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Attenzione! Questo capitolo contiene dei temi forti che potrebbero non piacere a tutti. Se siete facilmente impressionabili vi consiglio di non leggere.

I due innamorati si staccarono l'uno dall'altro, i volti dei tre ragazzi vicinissimi fra loro: fu un attimo e si scambiarono un'occhiata complice.

Le loro bocche si scontrarono improvvisamente, dando vita ad un bacio a tre bagnato e confusionario. Ansimavano e si toccavano in modo sommesso, fra loro e senza pudore alcuno. Jimin si soffermó a succhiare il labbro inferiore di Jungkook, che a sua volta giocava con la lingua di Taehyung: un rivolo di saliva coló dalle loro bocche, bagnando la maglietta bianca del cliente. I due ragazzi dai capelli corvini intrecciarono le loro dita fra loro, per tenersi in equilibrio e non cedere visto il grande piacere che stavano provando.

La mano destra di Taehyung scivoló a palpare una natica soda di Jimin, mentre la gemella a stuzzicare da sopra il tessuto fino dell'intimo di pizzo, la semi erezione di Jungkook. Il maknae gemette gutturalmente sopra la bocca del suo hyung, cominciando a sentire dei brividi salirgli lungo la schiena. La musica solleticava ancora le loro orecchie, il trio che avevano creato era in mezzo alla stanza, poco distante dal divanetto rosso su cui era seduto fino a poco tempo prima Taehyung. La lingua Jimin si intrecciava prima a quella del suo collega e poi a quella dello hyung, i loro corpi erano talmente vicini da poter sentire l'uno il calore dell'altro.

Jimin prese l'iniziativa e cominciò a masturbare da sopra il completino rosso fuoco Jungkook, che aveva gettato la testa all'indietro e si stava ora godendo i baci sul collo di Taehyung. Si morse un labbro, lo spogliarellista, prima di scendere sulle sue ginocchia e abbassarsi di fronte all'erezione ormai formata di Jungkook, che liberó dalle mutandine di pizzo. Con l'altra mano, invece, ritornó a dare piacere al cazzo duro di Taehyung, masturbandolo velocemente: avvicinó poi il viso all'eccitazione di Jungkook e la prese in bocca, sentendo la punta solleticargli la gola. Il moro, ancora con la lingua intrecciata a quella del maknae poté sentire chiaramente un gemito liberarsi dalle sue labbra sottili, visto il trattamento che gli stava riservando il suo collega.

Jungkook non poteva di certo mentire: le labbra di Jimin erano un vero e proprio sogno erotico, un piacere proibito che solo pochi potevano apprezzare. E lui aveva ricevuto questa grazia, questa benedizione da chissà quale Dio magnanimo. Il corvino leccava in maniera decisamente oscena la sua eccitazione, passando la lingua da una parte all'altra della sua lunghezza e lasciando dei piccoli morsi sulla punta arrossata, mentre con l'altra mano continuava a pompare l'erezione di Taehyung.
Intanto il maggiore stava letteralmente martoriando il povero collo di Jungkook, succhiando, leccando e mordendo ogni qualsiasi lembo di pelle che trovasse invitante: il maknae era un misto di ansiti, gemiti e preghiere sussurrate appena udibili grazie alla musica troppo alta.

Con le sue piccole falangi, poi, Jimin andò ad abbassare le spalline del body che indossava Jungkook, facendolo cadere ai suoi piedi e lasciandogli il petto scoperto, dando così via libera a Taehyung di marchiarlo. E lo hyung capí subito il segnale che il suo amico aveva deciso di mandargli, cosí si fiondó su un cspezzolo del corvino, succhiandolo e passandovici sopra la lingua. Le gambe di Jungkook tremarono a causa del troppo piacere che stava ricevendo dal basso dalla bocca esperta di Jimin e dall'alto da quella lingua peccatrice di Taehyung, infatti fu costretto ad aggrapparsi con le mani alle spalle del maggiore.
«Aahh, hyung...di più...» mugoló bisognoso il maknae, non sicuro effettivamente a chi si stesse rivolgendo. Alle sue parole, Jimin e Taehyung si scambiarono una occhiata furba, ancora una volta leggendosi nel pensiero: smisero entrambi di stuzzicare il ragazzo, ormai più che eccitato e lo presero l'uno per le mani e l'altro lo spinse verso il divanetto dalla schiena.

Il moro si avvicinó all'orecchio di Jungkook, ormai arrossato a causa dei morsi, sussurrandogli con voce roca «A novanta, babyboy.» e questo non poté altro che obbedire come un bravo cagnolino, appoggiandosi coi gomiti alla spalliera morbida del divano e spingendo in fuori il bacino, dando ai due piena visuale del suo fondoschiena. Sentí, ad un certo punto, due paia di mani andargli ad abbassare le mutandine, unico indumento a parte le calze autoreggenti che gli erano rimaste indosso, e subito dopo un forte schiaffo andarsi ad infrangere sulla sua natica sinistra. Si giró di scatto col capo e notó il volto di Taehyung su cui era dipinto un sorrisetto bastardo, segno che fosse stato proprio lui a punirlo in quel modo: il maggiore si abbassó fino a mordere con forza il lobo dell'orecchio di Jungkook, per poi sussurrare con tono basso e terribilmente eccitante «Contali.»

Non fece neanche in tempo a realizzare che subito avvertí un altro schiaffo a pizzicargli la stessa natica, lasciandogli un formicolio fastidioso in corpo: così, con voce rotta dall'eccitazione, mormoró «U-Uno».
Tutta quella situazione lo stava eccitando da morire, ad essere onesti. Non aveva mai sperimentato una cosa del genere, eppure sentiva di poter scoppiare da un momento all'altro, data la troppa eccitazione. Un altro potente schiaffo andó a interrompere il suo flusso di pensieri, e assieme ad esso un «D-Due» spezzó l'aria. Jungkook pensó davvero di morire quando poi avvertí due dita andargli a solleticare l'orifizio: la sua mente si annebbió completamente quando Jimin, con due falangi lubrificate, andó a violare la sua verginità.

Il maknae contava, contava fino allo sfinimento: erano passati i dieci, i quindici e persino i venti, ormai non avvertiva neanche più dolore, ed era sicurissimo che le sue natiche fossero rosse paonazze, data la veemenza di Taehyung. Intanto, Jimin non aveva smesso di penetrarlo con le dita, dapprima solo due, che ora si erano raddoppiate: l'apertura di Jungkook grondava di liquidi e a quella vista Taehyung non si trattenne più.
Prese con forza i fianchi di Jungkook, arpionandosi ad essi e lo costrinse a girarsi, notando solo ora la sua espressione: le gote arrossate, gli occhi socchiusi e liquidi dal piacere misto al dolore, le labbra dischiuse in una espressione sognante.

Il maggiore non perse tempo, si fiondó sulle labbra del suo babyboy e le divoró per la milionesima volta, prima di posizionare la sua erezione davanti all'apertura dilatata del più piccolo. Si scambiarono un bacio bagnato, mentre accanto a loro Jimin pompava la sua erezione bisognosa di essere soddisfatta. Con uno scatto deciso, Taehyung penetró Jungkook, che lanció un gemito appagato che sovrastó anche il volume della musica, ancora in circolo. Si sentiva così bene in quel momento, si sentiva così completo che credeva di poter toccare il cielo con un dito: era in uno stato di euforia che mai aveva provato prima; vedere Taehyung, sudato e completamente soddisfatto dalla sua morsa, era qualcosa di erotico a livelli che neanche immaginava.
Lo hyung si mosse dentro e fuori il suo antro caldo e stretto, ormai non più vergine: schiocchi di pelle e gemiti sporchi sancirono quel momento, più bello che mai.

Inaspettatamente, Jimin prese l'iniziativa e bació nuovamente Jungkook, poi Taehyung e ritornó poi sulle labbra del più piccolo, mordendole e assaporandone la squisitezza. Poi si posizionó sopra Jungkook e davanti Taehyung, prendendo fra le mani il cazzo duro e bisognoso di essere soddisfatto del minore. In un attimo lo allineó al suo orifizio, già dilatato e cominciò a saltellarvici sopra gemendo: i tre si muovevano in modo ritmato e sommesso, la voce di Jimin era quella più distinguibile fra loro poiché molto più acuta.
Jungkook aveva una visuale decisamente poco convenzionale davanti ai suoi occhi, ma lo eccitava da morire: vedere la lingua di Jimin e di Taehyung intrecciarsi non gli dava fastidio, anzi. Adorava vedere quella danza sporca e sensuale, adorava sentire allo stesso tempo l'erezione di Taehyung dentro di sé e le pareti calde di Jimin. Quella era decisamente la definizione di paradiso, a suo avviso.

I tre ragazzi traevano piacere l'uno dall'altro, fra loro non c'era vergogna ma solo desiderio, una forte voglia di essere soddisfatti e di essere legati. Vennero presto tutti assieme, sporcandosi e leccandosi dopo.
Taehyung aveva decisamente passato la notte migliore della sua vita e il miglior compleanno di sempre.

Hello bitches! Sono in aeroporto e nulla non avevo nulla da fare quindi ecco qui! Mi sono divertita un mondo a Firenze e ringrazio un sacco le belle bimbe che sono passate a salutarmi 💜 vi voglio un sacco bene e buh mi ha riempito il cuore di gioia!
Also, vi lascio qui una fotina carina che ho fatto piango :')

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