Calma

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T/N POV


"Stanotte dormo qui."



"EH?!" sbottai irrigidendomi sulla sedia ed arrossendo violentemente."E-E perché mai?"


"Perché mi va. Non discutere."

Sbattei più volte le palpebre cercando di svegliarmi nel caso quello fosse stato solo un sogno, ma non avvenne nulla.

Anche lui concluse il pasto e mise giù le bacchette.



"Cosa fai prima di andare a letto?" chiese.


"Ehm...passo il tempo come riesco."


"Beh, avrai certamente dei compiti arretrati. Ti aiuto a fare quelli stasera."


"V-Va bene..."


Mi sentivo sballottata dagli eventi ed ero come uno spettatore inerme davanti a quella scena surreale.


Insistette nel lavare i piatti e, subito dopo, ci dirigemmo verso la mia stanza. Tirò fuori dal borsone i vari libri e li poggiò sul tavolo.


Ci sedemmo ed iniziò a spiegarmi le lezioni delle giornate in cui ero stata assente.


Passarono parecchi minuti mentre quasi non lo ascoltavo, rapita dall' incredulità che quella situazione improbabile mi trasmetteva.


"P-Posso farti una domanda?" chiesi ad un certo punto.

"Ma sono cavolate. Cosa c'è di così difficile da capire?"

"N-Non riguarda questo..."

"E che cosa, allora?"

"Ecco...ti senti in colpa per qualcosa, Kacchan?"


Si bloccò sul posto sbarrando gli occhi.

Dalla sua espressione, pareva che l'avessi scoperto e sembrava stesse ragionando su una possibile scusa.

Lo anticipai e mi portai una mano sul collo.

"Se è davvero così preferisco che vai a casa. Ho perso la scommessa, hai tutto il diritto di stare lontano da me." dissi.


La sua espressione si ammorbidii e i suoi occhi caddero nuovamente sul libro di testo davanti a lui.

"Dicevo...Su questo esercizio matematico il professore non è stato molto chiaro, ma sono sicuro che il risultato sia questo." continuò imperterrito indicando un numero a fondo pagina.

"Stai scherzando, spero..." mormorai.

"Invece di inglese siamo arrivati alla coniugazione dei verbi al futuro, ma è così semplice che non sto nemmeno a spiegartelo."

"Bakugo..."

"Per il resto non c'è nulla di nuovo, dopo il Festival ci hanno tenuti abbastanza liberi con i compiti."


Strinsi i denti dal nervoso che le sue frasi non legate alla mia domanda mi provocarono ed afferrai con forza la manica della sua maglia tirandolo verso di me.

"Mi stai ascoltando? Sai che odio quando la gente fa finta di ignorarmi!"

"Io invece ripeto quello che ho detto l'altro giorno. Non sto facendo finta, ti ignoro sul serio."

You're ripped at every edge but you're a masterpiece -  KatsukiBakugo x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora