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Natale.

Ricordo che da piccola amavo il Natale.

Amavo correre giù per le scale la mattina del 25 dicembre per andare a controllare se Babbo Natale avesse mangiato i miei biscotti e per scartare i regali di Natale.

Amavo la felicità che provavo quando potevo stringere tra le mie piccole mani la bambola che avevo chiesto.

Quando ero piccola, anche se festeggiavo il Natale sola con mia madre, mi bastava.

Mi bastava pensare al fatto di avere una madre così premurosa e dolce come lei, che per potermi comprare il regalo che tanto desideravo lavorava giorno e notte.

Poi crescendo, il Natale ha perso il suo valore.

La situazione economica in casa iniziò a farsi sempre più difficile ed eravamo sempre più in dietro con le bollette e con l'affitto e così sia io che mia madre lavoravamo anche di Natale per poter andare avanti.

Quattro anni fa festeggiai per la prima volta il mio Natale a casa Dallas.

Custodisco ancora gelosamente al polso il bracciale che mi regalò Cameron.

Per quanto riguarda i Natali passati in Oklahoma, dopo il pranzo con mio padre, ero solita andare in discoteca con Shawn per passare una serata ai confini dell'estremo.

Oggi invece, 25 dicembre 2019, ho paura di scendere al piano di sotto.

Mi rigiro e rigiro tra le lenzuola del letto cercando di prendere una decisione sul da farsi.

Non ho voglia di vedere nessuno.

Non ho voglia di vedere Josh e mia madre seduti sul divano a guardare il film di Natale mentre si sbaciucchiano, non ho voglia di vedere gli addobbi natalizi, l'albero, il presepe, le luci.

Non ho voglia di vedere Cameron e Bethany insieme mentre si scambiano occhiate dolci e baci da "veri innamorati"

Vorrei rimanere nel mio letto a crogiolarmi del calore delle lenzuola e passare il resto della giornata a mangiare schifezze e guardare serie tv.

Ma non posso.

Non posso abbandonarmi alla pigrizia proprio oggi.

Non dopo quello che mi ha detto mia madre ieri sera e non dopo aver passato un'intera giornata con mia madre per trovare il regalo perfetto per Cameron.

Con un balzo degno di una medaglia d'oro per la lentezza, mi alzai dal letto e mi diedi una sistemata.

"Ma Buongiorno principessa" disse Jhon appena scesi le scale.

"Buongiorno" dissi sorridendo.

"Nicole Puoi venire in cucina ad aiutarmi con i biscotti" Urlò mia madre.

Corsi in cucina.

Se esisteva una cosa che amavo di più di rimanere a dormire era sicuramente i biscotti di mia madre.

I suoi Cookies erano la cosa più buona al mondo.

"Puoi passarmi quella teglia" disse mia madre appena misi piede in cucina.

Senza farmelo ripetere due volte gli passai ciò che mi aveva chiesto e poi mi avvicinai a lei.

"Buon Natale tesoro" disse lei sorridendomi mentre prendeva il vassoio con all'interno i Cookies pronti per essere infornati.

"Buon Natale mamma" dissi io per poi abbracciarla.

"Tesoro girare tu l'impasto? Devo assolutamente correre in bagno" disse lei passandomi il frullatore.

Ancora qui ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora