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Col cuore in gola che gli batteva all'impazzata, Jungkook mosse un passo in avanti, poi un altro fino a stare sotto la luce dei riflettori. Jimin, ad un lato del palco, lo aveva annunciato con il nome d'arte che aveva scelto in precedenza, e subito la folla era impazzita nell' apprendere la notizia dell'arrivo di carne fresca.
Il moro aveva i capelli davanti agli occhi e la mascherina fin sopra al naso, ma ciò non gli impediva di vedere il pubblico con chiarezza.

Con la coda dell'occhio notó Jimin cominciare a muoversi attorno al palo con fare sensuale, prima di raggiungere il minore e posizionarglisi dietro. Sentí il biondo ridacchiare alle sue spalle, poi avvertí una sua mano cominciare a sbottonare la camicia nera che indossava. Bottone dopo bottone, presto Jungkook si ritrovó a petto scoperto davanti a tutti quegli occhi affamati, tuttavia non provava nemmeno un briciolo di vergogna.
Il pubblico cominció ad applaudire a ritmo di musica per incitare Jimin a spogliare del tutto il moro; con passo felino e deciso, il biondo non perse nemmeno un minuto.

Fece scivolare le sue mani dapprima sulle spalle di Jungkook, mentre sgambettava attorno al suo corpo per posizionarsi davanti a lui. Poi con un movimento deciso, scese in squat davanti all intimità del ragazzo, guardandolo dal basso e tenendo le mani sui suoi pettorali scoperti.
Scese ancora con le dita fino ad arrivare all'elastico dei pantaloni forniti da Hoseok, aspettó ancora qualche applauso del pubblico, prima di tirare con forza la stoffa, strappandola e rivelando le cosce voluminose del moro coperte dalle autoreggenti e il suo bacino fasciato da delle mutandine striminzite.
Un boato si liberó per la sala, così forte da stordire Jungkook, che fece un passo indietro tremante: ora era completamente esposto, come carne da macello, alle fantasie e alle perversioni di chissà quanti sconosciuti.

Deglutí il minore, poi incroció gli occhi di Jimin che era ritornato accanto al palo, nel suo lato del palco, e si disse che doveva darsi una mossa se non voleva fare la figura dell'idiota. Così raccolse tutto il suo coraggio e afferró il palo con una mano, girandovici attorno, lentamente, proprio come la musica suggeriva. Man mano che il tempo passava, Jungkook allentava sempre più i freni inibitori, fino a perderli completamente a fine esibizione, dove si ritrovó a strusciarsi contro la superficie metallica del palo mentre il suo sedere era semi esposto e rivolto al pubblico.

Non appena la musica terminó, sentí le piccole mani di Jimin cingergli la vita e spingerlo dietro le quinte, verso le stesse scale che avevano percorso qualche tempo prima. Quando i due furono abbastanza lontani da occhi indiscreti, il biondo premette il suo corpo caldo contro quello di Jungkook, che sussultó al contatto scivoloso tra le loro pelli sudate.
«Mi hai fatto eccitare» sussurró al suo orecchio con voce roca, facendo scontrare il suo basso ventre con la coscia sinistra del minore. Jungkook si premette una mano in faccia, per la paura che questi decidesse all'improvviso di togliergli la mascherina.
«Adesso devi prenderti le tue responsabilità e scoparmi» rose Jimin, facendo scivolare una mano nelle mutandine piccole e nere che coprivano a malapena Jungkook.

Vi lascio così 😏

Daddy's babyboy | Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora