"Ultimo giorno prima delle vacanze" Urlò il canadese facendo la sua entrata in classe.
Aprii una palpebra per accertarmi che fosse lui, ma il suo accento e la sua voce ormai la riconoscerei tra mille.
Quando vidi il ragazzo alto più di 1.80 sedersi di fianco a me, tornai a schiacciare il mio pisolino della prima ora.
Sistemai la testa sulle braccia incrociate e chiusi nuovamente gli occhi.
"Ma cos'è questa pigrizia?" Domandò.
Lo ignorai e continuai a dormire.
Dove trovata tutta questa energia già di prima mattina?
Tutta questa voglia di parlare già dalle 8.00 di mattina.Personalmente, sono quel tipo di ragazza che se non si fanno minimo le 10.30 non ne vuole sapere di biascicare parola e tanto meno vuole sentire continuamente il chiacchiericcio di qualcuno che continua a parlare e a fare domande su domande.
"Dai Nicole." Disse ancora una volta Shawn.
"Ti giuro Shawn." Dissi non muovendomi dalla mia posizione. "Che se non ti cuci quelle labbra ti prendo a schiaffi" continuai.
Successivamente quella frase non sentii più alcun suono provenire dal posto di fianco al mio.
Dopo un po' anche il resto del brusio procurato dalla rimanente parte della classe cessò, segno che il prof fosse in classe.
Giuro, io volevo alzare la testa dal banco e seguire la lezione di letteratura inglese, ma improvvisamente essa divenne così pensate che diventò un'impresa alzarla dal banco tant'è che mi arresi e lasciai la testa su quest'ultimo per tutta la fine dell'ora.
Sentii qualcuno muovermi la spalla.
Mugugnai qualcosa di incomprensibile e aprii gli occhi.Ci misi un paio di secondi per capire che ero in classe e che mi ero addormentata per tutta l'ora.
"Ma buongiorno" disse Shawn burlandosi di me.
Alzai finalmente la testa dal banco e salutai il mio amico sbadigliando.
Dopo qualche secondo la campanella suonò e mi affrettai ad uscire dalla classe seguita da Shawn.
"Hai pensato a quello che ti ho detto?" Domandò il moro.
"Pensato a cosa?" Domandai a mia volta confusa.
"Di venire con me a Seattle per Natale." Disse.
Lo guardai male.
"Sono solo quattro settimane" disse alzando le braccia al cielo.
"Detto così sembra poco, ma sono più di trentuno giorni" puntualizzai. "E non rimarrò ventiquattro ore su ventiquattro per trentuno giorni a casa insieme a Cameron" dissi guardandolo di sottecchi.
"Oh Gesù" sbuffò lui.
"Sono passati tre fottuti anni Nicole" disse Shawn.
"Non puoi essere innamorata ancora di lui" continuò.
Mi fermai sul posto e mi girai a guardare il canadese.
"Cosa intendi dire?" Domandai incrociando le braccia al petto.
"Che devi andare avanti Nicole. Non siete più niente. Svegliati da questo sogno, non tornerete insieme." Disse serio Shawn.
Sussultai.
Ero consapevole del fatto che tra me e Cameron fosse tutto finito, che molto probabilmente lui già mi aveva dimenticato, ma non l'ho mai accettato.
Ho sempre scacciato via quel pensiero dalla mia mente per non realizzare che per lui io non valevo più niente ormai.
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Ancora qui ||Cameron Dallas||
FanfictionSEQUEL DI: "ANCORA TU?" Cameron e Nicole sono stati separati dai loro genitori per porre fine al loro amore. Nicole, ormai 20enne, vive in Oklahoma con il padre. Cameron vive ancora a Seattle con il padre e Karen. Sono cambiate molte cose dal gior...