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Sono passati tanti anni da quel giorno e sono più che sicura che se gli eventi della vita fossero stati  diversi io a quest'ora non sarei qui.

Non sarei tra le gambe di mio nonno ha guardare la finestra in silenzio , non sarei nascosta con lui in un  altra stanza mentre il corpo di mia nonna ha lasciato questa casa poche ore fa.

Lui mi accarezza i capelli e pensa, so quale destinazione hanno preso i suoi pensieri, so che presto anche lui abbandonerà questa vita, lo so perché lo ha scelto, si lascerà spegnere piano piano e non  vorrà più vivere questa sua vita, la vita di una altalena, così lui la chiama.

È  salito su quella altalena quando da piccolo per la prima volta gli fu messo in mano un fucile e d'allora non è più riuscito a scendere, morte e dolore, gioia e passione, risate e pianti, tutto li sopra, avanti e indietro, sospiro e respiro..

-nonno perché non andiamo da lei?- i suoi occhi stanchi mi guardano sorpresi- lei chi?-
Sorrido e gli accarezzo la guancia -lei nonno, la donna di cui porto il nome, penso che adesso sia arrivato momento di conoscerla, vedere quei luoghi dove l'hai amata, sentire il profumo della vera arancia Siciliana, insomma andiamo da Giulietta-

-Giulietta- il suo nome tra le sue labbra gli provoca ancora lo stesso turbamento, il suo sguardo ancora dopo anni si illumina è amore questo, il vero amore..

Nega con le testa - non ho le forze e non ho il coraggio mi dispiace-

Abbasso lo sguardo - non mi hai detto come è  finita poi, dopo che .. .. lei insomma.. era a terra cosa è  successo?-

Mi fa alzare dalle sue gambe e si posiziona davanti alla finestra - alcune volte penso come sarebbe stato se lei avesse visto questa evoluzione, cellullari, computer, i suoi occhi si sarebbero ingranditi di più per lo stupore, ma purtroppo si sono spenti troppo presto- si gira e mi guarda- vuoi sapere cosa è successo? Vuoi sapere come sono finito con tua nonna? - annuisco - l'ho amata, nel tempo ma ho imparato ad amarla  e non è  quello che un nonno dovrebbe dire alla sua nipotina ma è la verità ed io con te non so mentire-

Qualche passo è riprende a parlare - è  morta, dopo quello sparo e dopo un ultimo sguardo verso di me e semplicemente morta, ed io? .. io con lei. Non ho avuto nemmeno il sangue freddo di ucciderlo quel bastardo. Io che ero stato addestrato per questo non riuscivo a farlo. Ma l'ho ha fatto il mio amico un corpo secco e lui si è accasciato al suolo.. la loro immagine di morte  sembrava davvero la fine della nota tragedia di Shakespeare uno vicino all'altro, il sangue di uno che si imischiava  con il sangue dell'altro ma in quella pozza rossa c'era anche il mio sangue , il sangue di mio figlio.- si passa una mano tra i capelli -
Tua nonna per me è stata un ancora, un ancora per non farmi perdere nel mare dell'odio. Un sentimento di reciproca stima e vero affetto ci ha tenuto insieme, subito dopo l'accaduto siamo tornati in Germania, la guerra ormai era quasi finita ed io sarei stato giudicato per le mie scelte. appena scesi dal treno il suo promesso era davvero la con un mazzo di fiori in mano e i fogli in mano, mi si strinse il cuore e la spinsi da lui ma lei mi guardo dritta negli occhi e strinse la sua mano nella mia. Eravamo cresciuti insieme e lei c'era anche in quel momento, abbandonò il suo cuore e mi seguì, ci sposammo dopo poco tempo e lui non si arrese mai, ogni notte veniva sotto casa nostra gridava il suo amore, si arrese solo quando tua nonna uscì dalla finestea della nostra camera con un pancione enorme, lui la guardo e lei lo guardo è  stato un addio silezioso.
Non scontai nemmeno un giorno di carcere, si scoprì che avevo difeso gli ebrei e no  il contrario. Tua nonna all'arrivo dal tribunale mi diete il mio regalo.- sia alza e prende una pezzo di carta- prendilo lo dono a te , è l'atto di proprietà della casa di Giulietta, lei mi regalo un altra volta lei, lei mi regalò un posto dove poterla piangere sotto quell'albero di arancia dove era stata seppellita.  Io quella notte gli regalai tuo padre- sorride e abbassa lo sguardo- è  vero non lo amata come ho amato ho amato Giulietta, ma l'ho amata é  entrata dentro il mio cuore a passo leggero e mi ha ridato la gioia di vivere- si alza e mi abbraccia- mi ha dato la possibilità di vivere te-.

Sono trascorsi due anni da quando mio nonno mi ha raccontato tutta la storia ed adesso sono in aereo che sto raggiungendo la mia villa in Sicilia, si perché il nonno me l'ha donata anche nel testamento, nel ventre tengo il vaso  che contiene le sue ceneri.

Se ne è andato, io lo vedevo e lo sentivo, era come  un bambino stanco di giocare aveva chiesto che la sua altalena si fermasse, aveva chiesto che il vento della vita smettesse di spingere e così è stato, se ne è andato in silenzio con tutti i suoi cari attorno, se ne è andato in lotta con se stesso non sapeva se il suo corpo doveva dormire per l'eternità in Sicilia oppure in Germania, non riusciva a scegliere, per la prima volta nella sua vita non sapeva se scegliere se andare da lei oppure da mia nonna ma  quando i suoi occhi si stavano per chiudere per sempre ed io ero appoggiata nella sua spalla lui ha guardato in alto e l'ultima frase è  stata Giulietta così ho capito lei era venuta a prenderselo,  loro potevano vivere tutta l'eternità, mia nonna sicuramente  aveva di nuovo fatto la sua opera di bene, si era accontentata del tempo terreno e lo aveva lasciato per sempre a lei, alla sua Giulietta.

Entro nel portone e la puzza di muffa mi fa storcere il naso

- sei la nuova proprietaria? - una voce maschile alle mie spalle mi fa sussultare, un ragazzo alto con un accento strano mi si avvicina, tamburella un piede a terra.
Annuisco - tu chi sei?- il ragazzo si avvicina e mi porge la mano - il vecchio proprietario- lo guardo confusa -queste mure appartengono alla mia famiglia da anni ormai, i vecchi proprietari la lasciarono ai miei nonni - lui ride e sulla faccia gli spuntano delle fossette adorabili - piacere Enrico e sì hai ragione ma prima dei tuoi parenti apparteneva a mia zia Giulietta-

-tua zia?- lui sorride ancora - si mia zia, mio padre è nato quando i miei nonni erano già grandi e mi  raccontarono tutta la storia. So di tuo nonno Eric per questo porto il suo nome- scuoto la testa - anch'io porto il nome di tua zia per lo stesso motivo- ci guardiamo e ci sorridiamo - ti va di accompagnarmi all'albero devo poter spargere le ceneri di mio nonno sulla tomba della sua amata - lui mi guarda - seguimi- giungiamo davanti all'albero e una strana atmosfera si respira qui, si sente ancora l'odore delle arance e si sente ancora  l'odore dell' amore. - nonno vivi la tua eternità- dopo un Po di silenzio il ragazzo mi guarda e mi sorride ancora - mi piacerebbe vivere un amore come il loro, un amore di quelli che fai girare tutta la vita attorno ad esso- lo guardo anch'io e non riesco a staccare gli occhi dai suoi - si hai ragione piacerebbe anche a me che tutto girasse attorno all'amore- .

 - nonno vivi la tua eternità- dopo un Po di silenzio il ragazzo mi guarda e mi sorride ancora - mi piacerebbe vivere un amore come il loro, un amore di quelli che fai girare tutta la vita attorno ad esso- lo guardo anch'io e non riesco a staccare...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 25, 2019 ⏰

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