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Il giorno stesso corro a comprare due biglietti del treno,direzione Roma.
Partiremo domani mattina quindi cominciamo a preparare le valigie.
Ci lanciamo i vestiti e ridiamo,vederla ridere mi tranquillizza.
"Nicolò mi fai male testa di cazzo!" Metto il broncio e lei continua a ridere "sei noioso" mi butto su di lei e cadiamo nel letto "noioso??" Annuisce e cominciamo a farci il solletico.
Una volta smesso,ci sdraiamo nel letto con la sua testa poggiata sul mio petto ed io approfitto per giocare con i suoi capelli.

"Sono felice de vedette tranquilla"
"È la tua voce che mi tranquillizza,è il tuo modo di parlare,il tuo modo di chiamarmi,la tua presenza Nico,semplicemente sei tu e quando si tratta di te io non lo so che mi succede.
Per quanto cerco di trattenermi, se si tratta di te, io sono felice e serena" le bacio la testa e la stringo a me "nce deve fregà de chi c'abbiamo contro finché io ho te e tu hai me." Non riesco a vedere il suo viso,ma riesco a percepire il suo sorriso e mi si alleggerisce il cuore nel vederla così.
In pochi minuti si addormenta ed io finisco di preparare le valige mentre la guardo dormire,pare na principessa.

ABRIL'S POV

Mi sveglio dopo aver passato tutto il pomeriggio a dormire e trovo le valigie già fatte.
Prendo il telefono e trovo un paio di messaggi tra cui uno di Luca.
  Da:LucaPlaza🖤
"Stasera non ho niente da fare e non ci vediamo da tanto.Devi parlarmi di te e Nico e io devo darti una notizia😍"

Cosa vorrà dirmi?
Finisco per accettare,mi manca davvero tanto e devo dirgli mille cose prima di partire per Roma.
Mi alzo dal letto e cerco Nico e lo trovo in salotto.
"Finalmente te sei svejata amó" mi fiondo su di lui e lo abbraccio "Nico stasera esco con Luca" mi scansa e mi guarda male "come?" Ripeto ciò che ho detto e mi guarda peggio di prima "Con Luca?Tu nce vai." La solita gelosia,la sua solita gelosia oppressiva che non si faceva viva da tempo.
"Nicolò io faccio quello che voglio,se voglio andare da Luca ci vado" sferra un pugno al muro "smettila di fare le scenate,di fare i drammi e di fare il geloso per una cagata come questa,non fare il violento,smettila!" Comincia a fare avanti e indietro per il salotto "Abríl tu a me così non parli,m'hai sentito?" Sento che il sangue gli bolle dentro,sento la sua rabbia bruciare.

"Tu non mi dici cosa devo fare" "fottiti!"
Sentire questa parola mi fa paura.
È come se già ci stessimo lasciando andare,è come tornare indietro a quelle liti che ci distruggevano cuore e anima.
"Va bene,io mi fotto,ma se poi comincio a mancarti,ricorda che sei tu quello che mi ha lasciata andare..." lui fa due respiri profondi per cercare di controllare la rabbia
"Ma che cazzo vogliamo fá,chi vogliamo prenne in giro,è inutile cercà delle stupide ragioni pe' non darci torto. Io ho il mio carattere de merda e tu hai il tuo carattere der cazzo. Tu mi manchi di rispetto, e a me viene voglia de fatte sta zitta. Tu sei un'orgoglioso der cazzo e io lo divento più di te.Tu cerchi modi per avere ragione, io ti mando a fanculo perché mi innervosisci e te viene bene fa'la testa de cazzo" più parla e mi più innervosisce "non mi sai mai ascoltare,urli sempre Nicolò e poi sono una testa di cazzo?io?"
"Abríl me stai a toglie la ragione dalla rabbia che me stai a fà vení."
Non ne posso più di sentirlo,davvero.
Sento la testa sul punto di scoppiare,sarebbe inutile continuare a parlare perché tanto vuole sempre avere ragione.
"Nicolò,vaffanculo,io vado da Luca" prende un vaso e lo distrugge buttandolo a terra,io prendo la giacca ed esco di casa.

Odio litigare con lui,ho sempre la paura di non riuscire a chiedere scusa,ma nonostante tutto preferisco litigare con lui che ridere con chiunque altro.

Vado da Luca e parliamo,mi sfogo,piango.
Lui mi consola e dice che tutto si risolverà,ma lo diceva con un tono di speranza non con un tono convinto.
"Grazie Luca per la serata..." dico con ancora le lacrime sul volto "non c'è di che,non per altro sei la mia migliore amica" lo abbraccio e gli do un bacio sulla guancia per poi andarmene.

Sono le 23:00 e sono completamente da sola in una strada isolata,non so dove andare.
Andare a casa non è un opzione,vedere quella testa di cazzo non è tra i miei piani.
Cammino per altri 20 minuti finché non trovo un luogo tranquillo ed isolato.
Mi siedo sulla panchina e mi stringo nella giacca,ammetto che ho freddo e ammetto anche che Nicolò mi manca tanto.
Prendo il telefono e gli manco la mia posizione dicendogli di venire ed in pochi secondi visualizza senza rispondere.

10 minuti dopo sento una macchina fermarsi dietro di me e vedo Nicolò scendere.
Prima che lui possa dire qualunque cosa,comincio a parlare io.
Nico non è giusto che tu mi manchi dopo la scenata che hai fatto, non è giusto. Tu non puoi semplicemente non farti sentire tutto il giorno pensando che questo non abbia conseguenze. Perché forse su di te non ne ha, forse tu stai bene,magari anche meglio senza di me.
Ma qua non si parla solo di te.Siamo in due, e le conseguenze me le subisco anche io.E se a te non avermi più intorno non fa la differenza allora ti dico che la fa a me. Fa male,malissimo. Ho un vuoto dentro che non riesco a riempire. Non si riempie mangiando,dormendo,uscendo, pensando ad altro,non si riempie nemmeno parlando con Luca.. Non si riempie proprio. Magari ogni tanto fa meno male,ma il buco rimane lì, e si ingrandisce ogni ora di più.Quindi tu devi tornare, almeno per darmi delle spiegazioni,dai un senso a questo buco e a questa lite. Perché io so di essere sbagliata, odiosa,paranoica, testarda, inadeguata, un po' stupida,non abbastanza intelligente.. E una marea di altre cose, me li ripasso ogni giorno i miei difetti per cambiarmi e far si che io a te vada bene.Ma tu li hai sempre saputi,credevo anche che li accettassi questi difetti. Nonostante tutto.Tu per me eri il "nonostante tutto". E io forse per te non ero abbastanza. Ma ti prego, dimmi che queste sono tutte parole buttate al vento e sbagliate. Dimmi che a me ci tieni. E ti prego, torna e rimani, perché io questo buco non so come tapparlo se non stando con te,Nico dimmi che mi ami ancora"
Lui si avvicina a me e mi mette un dito sulle labbra per zittirmi
"de che stai a parlà Abríl,Mi innamoro de te ogni giorno,con ogni pianto,ogni litigata,ogni bacio, ogni momento di intimità.Mi innamoro de te ogni volta che sorridi,anche meglio se sorridi a causa mia.Fanculo ste litigate per
colpa se sto orgoglio de merda.
Non sei la persona giusta,ma sei la persona che io ho scelto" lo bacio e lui mi abbraccia forte,mi porta in macchina e torniamo a casa.

Passiamo tutta la serata davanti alla televisione abbracciati,a guardare stupidate in tv.
Dopo quella litigata con tutti quei 'vaffanculo' e sopratutto quel 'fottiti' di Nicolò,non ne abbiamo più parlato ma,lui non sapeva che avevo paura di perderlo.
Non gliel'ho mai detto che quella lite mi era rimasta dentro.non abbiamo più parlato di quella litigata perché per lui era una cosa passata, ma per me no.
Gli volevo dire che mi sentivo morta e volevo piangere e andarmene,ma gli avrei dato ragione facendo così. Gli volevo dire che ero delusa dalle sue parole,proprio quelle che lui non dice mai. Gli volevo dire che lo amavo ma che in quel momento lo avrei sbattuto ad un muro. Volevo dirgli tutte queste cose però,sarei sembrata debole e non voglio più esserlo.
Gli volevo dire tutto questo ma abbiamo optato per fare l'amore,ed è stato mille volte meglio.
Ci siamo urlati contro tutto il pomeriggio,
mandati al diavolo,non ci siamo visti per ore,per poi rivederci,guardarci,baciarci e finire a fare l'amore.

"Abríl promettime che finirà sempre così,continueremo a sfogare la rabbia facendo l'amore dopo l'ennesimo litigio." Tocco le sue spalle nude ed annuisco "te lo prometto Nico"
lo bacio "sai che ogni volta che litighiamo,dopo t'amo un po' de più?" Gli sorrido arrossendo,è strano come dopo tanti anni lui continui a farmi questo strano effetto.
Ci guardiamo negli occhi per diverso tempo e poi,sento il bisogno di sfogarmi con lui.
"Voglio essere una persona migliore, per te, per me, ma più che altro per noi,perché per me la cosa più importante è diventata il 'noi',Nicolò.
Forse posso sembrare ridicola che ogni volta rovino sempre tutto e poi cerco in qualsiasi modo di aggiustare tutto,perché ora mi sto dando le colpe,se io non avessi accettato di andare da Luca non avremmo litigato,ma sappi che se cerco in tutti i modi di aggiustare tutto è perché a te ci tengo,perché ti amo,e il pensiero di te lontano da me ancora una volta mi fa stare male.
Non voglio che tutto finisca per uno stupido capriccio,per un mio capriccio o per un tuo capriccio.
Non ho mai trovato una persona che sappia amare così tanto, così forte, così incondizionatamente,e forse proprio per questo ho paura di perderti.
Non ho mai trovato tutto ciò prima di conoscere te." Mi da un bacio sulle labbra e gioca con una ciocca dei miei capelli.
"Basta pensá a questa litigata Abríl,mi assumerei tutte le colpe del mondo pur di farci smettere di litigare amore mio."

Sorrido e mi appoggio di nuovo al suo petto,addormentandomi nel giro di pochi minuti.

Swisher Sweet-TonyeffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora