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«E quindi Jin è stato rapito, mh?» Chiese curioso Jungkook, accoccolato al petto del suo hyung. Il corvino accarezzó la pelle morbida del ragazzo, entrambi stesi sul divano di casa del minore: dopo quella serata nel locale di Hoseok, Taehyung aveva deciso di portarsi a casa Jungkook per chiarire il loro rapporto e chiedere cosa lo aveva spinto a rifiutarlo qualche giorno prima.
I due ragazzi avevano parlato fino a notte fonda, rigettando fuori tutte le preoccupazioni che li avevano attanagliati, si baciarono con passione e si tennero stretti l'uno all'altro.
Il maggiore aveva anche deciso di dirgli tutta la verità riguardo la sua vita "parallela", la sua attività con Namjoon e Yoongi, e all'inizio Jungkook non la prese molto bene: certo era strano, sapere che la persona che amava era una fattispecie di criminale, mafioso o insomma, una persona coinvolta in dei giri di persone strani. Ma alla fine non poteva di certo essere biasimato: lui aveva deciso di intraprendere la vita di uno spogliarellista proprio qualche settimana prima, in preda alla disperazione.

«Si... Ma non sappiamo dove sia. Namjoon sta impazzendo per trovarlo, è così innamorato di lui che sono sicuro morirebbe pur di proteggerlo.» sospiró Taehyung, affondando le sue falangi nei capelli morbidi di Jungkook. «Anche Yoongi sembra terribilmente preoccupato, ma non so perché... Tra i tre sono sicuramente il meno coinvolto... Tu hai notato qualcosa di strano in Jin nell'ultimo periodo?»
«Beh si cazzo! Insomma, i tatuaggi quando lui era tutto un "Ew che schifo, chi ha i tatuaggi è un teppista"» mimó una vocina il corvino prima di continuare, prima di girarsi di faccia verso lo hyung «E poi i capelli colorati, stava spesso male fisicamente, era sempre molto schivo... Insomma il Jin che conoscevo è cambiato radicalmente nell'ultimo periodo. Gli ho sempre chiesto delle spiegazioni, ma lui ha sempre dato la colpa allo studio e io gli credevo. Dopotutto siamo coinquilini da due anni, studia medicina ed è normale che fosse stressato.» sospiró poi portandosi una mano a coprirsi gli occhi «Sono un amico di merda, vero? Come ho fatto a non preoccuparmi di lui... »

«Jungkookie non darti la colpa» Taehyung gli lasciò un dolce bacio sulle labbra, assaporandone la morbidezza «Alla fine se lui non ha voluto dirti nulla ci sarà un motivo.» stava per dire altro quando lo squillare del suo cellulare lo distrasse dalla visione di un Jungkook assonnato e coi capelli scompigliati. Roteó gli occhi e sbuffó, allungando la mano verso il tavolino basso davanti al divano. Accese lo schermo che segnava il nome "Yoongi" e corrugó le sopracciglia.

Che cosa voleva adesso?

Anche Jungkook si sporse dalla sua spalla, per sbirciare il telefono del suo ragazzo.
«Pronto Yoongs?»

«Tae... Abbiamo un problema grosso.» fece una pausa prima di riprendere a parlare «Namjoon è andato da solo da quel bastardo di Jongin.»

«Cazzo.» sibiló il maggiore dall'altro lato della cornetta, passandosi una mano fra i capelli e tirandoli per la frustrazione. «Ma è impazzito?»

«Non volevo chiedertelo perché so come stai ma... Ha bisogno di aiuto. Non ne uscirà vivo se non andiamo a dargli una mano.» affermò serio Yoongi.

«Lo so... Cazzo.. Lo so...» Taehyung si morse un labbro sotto lo sguardo curioso di Jungkook, che non capiva cosa si stessero dicendo i due. «Non posso lasciarvi da soli, non me lo perdonerei mai.»

«Ti passo a prendere tra 20 minuti, okay?»

«Va bene. Ti aspetto. Ah e... Porta le bambine.» disse incontrato gli occhi confusi del corvino, che non riusciva a capire il nesso che legasse il loro discorso.
Yoongi mugoló in assenso e chiuse poi la chiamata, lasciando che Taehyung posasse distrattamente il suo cellulare sul divano, sentendo lo sguardo del ragazzo su di lui.
«Cosa succede Tae?» chiese aggrappandosi alle sue spalle come un piccolo koala.
«Namjoon ha fatto una cazzata, è andato da solo a prendere Jin. E quel bastardo non avrà pietà di lui se lo trova da solo.» sussurró abbracciandolo forte «Devo andare baby...» gli lasció un ultimo bacio sulla fronte, prima di alzarsi dal divano, lasciando il suo amante lì, da solo e nudo.

Improvvisamente però, una mano afferró il suo avambraccio. Taehyung si pietrificó al tocco, già immaginando benissimo cosa stesse per dirgli l'altro.
«Vengo con te.»

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Daddy's babyboy | Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora