Capitolo 7

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La porta della stanza del ragazzo si apre e lui esce sorridendomi.

"Ehi, ciao scusa non mi sono presentato sono Jacob."

"Parli italiano?"

"Si, mio nonno era italiano e lo è anche mia madre."

"Ahh!!!Eehmm" Schiarisco la voce, sono un pò in imbarazzo." Scusa per prima non avevo idea che ci fossi tu, la signora mi aveva detto che la coinquilina è partita..."

-Alice ti stai arrampicando sugli specchi, attenta a quello che dici, per favore.- No, ci risiamo...SUBCONSCIO PER FAVORE.

"Beh, la signora deve essersi sbagliata, sono io il tuo coinquilino ." mi sorride. "Non mi hai detto il tuo nome."

"Ah scusa!!Alice, mi chiamo Alice."

"Okay Alice Alice, ti mostro la stanza."

"Grazie." Faccio per prendere le mie cose,ma lui me le ruba di mano e me le porta nella mia camera.

"Sei proprio un gentleman, Thank you! Altro che il mio ex!"

"Da quanto vi siete lasciati?"

"Ieri."

"Una cosa recente insomma. Posso sapere il perchè?"

"Mi ha tradita." Parlare di Claudio e della nostra separazione mi pesa, ho un macigno al cuore indescrivibile e una morsa allo stomaco mostruosa.

"Forse non ti meritava." Alzo la testa di scatto e lo guardo, non me lo sarei mai aspettato

"Ehm, grazie...Carina la stanza, molto moderna direi." Dico ridendo, ed a sua volta anche lui inizia a ridere. Mi guardo intorno,credo che questa fosse la stanza dell'anziana signora prima che si trasferisse nell'altro appartamento. C'è un letto in ferro battuto con dei ghirigori che mi fanno pensare al letto di una principessa. C'è un armadio incastonato nella parete, è enorme ed è marrone con qualche sfumatura di nero...Bruttissimo. Oddio ma che gusto aveva. Se ci fosse stata nonna Amalia avrebbe subito fatto una delle sue solite pazzie... ovvero ne avrebbe comprato uno nuovo a sue spese e successivamente sarebbe andata a suonare al campanello della mia locatrice e gliene avrebbe dette di santa ragione sul suo pessimo gusto.

"Ehi, are you there?" mi chiede Jacob mettendomi una mano sulla spalla, un'ondata di brividi mi pervade il corpo...Cosa mi sta accadendo, lo conosco da malapena venti minuti...Sarà un segno del destino?

"Anche a te faccio questo effetto?"

"Scusa?" chiedo sbalordita.

"Nel senso che hai avuto un brividino..." mi guarda avvicinando il suo viso al mio, per guardarmi meglio negli occhi, questa vicinanza mi fa uno strano effetto, mi sento spaesata, ho un'improvvisa voglia di scappare, forse perché mi ricorda i momenti insieme a Claudio.

"Ehm, Jacob scusa non mi seno bene vado un attimo al bagno." Ho la nausea, appena penso all'INNOMINABILE NUMERO 2 devo scappare al bagno per vomitare e per buttare fuori tutti i demoni che sono dentro di me, quelli che ti perseguitano per farti stare peggio, quelli che con la loro malvagità riescono a darti una sensazione di soffocamento e di disorientamento, quelli che portano con se la nostalgia, che ti fanno rivivere i momenti più brutti e ti fanno riaffiorare le ansie e le preoccupazioni appena chiudi gli occhi.



E' mattina, non ho chiuso occhio tutta la notte, i demoni sono tornati più malvagi che mai. Tutta la notte ho avuto una morsa allo stomaco ed una pressa che mi comprimeva il petto. Sto impazzendo, spero che nei prossimi giorni possa stare meglio, perché senno non so cosa fare. Ogni minuto mi faccio domande, cerco delle risposte.

L'Allieva 3 (secondo me) IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora