42

5.5K 184 75
                                    

STEVE POV'S

Continuavo a contemplare la bellezza della ragazza accanto a me. Ero sveglio da qualche minuto e da quando avevo aperto gli occhi non ero riuscito a smettere ancora di sorridere.

Indossava la maglietta che gli avevo prestato una sera quando ancora eravamo alla Stark Tower. Le labbra leggermente socchiuse e gonfie, gli occhi ben serrati e la fronte leggermente corrugata, probabilmente si stava per svegliare.

Spostai una ciocca di capelli dal suo viso prima di notare che le sue bellissime iridi verdi mi scrutavano curiose, ma ancora velate dal sonno.

Si grattò velocemente la punta del naso per poi passarsi le mani sul viso. Capii subito che era imbarazzata, e forse sapevo anche per che cosa.

Picchiettai l'indice sopra il dorso della sua mano e la sentì ridere. Allargò le dita per mostrarmi di nuovo i suoi occhi.

Risi. Era bellissima anche di prima mattina, con i capelli arruffati, gli occhi lucidi e le labbra gonfie. Non riuscivo proprio a smetterla di guardarla e a lei non sembrava dispiacere anche se il suo viso era decisamente più rosso del solito.

"Smettila di guardarmi così"

Borbottò prima di girarsi e affondare il viso sul cuscino.

"Così come?" - le accarezzai la testa, scendendo per tutta la lunghezza dei suoi capelli

Fermai la mano all'altezza del suo fondoschiena e passai le dita sotto la maglietta, accarezzando la sua pelle calda.

Sospirò e poi alzò il viso, mise le mani sotto il cuscino e ci appoggiò la testa, guardandomi.

"Lo sai" - parlò così a bassa voce che mi fu difficile sentirla

"Non credo di sapere a cosa ti stai riferendo" - la presi in giro, sapevo bene a che cosa si stava riferendo ma volevo sentirmelo dire

Sbuffò, roteando gli occhi -"mi guardi come se non ti fosse piaciuto quello che è successo"

Scossi la testa, continuando a formare piccoli cerchi sulla sua schiena. Era davvero adorabile. Ma cosa diavolo faceva a pensare che quello che era successo la sera prima non mi fosse piaciuto.

Era stato travolgente.

"Perché cos'è successo?"

I suoi occhi si spalancarono per il fastidio che gli stavo provocando facendo finta di niente. Risi perché la sua espressione lasciava intendere tante cose. Ero sicuro che mi avrebbe picchiato da un momento all'altro.

Si alzò di scatto, mettendosi seduta sul bordo del letto, dandomi le spalle. Lasciai cadere la mano sul materasso, proprio dov'era sdraiata lei qualche istante prima e la osservai in silenzio.

Scosse la testa portandosi le mani sui capelli per formare una coda e poi fece per alzarsi. Aspettai che appoggiasse le mani sul materasso per alzarmi e prima e arrivarle esattamente davanti.

"Spostati" - mi disse. Era seccata.

Scossi la testa -"no"

"Steve" - continuò, era arrabbiata -"spostati"

Fece per oltrepassarmi e io afferrai prontamente il suo braccio, costringendola a voltarsi e a tornare da me. Strinsi le braccia attorno alla sua vita e sentì il suo cuore battere più veloce accanto al mio.

"Stavo solo scherzando" - mormorai lasciandole un piccolo bacio sulla punta del naso -"se mi è piaciuto ciò che è successo ieri sera?" - continuava a guardarmi seria -"da impazzire"

Till the end •Steve Rogers•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora