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Il tizio dai capelli rossi lo aveva trascinato in uno di quei bagni squallidi e fatiscenti senza nemmeno che se ne accorgesse. In meno di un minuto, Jungkook si era ritrovato con la schiena appoggiata al muro gelido e una testa rossa fra le gambe.
Che quel tipo fosse una puttana lo aveva capito sin dall'inizio, per come era vestito e per le movenze che aveva adottato. Hoseok, così si chiamava, era chino sulle sue ginocchia intento a pompare l'erezione di Jungkook con una mano, mentre il moro aveva abbandonato ormai la testa all'indietro per il piacere.

Il rosso piano si sporse verso il membro duro di Jungkook, cominciando a lasciare una scia di baci umidi su tutta la sua lunghezza. Con estrema lentezza prese poi fra le labbra i testicoli pieni e bollenti del ragazzo, sicuramente più piccolo di lui, e osservó la sua espressione contorcersi.
«Cazzo troia, ti muovi a prenderlo o devo ficcartelo io in bocca?» ringhió con una voce talmente roca e scura il minore, che dei brividi si infransero lungo la spina dorsale di Hoseok.
«Sei un bimbo impaziente vedo» sogghignó il rosso, leccando poi la punta lucida e arrossata dell'erezione di Jungkook.

Con una mossa veloce, seppure fosse ubriaco fino al midollo, il minore spinse la testa dello hyung fino a far arrivare il suo naso di fata a toccare la pelle del suo basso ventre. Il rosso sembrava talmente abituato che rise è continuò a succhiare l'intimità di Jungkook, che era un disastro di gemiti e ansiti.
Tuttavia, forse per via dell'alcol in circolo nel suo sangue, forse per la bravura della bocca di Hoseok, arrivó all'orgasmo in fretta, riversandosi nella gola del rosso con un genio basso e prolungato.

Hoseok si pulí la bocca dopo aver ingoiato il nettare dolciastro dell'altro e poi con passo felino si avvicinò a lui, circondandogli la vita stretta con un braccio.
«Senti...pensavo...sei proprio un bel bocconcino. Che ne dici se ogni tanto lavori per me? Anche solo qualche sera.» Jungkook si riabbottonó I pantaloni, aggrottando le sopracciglia alla richiesta dell'altro. «Oh, già, non te lo ho detto. Sono il proprietario di questo locale e ogni sera dopo mezzanotte tutto ciò diventa uno strip club.»  sfoderó uno di quei sorrisi a trentadue denti che aveva mostrato prima per sedurlo e il moro restó imbambolato a guardarlo. Non notando nessuna reazione da parte sua, Hoseok continuó «Pago bene e se vuoi puoi rimanere in anonimo. Che ne dici, zuccherino?» gli passó la lingua sul collo, facendo tremare ancora il minore.
«Io... Sì. Provare non costa niente vero?» ridacchió Jungkook, strizzando una natica all'altro, che tiró fuori dalla tasca un bigliettino da visita con i suoi numeri sopra.
«Allora ti aspetto baby» si sporse e lasció un fuggitivo bacio sulle sue labbra, lasciandolo ancora scosso in uno di quei bagni luridi.

Daddy's babyboy | Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora