Capitolo 11

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Claudio Conforti sulla soglia del mio appartamento, con dei fiori in mano

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Claudio Conforti sulla soglia del mio appartamento, con dei fiori in mano. Vorrei saltargli addosso e abbracciarlo, ma la collera mi trattiene. Con che coraggio viene a casa mia dopo che mi ha tradito? Sento che Jacob è dietro di me.

Appena lo vede , Claudio sbianca, diventa cupo in viso e lascia cadere i fiori a terra. Io guardo con gli occhi sgranati, il cuore batte velocemente sembra quasi che voglia uscire dal petto.

"Già mi hai rimpiazzato?" chiede con fare incredulo, mi guarda con gli occhi colmi di lacrime, che stanno per esplodere.Sotto l'occhio gli è comparso il leggero rossore che gli si crea quando è nervoso oppure sta per piangere.

"No, Claudio lui è il mio coinquilino..." Cerco di spiegare, ma mi blocca con una mano. 

"Si certo, come no...Ed io sono Papa Francesco."Eccolo, ricomincia a scherzare nei momenti meno opportuni. CHE URTO!

"Si...Cioè no... Claudio veramente!! Non sto mentendo...Ma poi a te cosa interessa? Mi hai tradito con Beatrice." L'Innominabile numero 2 guarda furente Jacob che a sua volta lo fissa sorridendo continuando ad avere quel ghignetto di sfida stampato sulle labbra.

"Stronza, ed io che ero venuto a darti una buona notizia."

"Buona notizia?"

"Bhe mi dispiace, ma adesso non te la dico più...Ciao stammi bene. Torno da Beatroce" Mi guarda sorridendo, ma è un sorriso furioso e quando è arrabbiato tira fuori il peggio di sè, fa di tutto per farti soffrire, con le parole cerca di ferirti in ogni modo.

Rimango impalata alla porta, incapace dire o fare nulla. Guardo Claudio scendere correndo le scale sospirando. Sto ancora riflettendo su quale potrebbe essere la bella notizia che doveva darmi, ma non riesco ad arrivare ad una conclusione, ma poi prendo una decisione che credo cambierà il mio futuro o forse no? Questo momento sembra uno di quei film sdolcinati strappalacrime, quando la protagonista insegue l'amato per riprenderselo. L'ansia si sta impossessando di me, cosa gli dirò una volta che lo avrò davanti ai miei occhi? Vado incontro al mio destino. 

"CLAUDIO!! ASPETTA!!!!" mi catapulto giù per le scale, e lo raggiungo al portone. Mi sta aspettando, ha gli occhi lucidi ed una lacrima gli sta rigando la guancia.

"Ehi, guarda che tra me e quel ragazzo non c'è nulla, è il mio coinquilino. Sono sincera." Alza lo sguardo da terra e mi guarda con quegli occhi celesti come il cielo. Avrei voglia di baciarlo, ma devo contenermi.

"Qual'era la bella notizia?" chiedo accarezzandogli un braccio, per incoraggiarlo a parlare.

"Beatrice mi ha drogato quella sera. Non abbiamo fatto niente insieme, mi ha mentito. Mi ha fatto credere che io fossi stato a letto con lei solo per far ingelosire il marito. Le ho detto di stare lontana da me, ma soprattutto da te." Dice tutto d'un fiato, come se avesse paura di dimenticarsi quello che aveva da dire.

"Non riesco a crederci." E' più forte di me, come può Beatroce aver fatto un'azione simile? Non è da lei. Temo che Claudio si sia inventato tutto, ma ad un tratto CC tira fuori dalla tasca un foglietto ripiegato in quattro e me lo porge. Lo apro, le mani mi stanno tremando, sono delle analisi del sangue. Oddio, sgrano gli occhi appena leggo dei valori che indicano la presenza di sostanze stupefacenti nel sangue. Alzo lo sguardo dal foglio e guardo Claudio, lo lascio cadere a terra e corro tra le braccia del mio CC.

"Perdonami." Inizio a piangere. Lui mi stringe forte a sé, come se avesse paura che scappassi, e nasconde il viso tra i miei capelli.

"Alice, non potevi saperlo."  Sento il suo respiro caldo sul collo, e una marea di brividi mi attraversano la schiena. Lo stringo ancora di più. Mi era mancato, ci allontaniamo e ci guardiamo negli occhi per un'istante che sembra un'infinità, ci sorridiamo, ma la distanza tra  noi  viene neutralizzata da un bacio. Le mi labbra si schiudono automaticamente mentre gli occhi si chiudono per godermi il momento. Mi erano mancati i suoi baci, assaporare le sue labbra al gusto di caffè e mentine, odorare il suo profumo, guardare i suoi occhi ed il suo sorriso. Il bacio lentamente si muta in passione, non riusciamo a staccarci, le nostre lingue si sfiorano, danzano, le farfalle nel mio stomaco scalpitano. Appoggio una mano sul suo petto che sento vibrare al mio tocco. Mi bacia il lobo e poi scende fino al collo. Piego la testa all'indietro, la mia  libido si sta risvegliando dopo che è stata per un po' di tempo in letargo, assolutamente troppo tempo.

"Entriamo in casa ? " gli chiedo, guardandolo negli occhi. Fissandomi divertito mi accarezza una guancia "No, andiamo nell'hotel dove alloggio." Gli sorrido e mi da un altro bacio, un bacio casto, troppo per i miei gusti e ci incamminano verso la sua macchina, entriamo e partiamo. Credo che questa giornata finirà nel migliore dei modi. 

L'Allieva 3 (secondo me) IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora