Ti ricordi di me?

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 Ricordo bene quel periodo. Quello dove eravamo bambini e giocavamo alle cose più disparate senza nemmeno pensarci troppo.

Nè io, né Kacchan e nemmeno Izuku avevamo ancora sviluppato i nostri quirk e vivevamo ancora spensierati immaginando quello che saremmo potuti essere una volta cresciuti. Tutti e tre volevamo diventare eroi di alto livello.

Ricordo anche la prima volta che Kacchan mi rivolse la parola. Eravamo nel cortile dell'asilo e con i suoi soliti toni stava minacciando un bambino di mandarlo all' ospedale. Non conoscendo nè lui nè la vittima mi buttai in mezzo difendendo il malcapitato. Mi parai davanti a lui con le braccia aperte e fissavo Kacchan con aria di sfida. Quest'ultimo si avvicinò con aria di superiorità e cercò di colpirmi. Schivai il colpo e con uno sgambetto lo feci cadere a terra. Sembrava arrabbiato, ma a me non importava.

"così impari brutta testa gialla!" dissi quasi urlando.

Riuscii ad intravedere un sorriso beffardo sotto quei ciuffi biondi mentre si rialzava e poi si mise a ridere.

"Ahahah! Ehy, tu! Sembri forte! Ti andrebbe di entrare nella mia banda di eroi?"

Ero stupita, non mi aspettavo una reazione del genere.

Tese la mano verso di me, come un segno di pace. Non riuscivo a capire dove volesse arrivare, ma poi sorrise di nuovo. Ci pensai per qualche secondo e poi accettai ricambiando la stretta di mano.

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T/N POV


Finalmente quelle 12 ore di volo erano terminate, non ne potevo davvero più.

Scesa dall' aereo mi diressi verso l'area apposita per recuperare le mie valigie proseguendo poi ai gate.

Una volta fuori presi il primo taxi e mi diressi verso l'appartamento che i miei parenti in Italia mi avevano affittato.

-In un certo senso, mi mancherà l'Italia- pensai.  -sono cresciuta bene con i miei zii e mi sono fatta un sacco di amici. Spero che qui sia lo stesso.-

Erano anni che non tornavo in Giappone nonostante ci fossi nata. I miei genitori si trasferirono qui per cercare fortuna come eroi e ci riuscirono fino a quella notte. Già, fino a quella notte dove tutto crollò come un castello di carte e io fui costretta a scappare trascinata dai poliziotti e dagli eroi. Quei ricordi mi tormentavano ogni notte e facevo sempre fatica a dormire.

L'auto sfrecciava sulla strada e dal finestrino vidi gli stessi luoghi dove giocavo con Kacchan e Izuku fino ai miei 8 anni.

-Già...Kacchan e Izuku. Chissà come stanno. Conoscendoli si saranno iscritti alla UA proprio come me.-

Non ero più riuscita ad avere contatti con loro dopo quel giorno, ero dovuta sparire nel nulla. Ora mi ero decisa a riprendere in mano la mia vita e studiare nella miglior scuola per eroi.

"Siamo arrivati, signorina." La voce dell'autista interruppe i miei pensieri.

"V-va bene, la ringrazio!" dissi, dopo di che pagai e scesi.

Mi ritrovai davanti a una serie di palazzi tutti uguali con dei numeri enormi scritti su ognuno di essi. "Palazzo 2, appartamento 12" lessi sull' appunto prontamente scritto sul telefono. La mia scarsa memoria per questo genere di cose non aiutava assolutamente. Appesantita dalle mie due valigie arrivai all' appartamento e aprii la porta. 

You're ripped at every edge but you're a masterpiece -  KatsukiBakugo x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora