Giulietta
I passi nella strada sono pesanti e stanchi, ho addosso il suo odore e nelle labbra il suo sapore, ho pregato per notti intere che lui tornasse da me, che mi aiutasse a superare le mie paure, ero sicura che dietro le sue spalle o dentro il suo abbraccio avrei trovato la pace e la serenità, ma non era così adesso che mi sentivo. Passeggiavo lenta sotto la pioggia che si mescolava alle mie lacrime, mi sentivo di nuovo sporca, mi sentivo delusa da me stessa, non ero stata forte ad allontanarlo da me. E la cosa che mi faceva male e che avevo deluso lui, lo sapevo, lo sentivo e anche Il cielo stava piangendo le nostre lacrime. Lui lo aveva saputo, nel mio corpo e soprattutto nel mio cuore lo sentivo vivo il dolore che provava, sapevo che appena arrivata a casa lo avrei trovato lì, più deluso che arrabbiato.la cosa mi terrorizzava perché una persona arrabbiata la gestisci, una persona delusa invece la perdi. Ed io non ero pronta a perderlo.
Arrivai davanti casa, avevo perso il cappello per il vento, e le scarpe erano troppe bagnate per continuare a stare nei miei piedi, il poco sole era ģia tramontato e l'aria della sera fredda e invernale attraversava il mio corpo, avevo camminato fino allo svenimento e davanti la porta trovai Franz e Romeo con altri due soldati con dei cani che si aggiornavano per delle ricerche, quando i loro occhi mi videro rilasciaronoun respiro di sollievo. Il mio amico non ci pensò due volte corse verso di me e mi abbraccio forte - credevo di averti persa, che ti è saltato in mente? E un giorno che giriamo la città per cercarti.
Alzai le braccia e lo strinsi forte a me - scusami non volevo farvi preoccupare, dovevo solo chiarirmi le idee. E dentro vero?
Abbasso la voce per non farsi sentire - si, lo fatto entrare per non dare nell'occhio, e come impazzito. Aveva creduto che Romeo ti avesse fatto qualcosa ed era pronto ad ucciderlo se non ti avremmo trovata.
Annui - ci penso io, abbiamo bisogno di parlare.
Si avvicino al mio orecchio -quel deficiente è venuto a raccontare tutti i particolari del vostro incontro.
Mi senti mancare la terra da sotto i piedi, ma Franz fu veloce a sorrergermi. - tutto bene ? - chiese allarmato.
- Si tutto bene sono solo stanca, ci vediamo domani.
E mi avviai verso casa, davanti al portone Romeo era con le mani in tasca e lo sguardo duro.
- Giulietta non è un comportamento esemplare il tuo.
Lo guardai con sfida -quale? Dovresti essere più chiaro, l'aver passeggiato senza sosta tutto il giorno o aver abbracciato una persona che per me è qualcosa di più vicina a un fratello che ho?.
Avanzò e mi posò una mano sulla faccia - mi dispiace aver scombussolato la tua giornata, so quello che ti è successo e sicuramente ti sei sentita minacciata dalla mia dimostrazione di affetto, ma nel momento in cui ti ho visto ho capito quanto mi sei mancata e quando ho voglia di essere tuo marito!
La porta si aprì in un tonfo fortissimo e se gli fosse uscito un Po di fumo dal naso sembrerebbe Lucifero in persona.
- basta così, penso che per oggi sia già abbastanza.
Eric era incazzato, e odiava Romeo dal profondo.
Mi ritirai dal tocco di quest'ultimo e mi avviai verso colui che avrei davvero voluto come marito.
- capitano penso che non tocchi a lei farmi sapere quando è giunto il momento di non toccare la mia fidanzata.
E mi prese di nuovo per il polso. Eric avanzò verso di me e con voce profonda che non ammetteva repliche disse - ho detto basta, e questo per te Romeo è un fottuttismo ordine.
Romeo non capì la situazione, non era mai stato brillante in materia abbasso la mano e mi lascio andare. Io a testa bassa entrai in casa per affrontare per la prima volta la furia di Eric.Eric
Ero arrivato a casa e non l'avevo trovata,avevo girato tutte le stanze, tutti gli alberi e di lei non c'era traccia. Avevo avuto paura che le fosse successo qualcuno, ero sceso in paese ed avevo chiesto a tutti, nessuno l'aveva vista rientrare, corsi in caserma avverti Franz e subito parti una squadra di ricerca. Sapevo che era viva lo sentivo, ma in timore che quel coglione gli aveva fatto male mi tartassava il cuore. Senza aspettare nessuno arrivai davanti casa sua e lo sentì parlare co*,n un ragazzo. Non lo avevo mai visto, memorizzai bene i tratti del viso e mi promisi che appena questa storia si fosse calmata avrei chiesto informazioni a Giuseppe, senti solo alcuni frammenti del discorso è troppo debole ma non riuscivo a capire di chi parlava non può fare quello che mi chiedete, lasciatela fuori da questa storia, passerò io le informazione che avete bisogno lurido bastardo si era venduto a chissà chi e sicuramente voleva portare Giulietta con lui in questa storia. Quando cercai di entrare il ragazzo uscì dalla porta sul retro allora bussai. Romeo mi venne ad aprire ma non gli dissi niente di ciò che avevo sentito, avrei indagato e lui sarebbe rimasto fregato. Gli chiesi di Giulietta e mi parse preoccupato, si volle unire alle ricerche, ma se le fosse successo qualcosa lo avrei ucciso con le mie mani. Passano le ore i minuti e di lei non c'era traccia aveva incominciato a piovere ed i cani non riuscivano a seguire il suo odore. Franz vedeva che stavo per crollare e mi fece andare a casa. Quando la vidi arrivare da dietro la finestra, mi si strinse il cuore, era triste era fragile, ed anche se ero arrabbiato con lei, desideravo stringerla tra le mie braccia. Corsi verso il portone ma le frasi che senti da dietro di esso mi bloccarono, lui la stava toccando di nuovo ed io non ci vedi più aprì la porta e marchiai il mio territorio, il mio amore era di nuovo con me.
- Eric io.. Mi dispiace
La presi tra le braccia, non volevo sentire ragioni per adesso volevo solo sentire il suo calore e il suo odore, avevo avuto una paura pazzesca, avevo avuto paura di averla persa per sempre.
- shh parliamo dopo, adesso vai in camera, ho già fatto preparare un bagno caldo, ti aspetto qui appena ai finito.
-va bene, grazie. E posò le sue labbra alle mie e ricomincia a vivere.Giulietta
L'acqua calda, distendeva tutti i miei muscoli, mi immersi fino in fondo, avevo pensato di dover subire le sue grida o peggio il suo silenzio e la sua indifferenza, invece mi aveva mostrato il suo dolore e la sua sofferenza, ed io mi ero, se possibile, innamorata di più.
Mi vesti e scesi le scale, lo trovai che guardava il camino con un bicchiere di liquore in mano, girava il contenuto del liquido come se ballasse con i suoi pensieri, e sapevo per certo che a me non era permesso sapere.
- eccomi
Si girò e mi guardò, mi prese la mano e mi fece sedere sulle sue gambe.
- non farlo mai più, non scappare mai da me, anche se la realtà potrebbe farmi male, la saprò affrontare.
Appoggia il mio peso sul suo petto - pensi che io abbia provato qualcosa per lui? No Eric, e vero mi ha baciato e abbracciato, ma io non ho provato niente, se no un senso di fastidio, avevo paura di averti delusa, ed ero delusa da me stessa per non aver saputo dirgli di no.
-perché non mi hai detto che lo avresti incontrato?
-perché non lo sapevo fino a stamattina, penso che nemmeno Franz sapesse niente, ho trovato un bigliettino tra i documenti che mi hai mandato dalla caserma.
Si perde di nuovo tra i suoi pensieri.
-non mi dirai cosa pensi vero?
-non posso, fidati di me.
- come sempre.
Mi accarezza
-franz aveva ragione avrei odiato vederti tra le braccia di qualcun'altro.
Mi misi a sorridere
-baciami capitano.
E ci abbandonammo alla nostra passione.
Dopo un Po di coccole e baci ci sedemmo a terra per esaminare i documenti, fino a che non ci addormentammo uno nelle braccia dell' altra.
La mattina arrivò veloce e con lei il malumore, Eric se ne era andato e Mi aveva lasciata solo il suo odore e una coperta. La giornata passo lenta, il mal tempo era ormai arrivato e pioveva in continuazione, Franz era passato ed avevamo riso e scherzato, Romeo era passato un paio di volte e avevo fatto dire da Giovanna che ero ancora stanca. Era il 23 dicembre e domani ci sarebbe stata la fantomatica cena, la servitù era in fribillazione ed io mi sentivo triste e delusa, non volevo nessuno in casa e dovevo invece avere tutti questi estranei. Arrivò la sera ed Eric non era mai rientrato, mi sentivo tanto debole, questi malesseri ìniziavano ad essere frequenti, dopo le feste sarei andata da un medico, mi vesti con le vesti da notte e andai a letto, mi ero appena appisolata quando un paio di braccia forte mi stringevano al petto.
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Se tutto girasse attorno all'amore
Romanceuna storia d'amore impossibilmente possibile. Giulietta ha tutto, bella, benestante,un padre che la ama e un Romeo innamorato. Ma con lo scoppio della guerra,tutto diventa orribile, Romeo parte in guerra, suo padre fa scelte impossibili, e lei è ebr...