PARTO DAL PRESUPPOSTO CHE HO RIPRESO A SCRIVERE QUESTA STORIA DOPO ANNI, QUINDI SE CI SONO DELLE INCONGRUENZE PERDONATEMI, MA NON RICORDO TUTTO NEI MINIMI DETTAGLI E, OVVIAMENTE, NON RICORDO MINIMAMENTE CHE IDEE AVEVO ALL'EPOCA. DETTO QUESTO: BUONA LETTURA
*bip bip bip*
Aprii leggermente gli occhi, ma una luce bianca mi abbagliò la vista costringendomi a chiuderli di nuovo. Sentivo la gola e le labbra secche, cercai di inumidirle con la lingua ma fu tutto inutile.
Tentai di riaprire di nuovo gli occhi e finalmente, quella luce bianca non sembrava più così forte come prima e così riaprii lentamente gli occhi sbattendo le palpebre più volte.
"Che succede?"
Cercai di farfugliare, mentre il braccio sinistro iniziò a pizzicare a causa nella flebo che era attaccata al mio braccio.
"Nicole, come ti senti?"
"Mamma cosa mi è successo?" domandai guardandomi intorno.
John aveva le braccia conserte e il suo viso era un miscuglio tra preoccupazione e rabbia. Cameron era di fianco a me e mi guardava sorridendo mentre mia madre aveva il viso completamente bianco.
"Sei svenuta e ti abbiamo portato in ospedale" disse John rompendo il silenzio.
"Ti hanno fatto delle analisi e hanno scoperto che" prima che mia madre potesse finire la frase Cameron appoggiò la sua mano sulla mia pancia.
"Sei incinta"
La voce di Cameron arrivò alle mie orecchie e per poco non svenni di nuovo.
Non riuscii a dire nemmeno mezza parola.
Era uno scherzo. Un'enorme, orribile scherzo del cazzo.
Vero? vero?
Guardai John che non riusciva nemmeno a guardare in faccia.
"Mi dispiace" biascicai guardando John.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime mentre portai una mano sulla mia pancia. Appoggiai la mia mano sopra quella di Cameron e lui, prima ancora che la mia mano fosse completamente appoggiata sulla sua, la strinse forte tra le sue dita.
"Già mi ha spiegato Cameron tutta la situazione. Non condivido per niente questa cosa e tanto meno appoggio l'idea" disse lui avvicinandosi al letto su cui ero distesa.
"John!" Sussurrò mia madre tra i denti.
"Ma vedere di nuovo mio figlio struggersi per amore, vederlo stare male di nuovo come tre anni fa..." disse rivolgendo lo sguardo al figlio.
"Non voglio nemmeno questo. Non voglio vederti stare male di nuovo per causa mia, a causa del mio egoismo." aggiunse.
Tirai un sospiro di sollievo a sentire quelle parole.
Finalmente non dovevamo più nasconderci, da nessuno. Finalmente avremmo potuto mostraci in pubblico come qualsiasi altra coppia della nostra età senza avere la costante paura che qualcuno possa vederci.
Sono così felice.
"Qualsiasi decisione voi due decidiate di prendere, avete la mia benedizione"
Prima ancora che potessi dire qualcosa, iniziai a piangere.
In quel pianto sfogai tutte le mie emozioni: ansia, paura, stress, felicità, tanta felicità.
"Grazie" dissi singhiozzando.
Cameron si alzò della sedia sulla quale era seduto e mi baciò.
Le sue lacrime si mischiarono alle mie mentre le sue mani erano appoggiate sulle mie guance.
"Nostro figlio" sussurò lui appoggiando la sua fronte sulla mia.
Annuii sorridendo.
"Nostro figlio" dissi io sorridendo sulle sue labbra prima di baciarlo di nuovo.
____________
*3 anni dopo*
"Dylan Michael Dallas, vieni immediatamente qui" urlai rincorrendo quella peste di mio figlio che stava girando per casa senza pannolino.
"Tanto non mi prendi" disse lui continuando a girare intorno alla grande tavola di vetro.
"Se non ti fermi subito finirai in punizione fino a quando non fare 30 anni" dissi io cercando di fermarlo in tutti i modi.
Lui, ignorando completamente ciò che avevo detto, mi fece un'enorme pernacchia e corse da suo padre che stava sdraiato sul divano.
"Ah! Padre e figlio contro la mamma" dissi io appoggiando le mani suoi miei fianchi mentre Cameron prese in braccio Dylan iniziando a fargli il solletico sulla pancia.
Ma tu guarda un pò nove mesi di pura sofferenze, tra nausee, vomiti, capogiri e vampate di calore, 4 ore di travaglio e per cosa? Nascere identico al padre, non solo fisicamente ma anche caratterialmente.
Beh, dire che la mia vita è cambiata in questi tre anni è dir poco.
Una casa nuova, un marito, un figlio e un'altra piccola peste in arrivo.
La vita da mamma a tempo pieno è totalmente diversa da come la immaginavo. È molto impegnativa, piena di sacrifici e difficoltà.
Ma la felicità e la gioia che provo ogni volta che guardo mio figlio è indescrivibile. Ricordo tutto come se fosse accaduto ieri: le prime parole, i primi passi ma soprattutto i primi guai. Quelli sono impossibili da dimenticare.
Un figlio ti stravolge completamente la vita, su tutti i punti di vista. Ma l'emozioni che ti regala un figlio sono inimmaginabili.
Ormai io e Cameron, anche se non siamo ancora sposati, viviamo insieme nella casa dei nostri sogni, la casa che abbiamo sempre voluto e che abbiamo sognato.
Abbiamo fatto molti sacrifici, forse fin troppi, per essere dove siamo ora. Ma, personalmente, rifarei tutto daccapo altre mille volte se questo vuol dire passare il resto della mia vita di fianco all'uomo che ho sempre amato e mio figlio.
"Dai mamma sii meno cattiva" disse Cameron avvicinandosi a me con Dylan che si nascondeva nell'incavo del suo collo.
"Ma guarda un pò questi due. Sono sempre io la cattiva eh" dissi ridacchiando.
Cameron sorrise mentre Dylan annuiva silenziosamente. Scoppiai a ridere anche io mentre Cameron mi strinse in un'abbraccio.
"Non vedo l'ora che esca la mia sorellina dalla tua pancia" Disse Dylan.
"Anche mamma e papà non vedono l'ora" dissi io scombinando i capelli del nanetto.
"Possiamo chiamarla Ursula?" domandò il piccolo Dylan.
"Come la tua amichetta?" domandò Cameron sorridendo.
"No." affermò deciso Dallas Junior. "come la strega cattiva della Sirenetta"
Scoppiai a ridere e Cameron mi seguì.
"Sei una peste" dissi io dando un bacino sulla guancia sia a Dylan che a Cameron.
FINE
___________
BEH CHE DIRE... OGGI 18 GIUGNO 2022 È UFFICIALMENTE TERMINATA LA STESURA DI ANCORA QUI || CAMERON DALLAS||.
Ammetto che un pò mi dispiace dire addio a questa storia. Mi sono affezionata molto, forse fin troppo ai personaggi di Cameron e Nicole. Sono letteralmente cresciuta con loro ma, finita una storia se le scrive un'altra no? Ebbene si, il motivo per il quale ci ho messo così tanto tempo per scrivere il capitolo finale di questa storie è perché: 1. non ero pronta a salutare questi due personaggi e 2 perché ero/sono impegnata con la stesura di un altro libro e se a questa cosa aggiungiamo università e cazzi e mazzi vari= me morta.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
See you soon guys!
∼Nuccy💘

STAI LEGGENDO
Ancora qui ||Cameron Dallas||
Fiksi PenggemarSEQUEL DI: "ANCORA TU?" Cameron e Nicole sono stati separati dai loro genitori per porre fine al loro amore. Nicole, ormai 20enne, vive in Oklahoma con il padre. Cameron vive ancora a Seattle con il padre e Karen. Sono cambiate molte cose dal gior...