10- alla nostra

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Eric

Alcool ho estremamente bisogno di alcool.

Dicono che i soldati ne consamano a quantità esagerata. È  buono per dimenticare , per stordire, per provare forti emozioni, per alleviare la testa dai brutti pensieri.

E in questo periodo di merda, i soldati lo usano anche per stordire i dolori fisici.

Ed io ho bisogno di ogni aspetto che solo alcool può darmi.

Sono rimasto così, come una statua, come la statua in onore di qualche eroe, fermo, immobile e Lo aspettata tornare su i suoi passi, ma quella porta chiusa e la consapevolezza dei suoi sentimenti sono due cose opposte.

Ho giurato a mio zio che avrei difeso quel diamante, ho promesso a suo padre che l'avrei protetta.

Ma non ho promesso o giurato che l'avrei protetta e difesa da me. Si perché adesso la spinta per tornare dentro al quel posto buoi della sua mente glie lo data io.

Mi ama, la amo, ma non possiamo viverci. Che schifo la vita.

Tra poco arriveranno tutti in paese, ed io dovrò comportarmi come sempre, dovrò nascondere bene i miei segreti, perché se un tedesco aiuta gli ebrei, viene fucilato all'istante.

Devo farla tornare tra le braccia di Romeo, lui potrà salvarla davvero.

Ed io mi maledico per questo, dovrò vederla attorno a lui, dovrò farli uscire, dovranno baciarsi, dovranno essere una coppia, e anche se lui pensi solo una volta di riputiarla, io lo costringero a fare quello che dico io.

Scendo le scale, e trovo Franz davanti al camino, e come se mi leggesse la mente in mano un bicchieŕe di liquore, alza il braccio davanti a sé e me lo porge.

- come va amico?- lo guardo, assaporo il liquore, che mi brucia la gola, e guardo il fuoco.

- come va? Va! Ai sentito tutto vero?-

-credo che anche il vecchio barbiere e i quattro ebrei nascosti vi abbiano sentiti-

Amo il suo modo di farmi sorridere sempre.

-si lo penso anch'io-

- lei ti ama Eric, quell'amore che incontri una sola volta nella vita. Non puoi spingerla nelle braccia dell'italiano, ai sentito anche tu, non sai nemmeno se verrà  a cercarla-

-lo farà! Sono sicuro che lui sa tutto, e verrà anche solo per guardarla con i suoi occhi! Ed   ci Saro io ad aspettarlo, lo costringero se sarà necessario-

Scuote la testa - Eric è una cazzata!  Sai cosa dice il paese? Che lei è la tua puttana!  Pensi che i suoi non lo avvertiranno?, e un uomo e un soldato ha un onore da salvare!-

Getto il bicchiere nel fuoco, e il vetro si fa in mille pezzi.

-pensi che io non stia male? Che non vorrei amarla fino allo sfinimento.. Ma sai che la guerra va male, noi tedeschi stiamo perdendo in tutti i fronti e quando gli americani verranno in Sicilia, come posso aiutarla? Come posso salvarla?, quei schifosi di americani ascolteranno il paese e lei sarà utilizzata come puttana di qualcuno.  E questo che vuoi? Io no! Potrei amarla, ma il nostro amore durerra un anno, o qualche mese, non possiamo saperlo nemmeno noi, dovrò scappare e sai bene che lei non potrà venire con me! Quando gli americani verranno lei sarà già sposata ed io potrò scappare sapendo che lei è in salvo-

- e ridicolo lo capisci! Non abbiamo ancora perso la guerra, e non puoi scegliere per voi due!-

- si che posso e lo già fatto-

-che testa di cazzo, non venire da me quando vedrai lei tra le braccia di quello stupido, perché lo vorrai uccidere no benedire la loro unione- e con questo uscì da casa.

Mi sedetti nella grande poltrona del salone che lo sguardo puntato sulle fiamme, non riuscivo a togliermi dalla testa le sue parole e le sua espressione. E se Franz avesse ragione? Se stessi davvero sbagliando? Ma non potevo sbagliarmi, e vero magari quei due non si erano mai amati,  ma un affetto così lungo nel tempo doveva valere qualcosa, doveva portare a qualcosa di buono.

Senti dei passi leggeri e un altro bicchiere di liquore davanti il viso.
Alzai gli occhi e la signora Giovanna la domestica di casa mi sorrise.

Le feci cenno di accomodarsi e lei subito si sedette.

Giovanna era un'anziana signora aveva fatto da balia a Giulietta e si occupava di tutto da sempre.

-Giulietta non è sempre stata così diretta e fredda- mi disse, senza mai guardarmi - prima era un angelo, nel vero senso della parola, sua madre la educava ad diventare una signorina per bene, o sempre pensato volesse farla debuttare nella vostra alta società, per questo conosce bene il tedesco-

Se il mondo avrebbe girato dalla nostra parte, l'avrei conosciuta la, e magari mio zio e mio padre mi avrebbero dato lei per sposa, no Camilla.

-poi la signora se ne è andò e lei cadde per la prima volta. Quanto pianse quella povera bimba. Pero piano piano divenne sempre più forte e sopra un albero conobbe Romeo-

Rido all'immagine di lei su un albero, doveva essere proprio una bella bimba.

- e stato sempre un bambino strano, silenzioso non la filava per niente, lei di nascosto del padre gli regalava dei giochi, così lui era contento e le parlava, ma finito l'effetto di quel regalo, tornava come se foss3 uno estraneo-

Perché mi stava raccconatando ciò ?

-più passavano gli anni, più i premi diventavano alti, una macchina, una pista, una fionda,un triciclo, gioca un po nel giardino con giulietta e poi correva a farsi bello dei nuovi giochi dai suoi amici, e lei li spiava dalla finestra-

Ero sempre più attento.

-quando Giulietta era quasi donna lui la bacio, e li rivelò cosa i suoi genitori li avessero detto, ci fu una guerra in casa, lei lottava contro suo padre, non poteva perdere anche Romeo, era diventato la figura che le era stata sottratta da piccola, un punto di riferimento. Così accetto il fidanzamento ad una condizione, il padre avrebbe pagato gli studi a Romeo, lo avrebbe scritto nel rango nobiliare, ed avrebbe dato una piccola retta per un loro futuro, oppure avrebbe fatto la fuitina.
Lei si immagina l'unica figlia di un uomo ricco come il padrone scappare con un bracciante? Allora Rodolfo acconsentì. E il piccolo uomo, divenne grande uomo, e quando Giulietta non lo guardava più perché si fidava, lui si pavoneggiava tutte le ricchezze non sue. Parti in guerra come ufficiale, e avrebbe goduto dei privilegi che non gli toccavano. Penso che il suo scopo e stato sempre questo, prima inculcato dai genitori e poi lui stesso. Ama il potere e il possedere tutto non ama la mia Giulietta-

-Perché mi dice questo?-

Si alzò, si alliscio la veste, sorrise e prima di uscire disse

- Giulietta è una ragazza speciale, nel suo cuore porta cicatrici più grandi del suo corpo, non fare in modo che il suo cuore sanguini ancora nella mani di quel approfittarore! -

Ed uscì.

Rimasi tutta la notte su quella poltrona fino a che non mi addormentai.

E sognai un ballo, sotto un albero di arance, una dama con un destino arancio e i capelli color dell' oro, ed era mia per sempre.

Se tutto girasse attorno all'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora