Capitolo 32 (Ultimo capitolo)

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Sono davanti allo specchio del negozio di abiti matrimoniali da ben cinque ore, Silvia me ne mostra tantissimi troppo sfarzosi, che sforano il budget e che tra l'altro non mi piacciono, sono spaventosi. Ma cosa ti aspettavi Alice stai scegliendo un vestito da sposa con una delle persone più strambe in ambito di moda che abbia mai conosciuto.

"Terra chiama Alice ci sei?" La voce della mia migliore amica mi riporta alla normalità, annuisco e le sorrido, anche se in questo momento vorrei fuggire.

"Questo ti starebbe veramente bene Alice, MA MI ASCOLTI?" dice portandosi le mani sui fianchi. "Sembri in un altro mondo. Potresti deciderti? Mi dici quale vestito ti piace?" Giro gli occhi che improvvisamente mi si posano su un abito bianco classico, senza spalline. Lo amo, quello è il mio stile. Lo indico, Silvia rimane a bocca aperta e con gli occhi sgranati.

"Quello...Seriamente?"

"Si, Silvy. Quello è fatto per me."

"Se lo dici tu." Mi alzo dal divanetto bianco in pelle, guardo l'etichetta e per fortuna il prezzo è abbordabile. Faccio dei saltini di gioia. Dovrò farmelo aggiustare, il giorno del matrimonio ormai la pancia sarà grande.

"Ora dobbiamo comprare le scarpe e scegliere il bouquet." Non provo a controbattere, se lo facessi sarei morta. REGOLA NUMERO 1: Mai contraddire Silvia Barni.

"Scusi, mi faccia vedere quelle decolleté! Alice sono fantastiche."

***

Passate altre due ore torniamo finalmente a casa, questa sera io e Claudio andremo a Sacrofano, non vedo l'ora di dare le due grandi notizie alla mia famiglia, già immagino le espressioni di mamma, papà, nonna e Marco.

Claudio è appena arrivato a casa, entro e lo trovo seduto sul divano a guardare un match di tennis alla tv. Appena la porta si chiude, si gira e mi sorride.

"Alla buon'ora! Dove ti eri cacciata?"

"Silvia non smetteva di farmi vedere abiti, sono sfinita."

"Non mi dire che ancora non lo hai comprato!"

"Si si ne ho scelto uno, ma non ti dico come sarà. E' una sorpresa!"

"Ah si eh?" mi attira a se e mi bacia.

"Ora ci mancano le partecipazioni e molti altri preparativi."

"Ce la faremo vedrai."

"Speriamo. Muoviti dobbiamo prendere il treno per Sacrofano." Mi guarda con aria interrogativa.

"Non te lo ricordi?" Scuote la testa, giuro che lo uccido. "Dobbiamo andare a cena da mamma!!"

"Ah giusto che idiota! Due minuti e andiamo."

"Sbrigati."

Sul tavolo della cucina ci sono delle carte, le guardo. Sono i risultati del test del DNA di Alquib. Corrisponde esattamente al materiale genetico prelevato durante l'autopsia, benissimo. Un altro punto per me. Anche un altro caso è stato chiuso.

***

Arriviamo a Sacrofano alle 20:00, dato che Claudio ha preteso di farsi una doccia dato che affermava di puzzare come un cadavere.

"Bella de nonna!! Da quanto che non te vedo!"

"Ciao nonna! Mi sei mancata anche tu!" Nonna Amalia ci è venuta a prendere alla Stazione. E' truccata e ha anche i capelli fatti.

L'Allieva 3 (secondo me) IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora