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Naples Day 1

Qual è la prima cosa che pensate al mattino?

Quando gli occhi non vogliono aprirsi e continui a rigirarti nelle lenzuola fresche del letto, quando sei consapevole del fatto che stai per svegliarti ma costringi i tuoi occhi a rimanere chiusi per dormire ancora per 5 minuti, che però sai che non saranno 5 minuti ma molto di più.

Ho letto da qualche parte, in qualche rivista di alta moda trovata a caso dal mio parrucchiere di fiducia, che la prima cosa a cui si pensa la mattina è la cosa che ci rende felici.

Per molto tempo, quando ero piccola, la prima cosa che pensavo la mattina, era l'immagine vivida dei pancakes che preparava mia madre, con lo sciroppo d'acero che colava dalla piccola torre di pancakes e mi svegliavo tutte le mattine con l'acquolina in bocca e pronta a divorare la mia porzione giornaliera di pancakes.

Ma col passare del tempo e degli anni, la cosa che pensavo la mattina è cambiata continuamente, ma questa mattina è ben chiaro a cosa io stia pensando.

Inspirai profondamente e un buon odore mi inebriò il naso, facendomi sorridere lentamente. Sapevo benissimo a chi appartenesse quel profumo e quando mi girai di lato, avvertii il calore di un corpo a me molto conosciuto.

Appoggiai la testa sul petto dell'unico ragazzo che avessi permesso di dormire con me e subito dopo un paio di braccia muscolose e forti mi cinsero la vita facendomi completamente rilassare e facendomi sentire al sicuro.

Obbligai i miei occhi ad aprirsi e appena la luce del sole colpì i miei occhi faticai un po a capire dove mi trovassi, ma appena guardai il volto illuminato di Cameron ricordai tutto.

Mi ricordai del nostro piccolo viaggio a Napoli, della meravigliosa notte che avevamo appena trascorso insieme tra coccole, chiacchiere e risate.

Sarei voluta rimanere a guardarlo così per ore ed ore, con gli occhi chiusi e le labbra leggermente aperte, con i capelli tutti arruffati e con quell'espressione serena che aveva dipinta sul volto.

"Buongiorno" bisbigliò lui con voce rauca.

Sorrisi passandogli la mano tra i capelli "Buongiorno"

Lui aprì gli occhi e finalmente potei guardare i suoi magnifici occhi scuri. Cameron appoggiò la sua mano sulla mia guancia accarezzandola lentamente, poi, con la stessa lentezza, alzò il mio volto e fece scontrare le nostre labbra.

Mi godetti la sensazione di quel piccolo bacio a fior di labbra e sorrisi sulle sue labbra. Ero così felice quella mattina che quasi credetti che il cuore volesse uscirmi dalla gabbia toracica e iniziare ballare la samba.

"Dai su, alziamoci. Abbiamo una città da visitare" disse il mio ragazzo sorridendo.

Arpionai il suo corpo e lo obbligai a star fermo. "No dai, rimaniamo qui ancora un po" lo pregai.

Lui ridacchiò di gusto e mi accarezzò i capelli. "Vuoi passare la giornata a letto?" domandò lui.

"L'idea non è male" dissi cercando di nascondere un sorriso.

"Sei sempre la solita pigra. Alza quel bellissimo culetto che hai e vai a lavarti." Disse prendendo il mio viso tra le mani.

Salii a cavalcioni su di lui e lo baciai.

Lui appoggiò le sue mani sui miei fianchi e ricambiò il bacio ma poi si staccò ed io mugugnai in disapprovazione.

"Non mi convincerai a rimanere a letto. Va a lavarti" disse sorridendo per poi sistemarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Ancora qui ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora