia,ho così tanta paura." Gli sussurro sulle labbra. "Non direi stupido." Mi bacia. "Se non fosse per tuo padre e mia madre io e te non ci saremmo mai conosciuti. E io non sarei qua a baciarti. E io adoro baciarti. Adoro solo il fatto che le uniche labbra che si plasmino alla perfezione con le mie siano le tue. Come se rifiutassero le altre ma a te diano sempre il benvenuto. Io ti amo,e non ti lascerò,mai." Sorrido baciandolo delicatamente,per assaporare ogni secondo il suo sapore. Anche se questa situazione è critica,Calum ha ragione,l'unione di mio padre e Joy mi ha dato l'opportunità di conoscere un ragazzo che mi ha salvato la vita. Lo amo davvero tanto,è il dono più prezioso che la vita mi potesse fare.

Sei mesi dopo.

Sono passati sei mesi da quando mio padre e Joy hanno deciso di sposarsi,e domani è il gran giorno. Tutto sembra andare perfettamente bene,meno che per il matrimonio. Ormai sia io che Calum abbiamo finito la scuola per sempre. Lui ed io davanti a parenti e amici ci fingiamo elettrizzati,ma in realtà stiamo più male di quanto la gente pensi. Abbiamo incontrato parenti e amici sconosciuti della famiglia di Calum. Sono tutti abbastanza simpatici,anche se Calum pensa che siano dei narcisisti allo stato puro. È venuta anche Scarlett Hastings,la misteriosa ragazza che doveva venire alla prima festa a cui sono stata invitata e di cui avevo chiesto informazioni a Jessica,e che si è scoperta essere cugina alla lontana di Calum. Non appena Calum l'ha scoperto era incredulo. Ma non ha avuto reazioni particolarmente esagerate.

In casa Mitchell-Hood c'è molta tensione,tranne per me e Calum,che all'apparenza sembriamo quasi apatici,o almeno questo dice Joy,che ci sprona ogni minuto di ogni giorno a sorridere almeno quando arrivano i parenti. Papà non ha invitato nessuno al matrimonio,tranne George. George è il migliore amico e avvocato personale di papà. Ha aiutato lui i miei a divorziare quando avevo otto anni. Non mi è mai stato molto simpatico,anche se quando ero piccolina mi regalava sempre i lecca lecca alla fragola.

"Vorrei che tutto questo non stesse succedendo per davvero. Non prenderla come un antipatia personale nei confronti di tuo padre,ma non voglio che mia madre si sposi." Dice Calum mentre scartiamo alcuni regali di nozze e prepariamo i fiocchi di velo rosa da appendere sulla ringhiera delle scale. "Lo so,ma parlare con mio padre sarebbe più inutile che cercare di far indossare il rosa ad Ashton." Sospira ridacchiando alla mia battuta. Sa che ho ragione e sa come mi sento. "A che pensi?" Gli chiedo notando il suo sguardo assente. "Tutti questi fiocchetti,gli invitati,le fedi,sto pensando a com'è fatto un matrimonio. E se sapessi com'è fatto vorrei che un giorno al posto di mia madre e tuo padre ci fossimo io e te." Sfoggio un sorriso entusiasta.

Brother or Boy-Friend? [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora