Daddy's babyboy | Taekook

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Taehyung era a petto nudo, accanto a Jimin: o meglio, era letteralmente spalmato su di lui intento a guardare la fotocamera di Jungkook con occhi sensuali e famelici. Il corvino si sentiva tremendamente esposto a quello sguardo, tanto da cominciare a sentire i pantaloni farsi stretti.

No cazzo, non può venirmi una erezione proprio ora! Pensa a qualcosa di schifoso, pensa agli scarafaggi Jungkook!

«Va bene questa posa?» chiese ingenuo Taehyung, sporgendosi ancora verso Jimin e appoggiando le mani sul suo petto muscoloso. Tra i due non c'era alcun imbarazzo, più volte si erano ritrovati a scopare, per loro era una cosa normale; a volte decidevano di farlo per puro divertimento, altre per sfogare la propria frustrazione. Non appena gli occhi di Jungkook furono sui due modelli, quel diavolo di Taehyung colse l'occasione per leccare piano il collo di Jimin, e il corvino sentì il pavimento mancargli da sotto i piedi.

Taehyung aveva un cazzo di piercing alla lingua.
Porca miseria.

Jungkook deglutí più e più volte, cercando di nascondere il suo viso rosso dall'imbarazzo dietro il corpo della macchina fotografica: continuava a scattare molte foto, soddisfatto dalle luci e dalle pose che i due ragazzi stavano ideando.
«Senti uhm... Taehyung giusto? Ecco hai tatuaggi dovunque?» chiese titubante il moro.
«Si ne ho su tutto il corpo.» rispose il biondo, staccandosi da Jimin.
«A-anche... Beh insomma, là sotto?» il minore si morse piano un labbro, avendo avuto letteralmente una illuminazione: visto che i due avevano fatto delle pose talmente sensuali, avrebbe intitolato quel progetto Urban Eros.
«Si si, anche là sotto» Taehyung ridacchiò passandosi la lingua sulle labbra per umettarle.
«Puoi... Puoi spogliarti? Intendo, s-se non ti da fastidio ecco... »
Jimin allora si alzò dallo sgabello e camminò verso Jungkook, esclamando «Se hai finito con me allora vado, il mio turno di lavoro inizia tra poco e devo prepararmi» afferrando poi la sua maglietta bianca dalla sedia.
«V-Va bene. Ti ringrazio, sei stato davvero gentile» il moro fece un inchino «Ti farò avere le foto appena saranno pronte» concluse.
Jimin si vestí del tutto e poi andò via, lasciando Jungkook completamente solo con Taehyung. Il biondo non vedeva l'ora di stuzzicare un po' il suo amato babyboy di Instagram, e decise che quello sarebbe stato il momento adatto: quando gli occhi di quest'ultimo si posarono sulla sua figura, Taehyung cominciò a spogliarsi lentamente, slacciandosi la cintura dei jeans e calandoli poco dopo, rimanendo nei suoi boxer rossi. Jungkook era davvero ipnotizzato da lui, ogni centimetro della sua pelle era macchiato di inchiostro, era era così affascinante.
Taehyung giocò con l'elastico dei boxer e lentamente abbassò anche quelli, rivelando le sue dimensioni estremamente generose. Jungkook deglutí a quella vista, sentiva la fronte imperlata di sudore e delle gocce scendere dalle tempie fino al suo collo.

Merda, è enorme.

«Ti piace quel che vedi... Babyboy?» Taehyung si leccò le labbra e marcò quell'ultima parola. Lo stava decisamente stuzzicando, così, ma Jungkook aveva delle foto da fare.
«P-Potresti sederti a tre quarti sullo sgabello?» chiese timido, e Taehyung subito obbedí; si posizionò sullo sgabello leggermente di spalle all'obiettivo della fotocamera e assunse una posizione tipica da 'pensatore', con il gomito sul ginocchio, ricurvo su di sé.

«Bellissimo» un sussurro sfuggí a Jungkook, che nel mentre fotografava senza sosta il corpo perfetto del maggiore. Per un attimo si dimenticò che l'altro fosse nudo davanti a lui e si perse nella bellezza del contrasto che i suoi tatuaggi neri facevano con lo sfondo e le luci rosse che aveva scelto. Sembrava Lucifero in persona, con un viso più angelico che mai, ma un'aura diabolica.
«I-Io credo che possa bastare...» concluse timido, abbassando il corpo fotografico, svitando l'obiettivo.
«Oh io non ho ancora finito con te, Jungkook-ah. O forse devo chiamarti Babyboy? » sorrise mellifluo Taehyung, scendendo dallo sgabello e mostrandosi in tutta la sua bellezza adonica.

Sono fottuto.