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La ragazza mi fronteggiò.
A testa alta e petto in fuori.

Sostenni il suo sguardo e presi un lunghi respiro.

Ero pronta al peggio.
Ero pronta a riprendere ciò che era mio e ciò che mi spettava.

Ero pronta al peggio pur di riaverlo.

"Io ti odio" disse la ragazza puntandomi il dito contro.

"Ti odio. Sei una persona orribile e una stronza di prima categoria" disse per poi darmi una piccola spinta.

Feci un passo indietro ma non ribattei.
In fondo come potevo darle torto?

La sua ira nei miei confronti era più che giustificata e, forse lo schiaffo che ricevetti poco dopo, lo meritai.

Incassai il colpo senza dire una parola.

Appoggiai la mano sulla guancia leggermente arrossata ma continuai a sostenere lo sguardo furioso della ragazza di fronte a me.

"Mi dispiace per il dolore che ti sto procurando" dissi.  "Ma io lo amo. E ciò che provo per lui non cambierà mai" dissi ancora.

Lei strinse i pugni lungo i fianchi ma poi la vidi lentamente abbassare le difese.

Abbassò la testa e lentamente iniziò a incurvare le spalle.

Le sue mani cadevano lungo i fianchi e nel suo viso si celava un misto di emozioni: dalla tristezza alla rabbia.

"Anche se ti disprezzo, non posso fartene una colpa" disse lei in un sussurrò.

Quasi non crederti alle mie orecchie e nel sentire quelle parole il senso di colpa crebbe ancora di più. Avrei preferito mi urlasse in faccia, che mi dicesse quanto male le avessi fatto ripagandomi con la stessa moneta, perché quello che provai dopo aver sentito quella frase va oltre il senso di colpa.

Il rimorso mi stava davvero corrodendo l'anima e provai a buttare giù quel groppone che si era formato in gola.

"Non hai deciso tu di innamorarti di lui così come non l'ho deciso io" disse lei.

"Non mi importa niente di te. Mi importa solo di lui e se tu, in qualche insulso o banale modo, riesci a renderlo felice, io non sono nessuno per rovinargli la vita." Disse lei.

Mi mordicchiai le labbra non sapendo cosa dirle.

"Bethany..." iniziai ma la sua voce mi fermò bruscamente.

"No, Nicole. Non dire niente" disse lei. "Vattene. Voglio stare da sola" disse per poi tornare a sedersi sull'altalena.

"Sai cosa mi diceva sempre quando ero piccola mia nonna che viene dall'Italia?" Domandai facendo un passo verso di lei.

"l'ammore 'o vero è comme 'na malatia nun se leva maje a cuollo" dissi in napoletano.

Lei mi guardò non capendo ed io le sorrisi.

Questa frase è molto significativa per me. Quando me la disse la prima volta mia nonna materna rimasi a bocca aperta. Non fraintendete, non sono rimasta a bocca aperta perché non avevo capito ciò che l'anziana signora mi aveva detto, ma per la frase ed il significato che si nascondeva dietro ad essa.

"Tua nonna era araba?" Domandò lei.

Scossi la testa.

"Questa frase vuol dire: il vero amore è come una malattia inguaribile." Spigai in inglese.

"Quando sei consapevole di aver trovato il vero amore, quando sei consapevole di aver trovato il ragazzo giusto, quello che amerai per il resto della tua vita, l'amore prenderà la meglio su di te e sul tuo essere e non ti lascerà mai più andare." dissi.

"Proprio come una malattia inguaribile che non riesci a controllare. L'amore è così. Imprevedibile e indomabile. Non sai quando può giungere, in che modo o per chi. Arriva e basta, prendendoti alla sprovvista."

"E per quante volte tu ti ripeta quanto sia sbagliato, per quante volte obblighi te stessa a negare la realtà e a credere di non amarlo più. Per quante volte imponi a te stessa di voltare pagina, a non pensarlo più e ad evitarlo in qualsiasi modo, allora il tuo cuore, quel fottutissimo organo infame, ti ricorderà sempre a chi appartiene ed ogni qualvolta tu lo vedi anche solo di sfuggita e per una frazione di secondo oppure lo ascolti il suono della sua voce o ti soffermi a guardare quel magnifico, contagioso e dolce sorriso, inizierà a battere sempre più veloce" dissi io sorridendo.

"Non ho mai creduto nell'amore nella mia vita. Ho passato le giornate a leggere libri e storie di ragazzi innamorati l'un l'altra nella speranza di trovare la mia storia tra quelle righe, ma non è mai stato così. Non sono mai riuscita a riscontrare tracce di amore nella mia vita perciò mi ero convinta dell'idea che il vero amore fosse solo una grande stronzata presente solo nei film e nei libri. Ma poi Bethany, poi ho conosciuto lui. Ho conosciuto Cameron e mi sono innamorata dell'amore e di tutte le sue sfumature" dissi ancora.

Bethany mi guardava fissa negli occhi con le labbra leggermente schiuse e gli occhi lucidi.

"Se tu mi porti via Cameron, porti via l'amore della mia vita. Porti via la parte essenziale di me ed io non posso permettertelo." dissi asciugando una lacrima che scendeva sulla mia guancia.

"Chiami egoista se vuoi, dammi un'altro schiaffo se ciò ti farà sentire meglio." dissi alzando leggermente il tono della voce.

"Ma non azzardarti, nemmeno per un secondo, a portarmi via Cameron" dissi asciugando un'altra lacrima.

"Nicole..." sussurrò lei.

Mi misi di nuovo sulla difesa, pronta a dovermi difendere da un'altra accusa, ma questa non arrivo.

"Mi auguro di trovare qualcuno che mi ami proprio come tu ami Cameron." disse.

"Sono sicura che lo troverai Bethany" dissi io facendo un passo verso di lei. "Sei una ragazza dolce, simpatica e premurosa" dissi sincera. "I ragazzi faranno a botte per te" dissi sorridendole.

Lei ricambiò il mio sorriso e finalmente il senso di colpa iniziò ad alleviarsi.

"Se lo fai soffrire ancora, se lo vedo pure solo triste per colpa tua, ti giuro Nicole che ti prendo a calci in culo e ti spedisco in Italia da tua nonna" disse lei con fare minaccioso.

Le sorrisi annuendo. "Non lo farò, te lo prometto." dissi sincera.

"Ora è meglio che vada, i miei genitori saranno preoccupati per me" disse lei raccogliendo le sue cose.

"Riuscirai mai a perdonarmi per ciò che ho fatto?" domandai speranzosa.

Lei mi guardò per poi sospirare. "Un giorno, forse lo farò." disse. "Ma ho bisogno di tempo e di pensare" disse lei.

Annuii comprensiva e le sorrisi dolcemente. "Semmai avrai bisogno di qualcosa, sai dove trovarmi" dissi.

Lei mi accennò un sorriso e poi si allontanò da me.

Sospirai leggermente sollevata, almeno avevo chiarito con lei.

Anche se la vera persona con cui avrei dovuto chiarire è Cameron.

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Ragazze scusate per il ritardo ma ho avuto una settimana molto movimentata.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

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~Nuccy💘

Ancora qui ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora