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Ci stiamo muovendo, precisamente stiamo raggiungendo la mamma di Gio. Non vedo l'ora di conoscerla!

"Meg tutto ok?" mi chiede Gio pensando io stia in ansia.

"Si Gio puoi stare tranquillo, mi hai parlato così bene di tua mamma. Poi sai come sono, grazie a te da una parte, ultimamente sono molto socievole con chi voglio." ridacchio per l'ultima frase detta.

"Mamma ovviamente sarà gelosa ma tranquilla, passa." mi rassicura sorridendo.

Arriviamo davanti ad un palazzo abbastanza alto e grande, è lussuoso non credo abiti qui Gio.

"Ei mamma siamo qui!" grida Gio ad una signora coi capelli cortissimi e bassina.

"Amore." dice quest'ultima venendo verso noi.

Appena mi vede rimane sbalordita e sinceramente non ne capisco il perchè.

"Tu devi essere Megan vero?" mi dice prendendomi le mani e stringendole.

"Si certo." sorrido.

"E ci credo che Gio mi parli sempre bene di te, ha perso la testa per te."

"Basta mamma." la interrompe Gio imbarazzato.

"Tranquillo, grazie signora." sorrido.
Mi sorride anche lei.

"Puoi semplicemente chiamarmi Valentina o Vale, come desideri." dice.

"Va bene, Valentina.

Lascia me e abbraccia suo figlio, è una scena così bella. Non so ancora se Gio sia figlio unico o ha fratelli. E poi il padre? Vabbe chiederò dopo quando saremo soli.

"Megan grazie mille per ciò che stai facendo per Gionata." dice Valentina.

"Non è un problema anzi se vuoi venire anche tu puoi, la casa è abbastanza spaziosa e insieme ci stiamo." sorrido.

"Ma no tranquilla, vi lascio soli." dice ironicamente.

"Mamma!" dice Gio arrossendo.

"Va bene ma se vuoi siamo disponibili." ripropongo.

"Si grazie mille, ora andate non vi trattengo. Gio però fatti vedere." dice un po' delusa Valentina abbracciando prima il figlio e poi me.

Ci salutiamo e poi andiamo via, verso casa mia.
In questo momento mi sento in un film, il tramonto alle spalle e io e Gio che camminiamo in mezzo alla strada mano nella mano come se nulla fosse.

"Senti Gio mi stavo chiedendo, hai un fratello?" chiedo curiosa.

"Ho una sorella, si chiama Sabrina. Non la vedo molto perchè è fuori Italia per gli studi." dice con un velo di tristezza nella sua voce.

"Uh capisco, e tuo padre?"

Non mi risponde, non vorrei aver detto qualcosa fuori luogo.

"Preferirei non parlarne ora, scusami Meg." mi dice guardando per terra mentre calcia qualche sassolino.

"Scusami, quando vorrai parlarmene ci sarò." sorrido nella speranza di far sorride anche lui.

Stanchi ci sediamo ad un parchetto qui vicino.

"Perchè non chiami Mario o Diego?" chiedo.

"Dici seriamente?" dice un po' irritato.

la storia sta andando benissimo e questa cosa mi rende felice e fiera di me, grazie mille💗

Solo Per Te - Sfera EbbastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora