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"Buongiorno nanetta!" Svegliarsi con un cuscino lanciato in faccia non è una cosa piacevole.
"Buongiorno Luke" mi tolgo a fatica le coperte di dosso e sfrego gli occhi.
Non sono mai stata così stanca in vita mia.
"Vieni in salotto,ce siamo svegliati tutti e vogliamo fà colazione"
Mi alzo e seguo Luke verso il salotto.

"Buongiorno" la risposta al mio saluto arriva solo da parte di Umberto e Dylan.
Lui se ne sta zitto e mi fissa.
Mi fissa come al solito.
Cominciamo a mangiare e pochi secondi dopo il campanello suona.
"È Eleonora,vado ad aprì" Nicolò si alza di scatto e corre verso la porta.
Chi è Eleonora?
E perché tutti gli altri mi stanno guardando con un sorriso falsissimo sulle labbra come se dovessero farmi mantenere la calma?

Una ragazza molto bella,ci raggiunge in salotto e saluta tutti i ragazzi.
"Piacere,sono Eleonora" mi sorride e mi porge la mano "non so se ti hanno già parlato di me,sono la fidanzata di Nicolò"
In quel momento,dopo quelle esatte parole,
il mondo mi cade addosso,letteralmente.
Non sento più la terra sotto ai piedi,non trovo più una ragione per andare avanti.
Ho saputo perfettamente perderlo,ma non ho saputo dimenticarlo,ed ora me ne rendo conto al 100%.
Perché l'ho perso,perso per davvero.

"P-piacere mio,mi chiamo Abríl e sono una loro amica"
mi rivolge un sorriso sincero e si siede,accanto a Nicolò.
Dopo quel momento lui non ha smesso di fissarmi,penso proprio che adori vedere il mio viso triste.
"Beh,è arrivato il momento che io me ne vada,ci si vede"
"Ti devo accompagnà piccolí?" Luke si alza dal tavolo e viene incontro a me.
"Se ti va"
"Certo che mi va" mi sorride e mi abbraccia teneramente,lasciandomi poi un bacio sulla fronte.

Avvisa gli altri che mi avrebbe accompagnata e ritorna da me.

Una volta in macchina accendo la radio e metto un cd trovato nella portiera dell'auto,non ha una custodia,nulla c'è scritto sopra,non ha nome.
"Non metterl-" Luke cerca di avvisarmi ma è troppo tardi,lo avevo già inserito.
Parte un mix di varie canzoni romantiche,e lì ricordo tutto.
Era il cd che avevamo creato io e Nicolò,con tutte le nostre canzoni.

Lo tolgo di fretta dalla radio e lo spezzo in due esatte metà.
Due metà;un po' come me e Nicolò.
Ora questo cd non c'è modo di farlo tornare a funzionare,non c'è modo di rifare combaciare le due metà.
Proprio come me e Nicolò.

Lascio cadere il cd,e tirò un forte pugno al cruscotto e scoppio a piangere.
Luke accosta e poi ferma la macchina.
"Abríl tranquilizzati..." sembra preoccupato,ma non riesco a frenare le lacrime.
"Perché non me lo hai detto Luke?"
Anche se non vorrei,sono delusa da lui.
Mi ha sempre detto tutto.
"Come avrei fatto?Come avrei potuto accettá de poterti vedé mentre cadevi a pezzi?De vedé la persona a cui più tengo messa peggio di quanto già non lo fosse?"
"Ma non vedi che ora sto comunque male?Anzi,sto peggio"
"Io t'ho detto che dovevi dimenticá Nicoló!"
"Ed io ti ho detto che non ci sarei riuscita,ma guarda,non ci penso nemmeno più a lui,infondo perché stare male per una persona che non mi vuole?"
"Nun te vojo vede triste..."
Non rispondo e mi volto,poggiando la testa sul finestrino.

Trascorro tutto il pomeriggio con Luke,finché se ne va perché lui e gli altri avrebbero dovuto festeggiare il compleanno di qualche amico.
Mi aveva offerto di andare con lui,ma ho rifiutato perché non ho nulla da festeggiare.
Mia sorella era arrivata poco prima che Luke se ne andasse,correndo subito in camera sua.
Vorrei chiederle scusa per la mia reazione e darle una spiegazione,ma non sono assolutamente nelle condizioni di farlo.
Prendo un cuscino ed una coperta dal mio letto e mi sdraio sul divano,guardando qualcosa alla tv senza capirci molto,non riesco a concentrarmi su nulla.

LUKE'S POV

La festa procedeva bene,ma ero comunque in pensiero per Abríl.
Vederla così triste mi fa star tanto male quanto lei.

Swisher Sweet-TonyeffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora