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Apro la porta di casa.
Non c'è casino, è tutto pulito. Come se non fosse successo nulla, come se lo avessero fatto apposta.

Passo dal soggiorno e come mi aspettavo non c'è nessuno, controllo le altre camere ma lo stesso.
Sono sola.

"Ma che cazzo è uno scherzo?" grido.

Cerco il telefono per poi chiamare Gio.

"Pronto?" mi risponde una voce femminile.
"Emh pronto c'è Gionata?" chiedo imbarazzata.
"Tu saresti?" risponde irritata.
"Sono Megan, la sua ex ragazza. Con chi sto parlando io invece?"
"Con la sorella, molto piacere Andrea. Mio fratello al momento non può parlare e fidati non lo farei parlare con una come te."
"Intanto quella che ci ha rimesso sono io."
"Ah anche tu in ospedale?" chiede sarcasticamente.
"Ospedale? Gio è in ospedale?" non risponde ma chiude la chiamata.

Hanno mandato Gio in ospedale, cazzo.
Prendo le chiavi di casa ed il telefono per poi uscire.

Arrivata in ospedale chiedo la stanza di Gionata.

"Lei chi è?" chiede un infermiera.

"La ragazza." rispondo.

"Ti accompagno."
Prendiamo l'ascensore per poi entrare in una camera.
Penso sia quella di Gion.

"Qualche minuto fa c'era la famiglia, non sappiamo per certo cosa sia successo. Ipotizziamo un litigio." mi dice sfogliando dei fogli.

"Ma sta bene?" chiedo.

"Ha solo il naso spaccato ma si riprenderà." mi risponde.

"Ora vi lascio." sorride e va via.

Mi avvicino al lettino, lui dorme.
Mi siedo accanto a lui.

"Guarda come ti hanno combinato. Non glielo perdonerò mai questo gesto." dico accarezzandogli la guancia.

Mi alzo e vado vicino alla finestra, mi fa male vederlo in queste condizioni.

"Mi dispiace tanto. So che se sei qui è solo per colpa mia. Ho provato a fermare Nicolò, non so se eri coscente. Ma anche tu ci sei andato molto pesante con le parole eh."

"M-mi dispiace. Ero incazzato." mi volto di scatto e vedo Gio sorridere.

"Gionata. Amore mio." d'istinto lo bacio.

Sorridiamo entrambi.

"Piccola non volevo fare quello che ho fatto, credimi. Per me sei l'unica. M-maria può uccidersi. A me importi t-tu." tossisce.

"Non sforzarti e non pensare a cose negative. Mi scuso anche io, ci ho pensato al bacio con Nicolò e penso sia stato solo un errore. Io voglio te, solo e soltanto te. Mi rendi felice tantissimo, mi basta questo. Mi basti tu." sorrido.

"Megan ti amo." mi bacia.

"Anche io Gio."

piango
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