"Non posso credere che tu l'abbia fatto"
"Fatto? Fatto cosa?" - urlo in prenda ad un dolore straziante.
Il cuore mi batte all'impazzata e la testa cominciano a pulsarmi le tempie.
Mi guardo attorno ma non c'è niente. Niente e nessuno. Tutto buio, tutto nero. Mi tocco il punto dolorante e chiudo gli occhi.
Guardo la mia mano ricoperta di sangue fresco e poi guardo il mio petto.Un taglio profondo mi attraversa la pancia. Mi sento pesante. Mi sento bollente. Mi sento svenire.. quasi morire.
Apro immediatamente gli occhi e sono sudata. Mi tocco la fronte e sono calda, ma non frebbriciante. Appoggio i piedi a terra e mi alzo aiutandomi con la sola forza delle braccia.
Mi avvicino allo specchio e alzo la t-shirt guardando la cicatrice che mi attraversa ancora la pancia. La sfioro con le dita e chiudo gli occhi cercando di non pensare a quel dolore sognato che in realtà era stato più che vero.
Facevo lo stesso sogno da ora mai qualche settimana e dopo, non riuscivo più a chiudere occhio, o, delle volte.. proprio non mi addormentavo e passavo notti insonni.
Faccio scivolare la t-shirt sul mio corpo e mi copro le spalle con una felpa che tempo prima mi aveva dato Natasha.
Apro la porta pian piano e mi dirigo verso la sala. Scendo le scale e quando arrivo nella stanza vedo che non sono l'unica ad essere sveglia.
"Steve" - sussurro quando vedo la sua silhouette illuminata dalla luce della città che penetra dalla vetrata
Si volta subito, non spaventato, ma quasi sorpreso.
"Maelle" - mi dice imitando il mio tono di voce -"vuoi già andare a prepararti per sfidarmi?"
Porto le braccia incrociate al petto e lui fa lo stesso. Cerco di rimanere seria il più possibile ma quando lui alza il sopracciglio e mi fa un mezzo sorriso non posso evitare di mettermi a ridere come una bambina.
"Ti diverti a prendermi in giro?"
Fa finta di toccarsi la barba e si guarda in giro. Scendo gli ultimi gradini per arrivare in sala e mi avvicino alla sua figura.
La sua altezza mi sovrasta. Alzo gli occhi per guardarlo bene e lui abbassa lo sguardo sorridente.
"Il Capitano senza parole?" - domando
Lui scuote la testa e sorride ancora divertito.
È bellissimo. Ha dei lineamenti decisi, i capelli biondi gli cadono in avanti sul viso mentre mi sta guardando, i suoi occhi blu sembrano quasi brillare."Chiamami Steve, Capitano mi fa sentire.." -
"Vecchio?" - domando, lui annuisce.
Appoggio la mano sul suo petto e sento subito contatto con i suoi pettorali muscolosi.
"Sei il centenario più bello che io conosca, mettiamola così"
Lui mi sorride e mentre mi allontano per andare a prendermi qualcosa da bere, con la coda dell'occhio lo vedo appoggiarsi al pilone e buttare la indietro.
Mi mordo il labbro inferiore e lo sento schiarirsi la voce.
"Dovrei prenderlo come un complimento?"
Appoggia le braccia al bancone della penisola e aspetta una mia risposta.
Sorrido perché so di aver colpito nel segno."Si lo è" - sorride.
E basta Steve, mi stai uccidendo con questi sorrisi.
"E comunque tecnicamente ne avrei cento, ma praticamente sono trenta"
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Till the end •Steve Rogers•
FanfictionMaelle è una giovane donna che viene addestrata da Natasha Romanoff alla Stark Tower. Non ricorda quasi niente del suo passato, almeno dopo la morte dei suoi genitori, se non che Nick Fury l'ha presa sotto la sua ala protettiva e l'ha fatta crescer...