Capitolo 7

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Quando apro gli occhi, mi sembra di vivere un sogno. Le uniche cose a cui riesco a pensare sono la sensazione meravigliosa che ho percepito facendo l'amore con il mio ragazzo e la felicità che è tornata in me. Avevo solo bisogno di qualcuno che tornasse a farmi sorridere. Penso ancora al suo tocco delicato, alle sue mani sul mio corpo, a lui, che colma i miei vuoti con la sua spontaneità. Mi sento così fortunata.

Sbatto ripetutamente le palpebre, strofinandomi gli occhi e voltandomi verso Calum. Sta ancora dormendo, così traccio con il dito indice uno dei suoi tatuaggi sulla clavicola. Vorrei svegliarmi così ogni giorno, con lui al mio fianco, ammirarlo mentre dorme e passare il resto della giornata come una coppia. Purtroppo, però, non è possibile.

Chiudo nuovamente gli occhi, appoggiando la testa al suo petto e sperando di riaddormentarmi. Quando mi risveglio, mi sento sconvolta. Ho sognato di nuovo mia madre, o almeno, uno di quei pochi ricordi che ho con lei.

A volte sento molto la sua mancanza, altre mi rendo conto che non dovrei, dal momento che si è comportata come una completa egoista. Se n'è andata, abbandonando me e mio padre per seguire i suoi scopi, senza nemmeno preoccuparsi di me e lasciandomi a Bournemouth.

Mi guardo attorno, e mi accorgo che Calum non è più al mio fianco. Fortunatamente, ricompare poco tempo dopo, con un asciugamano bianco legato in vita – che risalta la sua carnagione – e i capelli scompigliati.

Mentre lo osservo – un po' troppo – capisco che non mi pento assolutamente di ciò che provo per lui. Calum è il ragazzo perfetto per me, siamo come due pezzi di un puzzle, due metà dello stesso intero. Non c'è nulla che possa separarci per ora, nemmeno i nostri genitori. Lotterò, se necessario. Ma non intendo arrendermi.

Mi metto a sedere, cominciando a pensare alle parole giuste per ringraziare Calum. È vero, è un gesto banale, ma mi sentirei in colpa non facendolo. Lui non ha nemmeno la minima idea di quanto stia facendo per me. Mi sta salvando la vita.

Si avvicina a me, sedendosi e lasciandomi un piccolo bacio. "Hey, stai bene?" Mi domanda. "Sembri strana." Continua, preoccupato.

Gli sorrido. "Sì, credo di sì." Borbotto. "Ho solo sognato di nuovo mia madre." Lui avvolge le sue braccia intorno al mio collo.

"Posso chiederti cosa è successo a tua madre?" Mi domanda incuriosito, ma vedo che è teso, così decido di raccontargli la verità. In fondo, mi fido di lui.

Prendo un respiro profondo. "Una volta facevo parte di una famiglia meravigliosa. Mia madre era una giornalista abbastanza affermata, mio padre il chirurgo più famoso di Bournemouth, ed io il frutto del loro amore." Una lacrima mi scende. "Non so cosa sia successo, so solo che una notte ho sentito i miei genitori litigare e quando mi sono svegliata il mattino dopo, mia madre se ne era andata. Non è mai tornata." Mi appoggio al suo petto, calmandomi. Sapevo che raccontargli tutto avrebbe avuto questo effetto su di me. "Non sono mai stata completamente felice da quel momento, ma sono tornata ad esserlo solo grazie a te. Ora non importa cosa accadrà, ma so che con te riesco ad essere me stessa, e ti amo così tanto." Sorrido. "Ed è per questo motivo che voglio rischiare, anche con i nostri genitori di mezzo. Se anche tu vuoi la stessa cosa, chiaramente." Concludo.

Lui continua ad osservarmi. "Bren, Dio, certo che lo voglio, piccola." Mi abbraccia. "Mi dispiace per tua madre." Mi accarezza la schiena. "Non so come faremo a nascondere l'evidenza davanti ai nostri genitori e ai nostri amici, ma so che ce la faremo." Dice, e le sue parole sono come una garanzia per me.

"L'importante è che tu non mi lasci sola." Sospiro, asciugandomi l'ennesima lacrima.

Lui continua a stringermi. "Non ti lascerò mai sola." Questa frase mi basta per sentirmi definitivamente meglio.

Brother or Boy-Friend? [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora