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STEVE POV'S

Erano passati già due giorni da quando Maelle e il dottor Strange erano andati via, da qualche parte per il mondo, e noi Avengers eravamo ancora qui alla Stark Tower.

Tony era andato a recuperare il piccolo Parker. Probabilmente il suo più grande orgoglio dopo le sue armature e dopo la torre.

Avevo avuto l'onore, se così si può dire, di averlo conosciuto durante lo scontro fra di noi. Era ancora un piccolo ragazzino all'epoca, ma era già in grado di fare grandi cose.

Ammetto che mi aveva spiazzato quando era riuscito a prendermi lo scudo dalle mani e a legarmi i polsi con le sue ragnatele.

Bimbo ragno. Cosí lo chiama Tony quando lo faceva arrabbiare.

Natasha e Clint erano andati a cercare Scott Lang. Avevamo bisogno di tutti gli aiuti possibili.

Grazie al cielo Sam e James erano stati davvero disponibili a tornare alla Stark Tower anche se durante il conflitto erano uno contro l'altro e, per colpa di qualcuno, James aveva perso l'uso di entrambe le gambe.

Sapevo che mi aveva perdonato per quella questione ma ogni volta che ci incrontravamo mi sentivo terribilmente in colpa. Era più forte di me.

Lui diceva sempre che il passato rimaneva tale, che bisognava vivere il presente e guardare al futuro.

Mi aveva perdonato per aver messo da parte ogni cosa riguardante gli Avengers e per aver difeso il mio migliore amico.

Bucky. Solo Dio sa quanto mi manca.

Dopo la guerra civile che si era scatenata, l'attuale Re del Wakanda, T'challa, aveva messo da parte i suoi rancori verso Bucky e l'aveva preso in custodia, congelandolo di nuovo, senza braccio metallico.

La fortuna, in quel caso, aveva giocato a mio vantaggio. Eravamo riusciti a scoprire che in realtà non era stato Bucky a mettere la bomba nell'edificio in cui si teneva la riunione, causando ma morte del vecchio Re del Wakanda, nonché padre di T'challa.

Io e il Re wakandiano eravamo rimasti in contatto con ottimi rapporti. Odiavo usare il cellulare, veramente, ma in ogni caso, essendo nel ventunesimo secolo, era una delle cose più utili per comunicare con qualcuno.

T'challa sapeva di Maelle, gli e ne avevo parlato probabilmente milioni di volte e lui era tanto curioso di conoscerla.

Peccato che per questa piccola vacanza lei non ci sarebbe stata.

"Rogers"

Una voce, maschile, alle mie spalle mi fece tornare alla realtà.

Mi voltai a guardare chi potesse essere a chiamarmi per cognome e notai subito che Natasha e Clint erano riusciti con successo nella loro piccola missione.

Scott Lang, o eroicamente chiamato Antman era proprio davanti ai miei occhi.

Probabilmente l'unico Avengers ad essere finito in prigione dopo la guerra civile. Fortunatamente io, Natasha e Sam eravamo riusciti a nasconderci per un po' in Wakanda. Clint era tornato dalla sua famiglia e Wanda e Visione erano scappati ad Edimburgo.

Eravamo stati per un po' dei fuggitivi, Nat era persino entusiasta di essere tornata ad essere la cattiva e ricercata di turno, cosa che, non mi intusiasmava molto invece.

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Till the end •Steve Rogers•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora