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Seokjin era uscito subito fuori dal negozio, tremante e a stento si reggeva in piedi: non riusciva a credere di essersi appena fatto un tatuaggio. Si sentiva stordito, gli faceva malissimo la testa; in soli due giorni aveva provato così tante sensazioni nuove, aveva trasgredito così tante regole che si sentiva male al solo pensiero di dover tornare a casa.
Il corvino stava aspettando Jungkook, gli aveva chiesto di passarlo a prendere con la sua moto perché proprio non se la sentiva di farsela a piedi fino a casa sua, dall'altra parte della città. E di prendere la metro non se ne parlava, troppe persone.
«Jin! Ho dimenticato di darti questa!» la voce raschiata del tatuatore lo fece voltare, Namjoon stava sventolando un tubetto di piccole dimensioni dal colore azzurro. «Devi massaggiarla sul tatuaggio una volta al giorno, per una settimana. Poi prosegui a giorni alterni.»
Jin annuí flebile, prendendo poi la pomata dalle mani callose del tatuatore accennando un timido «Grazie.»
«Senti Jin... Io... Mi chiedevo se potessimo restare in contatto. Sai, non siamo molti ad essere così.» Namjoon si grattò la nuca, nervosamente, scoccando appena la lingua sul palato.
«S-si se vuoi ti do il mio numero...» il minore estrasse il cellulare per condividere il suo contatto con il tatuatore, che subito lo salvò in rubrica.

Inutile dire che quella fosse stata una semplice scusa per ottenere il numero di Seokjin, Namjoon lo avrebbe custodito gelosamente e lo avrebbe di sicuro ricontattato per offrirgli un caffè.
«Se ti succede qualcosa, qualsiasi cosa, ti prego di chiamarmi. Non vorrei che fosse di nuovo troppo tardi per agire.» fece un piccolo sorriso, fiducioso nella speranza di poterlo rivedere.
«Si, lo farò...» ricambiò il sorriso, accennandolo appena.
«Ci vediamo allora...» impacciato, Namjoon si avvicinò a Jin, regalandogli una specie di mezzo abbraccio. I due si staccarono non appena sentirono il rombare di un motore decisamente troppo vicino.

«Hey bellezza!» la voce di un ragazzo dai capelli castani fece spaventare Jin, che con uno spasmo spinse quasi via Namjoon da sé.
«J-Jungkook.» il corvino non sapeva cosa dire: probabilmente lo avrebbe sottoposto ad un interrogatorio una volta arrivati a casa sua. Cosa avrebbe dovuto fare? Dirgli del tatuaggio? Raccontargli dello strano segno che si era ritrovato sul braccio? No, lo avrebbe preso per pazzo.
«Joon! Qui ti richiedono! » la campanella sulla porta del negozio tintinnò, segno che qualcuno si era sporto dalla porta.
«Arrivo Tae, un attimo.» rispose il tatuatore, gettando via il mozzicone della sigaretta che stava fumando.

D'improvviso l'atmosfera tra i quattro ragazzi divenne gelida, più dell'aria pizzicante di Dicembre. Taehyung e Jungkook si stavano fissando così ardentemente che Jin pensò potessero consumarsi l'un l'altro.
«Babyboy... » sussurrò Taehyung, ancora appoggiato alla porta del negozio con una mano. Non poteva crederci.
«Come scusa?» chiese Jin, notando il soprannome che il ragazzo che lo aveva sollevato qualche ora prima aveva affibbiato al suo migliore amico.
«C-Credo che tu ti stia sbagliando. Seok, dobbiamo andare.» balbettò Jungkook, rosso per l'imbarazzo. Chi lo avrebbe mai detto che avrebbe incontrato in quel modo il suo amato Taehyung? E Dio, dal vivo era ancora meglio! Con la sua pelle appena ambrata coperta di tatuaggi e i capelli che gli ricadevano sugli occhi, Taehyung apparve come una visione eterea per Jungkook, che dovette sbattere gli occhi più volte prima di rendersi conto che quella era la vita reale.
Per sua fortuna, si disse, Jungkook indossava un maglione a collo alto e il casco, quindi avrebbe sempre potuto dire di non essere stato lui e fingersi qualcun altro: non era pronto ad uscire allo scoperto con uno sconosciuto.

Jin si infilò il casco, e velocemente salí sulla moto, aggrappandosi al torso di Jungkook, prima di cominciare a sfrecciare via sotto lo sguardo malinconico di Namjoon e quello incredulo di Taehyung.
«Credo che tu mi debba delle spiegazioni!» urlò Jin per farsi sentire, dato il rumore assordante del motore.
«Senti chi parla!» ribatté il minore.

Angolo autrice!
Ho pubblicato lo stesso identico capitolo di Confessor perché appunto le due storie sono COLLEGATE ergo se volete continuare a leggere questa vi consiglio caldamente di leggere quella altrimenti non ci capirete una mazza :'D

Daddy's babyboy | Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora