Un nuovo inizio

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  Last night I felt
Real arms around me
No hope, no harm
Just another false alarm  



UN NUOVO INIZIO



Caro Smerald,

Giovedì 22 settembre 2016, ore 17:12

Dopo il mio schifosissimo diciott'anni e una maledettissima estate che sembrava non finisse mai, finalmente il quinto anno è arrivato, e con esso apriamo le danze a magnifiche battaglie fra professori, alunni e guerre stellari nello studio. Poi sarà tutto finito. Ho deciso di prendere in mano la mia vita e forse me ne andrò da questo paese, che fino ad ora non ha fatto altro che darmi dispiaceri.

Quando una donna decide di cambiare, lo fa dai capelli, caro e curioso Smerald, e sto proprio per dirti, quindi, che ho tagliato finalmente queste lunghe ciocche che mi infastidivano, procurandomi una claustrofobia che nessuno può immaginare. Gli ho semplicemente tagliati fino alla spalla e li ho anche tinti: non sono più biondi, ma di un vivace bianco, lo stesso bianco del ghiaccio, lo stesso bianco che ti infonde un brivido di gelo lungo la colonna vertebrale.

Il primo giorno di scuola non è stato poi così difficile: avrei dovuto incontrare nuovamente Merope, ma non m'importava. Quando ha visto il mio nuovo look, si è avvicinata, con un volto che andava dalla meraviglia al disgusto, forse.

<<Wow, Merope, stai ... stai davvero bene!>> ha esclamato, fissandomi negli occhi. <<Sembri Daenerys Targaryen>>

<<Grazie>> mi sono limitata a dire, e con la camminata da fottuta stronza, lo sguardo "ma chittesencula", ho camminato fino alla nostra nuova aula, ho preso un posto lontano da tutti ed ho aspettato. Non so cosa, ma ve bene lo stesso. Tutti mi fissavano o sibilavano qualcosa nelle orecchie altrui, altre ragazze bigotte ridevano. Ho sospirato e mi son detta: "Solo un altro anno. Abbi pazienza. Poi puoi fare della tua vita quello che vorrai".

Non ho ancora iniziato a scrivere. Potrebbe farmi male, lo sento. Quando uno scrittore cerca di mettere in atto la sua bravura, deve per forza concentrarsi sulla sua vita e sui ricordi, perché ogni personaggio della sua storia ha una caratteristica che gli somiglia.

"Ma quando finirà questa maledetta giornata"

Molte volte Merope ha cercato di parlarmi, ma con scarsi risultati. Non è venuta a trovarmi in ospedale – a patto che lo sapesse o no – e non mi ha nemmeno fatto gli auguri di compleanno! Lei e J – Smith sono state le persone più stronze che abbia mai conosciuto e adesso tocca a me. Adesso tocca a me fare la stronza. Non m'importa più di nessuno. La vita è troppo breve per passarla pensando a qualcuno che non ti vuole.

Molti ragazzi hanno iniziato a dire di quanto fossi sciroccata, che quest'estate ho avuto un attacco di nervi e che sono quasi impazzita. Ma come lo sapevano? Come lo sapevano, ti stai chiedendo? Beh, molti ragazzi mi hanno vista gridare non appena sono uscita da quel maledetto bar, e la voce si è sparsa. Altri ancora mi hanno vista alla festa da J – Smith.

<<Merope>> le ho detto dopo un po', <<Non m'interessa quello che stai dicendo. Perciò smettila. Se non lo ricordi, sei stata tu a mollarmi. Adesso basta. Basta. Chiudiamola. Quel che è stato è stato>>

È finita lì. Era davvero finita lì.

Non darò più a nessuno la soddisfazione di vedermi cadere.

Tua,

Venia

Caro Smerald, ti scrivo ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora