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La mia voglia di vedere Abríl è davvero troppa.
La mia voglia di baciarla.
La mia voglia di toccarla.
É l'1:30 di notte,che faccio?
Esco dalle coperte ed afferro i primi vestiti che mi capitano,esco dalla camera e prendo le chiavi della macchina poggiate sul mobiletto d'entrata.

Esco di casa senza fare il minimo rumore per paura di svegliare gli altri,se mi vedessero mi chiederebbero sicuramente verso dove sto andando e non saprei sicuramente cosa dire.

Sfreccio sulla mia macchina senza badare ai semafori ne a qualunque altro segno stradale presente,ho fretta di arrivare da Abríl.
Il tragitto solitamente è di 40 minuti,io ne ho impiegati 20 o poco più.
Le multe che mi arriveranno per i radar saranno salatissime.

Mi ritrovo davanti al suo palazzo,cerco tra le miriadi di cognomi il suo e poco dopo lo trovo.
Spero sia sveglia e che senta il campanello.
Dopo due minuti una voce,la sua voce,impastata dal sonno,si fa sentire al citofono.
"Sono io,Nicolò." Dico freddo.
Non aggiunge altro ed apre il cancello.
Non so a che piano abiti,ma per mia fortuna al primo tentativo capito al piano corretto.
La vedo avvolta in una coperta pelosa,ai piedi delle ciabatte con un unicorno ed una maglietta lunga come pigiama,poggiata sullo stipite della porta con gli occhi socchiusi dato il sonno.
Mi avvicino ed entro in casa senza nemmeno chiedere il permesso e senza aspettare che lei me lo desse.
"Cosa fai qu-" non lascio che termini la frase,la appoggio al muro e comincio a baciarla con la stessa voglia con cui la baciavo ai tempi,ai nostri tempi.
"Dovevi smetterla de tormentà la mente mia Abríl,e quindi mo so qui" mi sorride,un sorriso sincero e malinconico.
Vedo le lacrime nei suoi occhi,è emozionata.
Riprendo a baciarla per poi prenderla in braccio e portarla in camera sua.

La bacio,ovunque e lentamente.
Le sue mani scorrono sulla mia schiena nuda,lasciando ogni tanto dei piccoli graffi su di essa.
Le punte delle sue mani sono gelate,come sono sempre state,mentre io bruciavo per lei.
Comincio a spogliarla con delicatezza,lentamente così da poter apprezzare ogni centimetro del suo corpo.
Le nostre maglie,sono ormai ai piedi del letto.
Sfilo i miei jeans,buttandoli accanto a tutti gli altri indumenti.
Siamo entrambi in intimo e le mie labbra cominciano a percorre il suo viso,le sue labbra e poi il collo.
Con una mano mi sfilo gli slip,e con l'altra libera,le slaccio il reggiseno.
Ha addosso solo gli slip ed il mio corpo.
Bacio il suo seno sentendo il suo battito impazzire ed il respiro farsi sempre più affannato.
Le sue piccole mani stringono i miei capelli,i miei boccoli che ha sempre tanto adorato.
Abbiamo sempre sognato un figlio con i miei boccoli ed il suo nasino.
Scendo con il corpo verso la sua intimità,e lascio dolci baci tra l'elastico sei suoi slip e la sua pelle.
Alzo lo sguardo e noto ogni suo dettaglio,il respiro affannato,il petto fare su e giù,la testa poco inclinata e le labbra socchiuse.
Con un movimento veloce le tolgo gli slip.
Ora non ha più niente addosso.
Scendo di nuovo a darle dei baci sulla coscia,avvicinandomi sempre di più lì senza mai arrivarci.
Faccio lo stesso con l'altra coscia.
I suoi sospiri si facevano sempre più forti ed in quel momento decido di smettere di torturarla,avvicino la mia lingua e scorro dall'alto verso il basso con essa.
La mordo dolcemente ed inizio poi a succhiare.
Le fa male,ma lo adora,la conosco bene.
Mi fermo di scatto,lei si mette sopra di me volendo dominare la situazione e comincia a baciarmi,con tanto amore.
Solo lei sa trasmettermi amore anche solo con uno sguardo.
Mi tolgo da lì sotto e torno sopra di lei,e ricomincio a baciarla,strusciandomi su di lei,sul suo corpo.
Al contatto dei nostri corpi sento come una scossa attraversarci,una specie di stregoneria di cui solo io e lei siamo padroni.
Mi stacco lentamente da lei,e vedo i suoi occhioni castani scrutare ogni singolo tratto del mio viso,li sento bruciare su di me e mi sento quasi in soggezione.
Ha sempre avuto questo potere,è l'unica ad avercelo:Ha sempre saputo rivolgermi sguardi speciali,che capiamo solo io e lei.
Comincio ad osservarla nello stesso modo,e li mi accorgo che dentro di me è in corso in esplosione,quando i nostri sguardi si incrociano è sempre come la prima volta,è un alchimia che solo io e lei abbiamo.
La amo,l'ho sempre fatto.
Mi riavvicino e finalmente,entro dentro di lei.
Passiamo minuti e minuti ad amarci,a fare l'amore fino a quando sentiamo di essere arrivato entrambi al limite.
Rompiamo così quel contatto,senza nemmeno volerlo.
Continuo però con i baci,era mia,è mia,sarà mia.
Lo è sempre stata.
Senza nemmeno curarmene dico ciò che mi passa per la testa,mi avvicino al suo orecchio e sussurro un "ti amo".
Si volta verso di me morendosi il labbro inferiore "ti amo tanto Nicolò".
Li mi rendo più che mai che questo è amore,non è scopare.
"Sei a cosa più bella che abbia mai potuto avé tra le mani" mi sorride.
Lei mai e poi mai potrà essere un oggetto,una ragazza con cui passi una notte e basta,non sarà mai una botta e via o un semplice corpo con cui divertirsi.
Lei è magia,è il disastro nella perfezione e la perfezione nel disastro.
Raccolgo i miei pantaloni e tiro fuori due sigarette dalla tasca,gliene porgo una.
Fumiamo una sigaretta assieme ed in silenzio,lei con la testa sul mio petto.
Buttiamo ciò che resta di quella sigaretta a terra,ci sdraiamo e ci addormentiamo così:
Nudi,stremati ed abbracciati.

Mi risveglio l'indomani con la sua voce "buongiorno,amore"

Mi risveglio spalancando gli occhi,con il fiatone,sudato e completamente solo nel letto di casa mia.
Nce sto a capì n'cazzo.
Afferro il telefono e guardo l'orario: 5:59.
Apro whatsapp e vado subito sulla sua chat,ignorando ogni altro messaggio.

"Ultimo accesso alle 2:47"
Era un sogno,tutto un sogno.
E poi perché dovrebbe essere realtà?
Non andrei mai da lei a fare sesso,ho la mia donna,che amo oltretutto.
Ma perché l'ho sognata?

"Me stai a fotte la testa Abríl,sto pure a parlá solo,ma che me stai a fà..."

Swisher Sweet-TonyeffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora