Inizio

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T/N POV


Una volta concluso il discorso con il preside, uscii dalla stanza e mi avviai verso la mia classe accompagnata dalla mia Maestra.



"Posso sapere perché gliel'hai detto?" chiesi contrariata.

"Che domande sono? Ti rendi conto che se avessero scoperto la tua seconda Unicità più avanti avresti rischiato l' espulsione?" rispose.

"Semplicemente non l'avrei mai usata."

"Quando fai così sembri proprio una bambina capricciosa."

"Eh? Devo ricordarti che prima di passarmela mi hai mentito su tutta la linea sulla sua attivazione?"

"Sono stata solo molto vaga."

"Ma non è stato corretto comunque."

"Ascolta, T/N." disse fermandosi e poggiandomi le mani sulle spalle. "Non c'era qualcuno più bisognoso di te nell' ereditare il mio quirk e, da bambina quale eri, non avresti mai accettato se ti avessi detto in cosa consisteva nonostante non sia nulla di eccessivamente imbarazzante. Credimi, un giorno ti salverà la vita. Esattamente come è successo a me."

La squadrai dubbiosa e, dopo essermi liberata dalla sua presa iniziai a camminare verso la mia classe.

"Rimarrò per un po' qui in Giappone e sono disposta ad allenarti. Presto o tardi sarai tu a chiedermelo, ne sono sicura." disse la donna mentre mi allontanavo in silenzio.


Scesi le scale e presi un respiro profondo.

Aveva ragione sul fatto che, visto da fuori, probabilmente il mio quirk non fosse nulla di così imbarazzante. Ma alla sola idea di utilizzarlo, sentivo una forte fitta allo stomaco per non parlare delle ferite che mi sarei inferta usandola.

Avrei dovuto allenarlo per evitare eventuali danni al mio fisico, ma ogni volta che pensavo di farlo, la mia volontà di migliorare calava drasticamente.

Assorta nei miei pensieri, non mi accorsi di essere entrata in aula e, dopo che ripresi parzialmente le redini della mia mente, mi sedetti al mio banco. Mancava poco alla fine della pausa pranzo e pregai di veder entrare il professore per potermi finalmente concentrare sulla lezione. Alla fine non avevo mangiato nulla ma mi andava bene così.

"Bakugooo!" disse a voce alta Kirishima indicandomi. "Avanti, prima che arrivi Aizawa!"

"LA VUOI PIANTARE?" urlò furioso Kacchan.

Il rosso si alzò dal suo posto e lo strattonò per spostare Katsuki e trascinarlo davanti al mio banco.

"LASCIAMI, STRONZO!"

"Oh, dai! Che problema c'è?" sorrise Eijiro.

Non alzai lo sguardo nemmeno per un istante mentre i pensieri sulla mia seconda Unicità tornavano a tormentarmi.

"Kirishima." lo chiamai. "Se non vuole parlare lascia stare. Non importa."

"Ma..." mormorò stupito.

"Sul serio. Va bene così."

"D-D'accordo, T/N..." disse.

Kacchan rimase qualche secondo in silenzio ad osservarmi prima di sedersi al proprio posto esattamente come fece Kirishima.

Troppi pensieri, troppi problemi mi affollavano la mente. Non avevo nemmeno voglia di arrabbiarmi o di rimanerci male davanti alla faccia arrabbiata di Bakugo.

You're ripped at every edge but you're a masterpiece -  KatsukiBakugo x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora