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Le mani esperte di Taehyung vagarono sui fianchi di Jungkook non appena il minore mise piede in casa sua. Taehyung lanciò da qualche parte il suo borsone, fiondandosi subito sul collo del corvino, esposto dal chiodo di pelle e dalla maglia nera a scollo rotondo.
Morse e leccò la sua pelle lattea, mugugnando e grugnendo contro di essa non appena la sua erezione andava a toccare le cosce dell'altro. Il viaggio in moto era stato una tortura bella e buona, perché il sedere sodo di Jungkook strusciava involontariamente contro il suo basso ventre.
«Jungkook, hai quella cosa sotto?» chiese Taehyung, continuando a marchiare la pelle del suo piccolo babyboy, che aveva cominciato a gemere e a torturarsi le labbra.
«Sí daddy, solo per te.» lo stuzzicò il corvino, assaporando appieno la sensazione della lingua calda del maggiore, che rise contro la sua stessa pelle.
«Che bravo bimbo. Meriti proprio una ricompensa.» continuò a ridere, distanziandosi per un momento da lui per guardarlo negli occhi.

Finalmente i due erano l'uno di fronte all'altro, senza ritegno e pudore o ospiti indesiderati. Carpe diem.
Con un gesto fulmineo la lingua di Taehyung si insinuò fra i boccioli rosati di Jungkook, a incontrare la gemella. Il contatto col piercing freddo fece rabbrividire il minore, che indietreggiò fino a toccare il muro e a stare spalmato contro di esso. Taehyung approfondí il bacio fino a cingere con le mani possenti e tatuate il corpicino di Jungkook e fare scontrare le loro intimità gonfie e dolorose. Piano, cominciò a spogliare il minore dei suoi vestiti, gettando il chiodo per terra e sfilandogli la maglietta, lanciandola da qualche parte sul divano. Le loro lingue giocavano a rincorrersi fra di loro, le salive si mischiavano; da due respiri, ora uno solo, unico e ritmato riempiva l'aria del soggiorno.
Taehyung slacciò anche i pantaloni del minore, abbassandoli a rivelare la sua intimità coperta da una mutandina nera striminzita e le sue grosse cosce da un paio di autoreggenti nere velate.
«Porca miseria babyboy, sei così eccitante.» si morse un labbro guardandolo, notando come quelle piccole mutandine non riuscissero a contenere la sua erezione, la cui punta arrossata faceva capolino da fuori il tessuto, già coperta di liquido pre-seminale. Jungkook serrò gli occhi e deglutí più volte, quando vide Taehyung abbassarsi in ginocchio e sentí le sue grosse mani andare ad abbassare le sue mutandine.

Oh merda stava per farlo davvero.

Il più grande si leccò le labbra e si avvicinò al membro eretto e scoperto di Jungkook, cominciando successivamente a lasciare dei piccoli baci sulle vene sporgenti, arrivando alla punta e tornando indietro; dopo averlo stuzzicato a sufficienza, si decise finalmente a dare una lunga e sensuale leccata a tutta la sua lunghezza, facendo andare Jungkook in estasi. Il contrasto fra il gelido metallo del piercing e la sua lingua bagnata e calda lo fecero gemere ad alta voce, spingendosi più a fondo nella bocca di Taehyung.
Senza nemmeno accorgersene, Jungkook si era ritrovato ad essere succube di quel diavolo tatuato, che ora stava divorando e leccando il suo cazzo come fosse un lecca-lecca. Dei rumori osceni riempivano le loro orecchie, Taehyung aveva aumentato la velocità e aveva preso a masturbarsi con la mano libera.
«T-Tae, o-oh dio santo» esalò, sentendosi prossimo all'orgasmo, il quale travolse entrambi i ragazzi come un uragano.
Jungkook si riversò nella gola di Taehyung, e quest'ultimo nella sua mano, prima di alzarsi e sussurrare all'orecchio del minore «Spero che questo ti sia piaciuto, perché è solo un assaggio di quello che faremo prossimamente, baby.»

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Yeee tanti auguri a meee, tanti auguri a meeee~ wow, già 19 anni ahah voglio morire raga

Daddy's babyboy | Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora