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Spazio autrice:
Prima di iniziare vorrei dire due cose in breve.
Ci tenevo a ringraziarvi tantissimo per il supporto,ci sono alcune ragazze che commentano ogni capitolo ed è sempre una una grande motivazione❤️
Come seconda cosa (molto importante)
consiglio di leggere questo capitolo con una canzone che vi piace particolarmente,qualcosa di romantico,vi consiglio "le luci della città" di Coez...e niente,buona lettura.

————

Ho passato tutto il pomeriggio sotto le coperte,alternando lacrime ai popcorn.
Dopo le parole di Nicolò questa mattina,ogni mia motivazione è sotto lo zero,perciò dormire è l'unica cosa che mi resta.

Decido però di alzarmi dal letto,andare in salotto ed accendere le casse mettendo "Amore & Grammi" di Achille Lauro e Fred de Palma.
Sposto il divano ed il tavolino,e mi metto a ballare al centro della stanza approfittando della mia solitudine dato che mia sorella è in giro con le amiche.
Comincio a piangere sulle note della canzone ma senza mai smettere di ballare.

Sto diventando matta definitivamente.

Ballo,canto ed urlo,sperando solo che i vicini non mi sentano.

Ad interrompere il mio viaggio in chissà quale dimensione è il campanello.
Chi può essere?
Alzo la cornetta del campanello e non sento nulla.
"Chi è?" Nessuna risposta "chi è?" Ripeto,ma nulla.
Decido di scendere a vedere se c'è qualcuno,magari il campanello è rotto e non si sente.

Scendo le scale di fretta,inciampando un paio di volte finché arrivo davanti al portone del condominio che spalanco subito.
Nulla,non c'è nessuno,probabilmente avranno sbagliato.
Abbasso lo sguardo e mi trovo un piccolo pacco sullo zerbino d'entrata e sopra scritto il mio nome con un indelebile nero.
"Chi sarà stato?" Ripeto a bassa voce.
Afferro il pacco tra le due mani e risalgo con altrettanta fretta nel mio appartamento.

Mi siedo sul divano appena arrivata in casa,cerco di aprire il pacco ma con scarsi risultati.
"Cosa c'è dentro per essere così segregato?Oro?"
Dopo vari tentativi riesco ad aprire il pacco,e all'interno trovo una busta.
"Tutto questo casino per una busta?Fantastico!"
Getto a terra la scatola ed apro la busta.
All'interno una lettera scritta su carta ingiallita.

—"Cara Abríl,
Voglio farti sapere che mi sono accorto di provare qualcosa di forte per Eleonora.
E quindi si,sto amando un'altra donna e la sto amando con tutta quella serenità e pace che tu non mi hai mai concesso,e mo ho capito che l'amore è questo,mettere in fila giorni di felicità,uno dopo l'altro senza dover per forza dover conquistare la felicità con continue lotte pe' riuscí a sta' insieme.
Lei è bellissima e coerente,la magia della coerenza è così bella che non saprei descriverla,a te quest'incantesimo non è mai riuscito ed ammetto che manco a me e mai riuscito prima di lei.
Mo sto bene,penso de sta bene,ne sono quasi convinto,lei ha preso in mano la mia vita la mia testa e ha fatto combacia' ogni cosa,ha portato ordine,ciò che a noi due è sempre mancato.
Ha dato un senso alla mia casa che mo è la nostra casa,quella casa che mai sarebbe stata nostra perché semo talmente incasinati che una casa non potrebbe mai essere stata LA NOSTRA casa,la convivenza pe'noi due sarebbe stata come una condanna.
Appena ci eravamo messi insieme e quindi appena superato la nostra storia tutti me dicevano che ero una persona nuova,e io anche lo pensavo,me sentivo al settimo cielo.
Esco prima dallo studio perché a volte me manca così tanto che ho bisogno di vederla prima e non ne posso fa'a meno.
Invece noi due eravamo talmente testardi e testoni che ogni tanto,meno ce vedevamo,meglio ce sentivamo...
Non ti amo più e non mi ami più,non ci amiamo più,o almeno penso sia così,ma sta di fatto che ogni volta che ci vediamo,come ieri sera che ce semo anche baciati,io vedo come mi guardi e posso anche vede e capí come io guardo te.
Io Abríl non ti amo più,però rimani l'amore della mia vita,e finalmente ho le palle di ammetterlo.
Noi l'amore della nostra vita l'abbiamo conosciuto,e ne esiste solo uno,solo che dopo abbiamo smesso de senti' il bisogno,per come è finita probabilmente tu hai smesso se senti' questo bisogno prima di me.
È difficile fallo capi' agli altri,ma io quando te vedo me smonto,me se smontano le gambe,le braccia,me se smonta il cuore.
Questo effetto però dura poco,perché ne io ne te possiamo più permetterci noi,permetterci quel peso,la paura de perderci,l'instabilità che ce caratterizzava,però quando te vedo quell'attimo c'è sempre.
Semo du cojoni.
Come quando te scrivo da ubriaco,quell'attimo c'è sempre,perché tu sei l'amore della mia vita,l'incoerenza,le lotte,le ostentazioni,le lacrime,l'odio,l'amore ma io per te e con te tutto sto macello lo potevo sopportà,finché è diventanto troppo per entrambi.
Se mi chiedessero de parlà dell'amore e del sentimento io parlerei di Eleonora,ma se mi chiedessero de parlà di qualcosa oltre l'amore io parlerei di te.
Io e te semo n'caso indefinito,che ha avuto un'inizio ma mai avrà una fine perché nessuno dei due sa mettere un punto finale a tutta sta merda.
Perché tu Abríl non hai mai voluto Tony Effe,hai sempre voluto Nicolò Rapisarda.
Ma non siamo fatti per stare insieme.
-Nico"

Finisco di leggere ed è inutile dire che penso di non avere mai pianto così tanto in vita mia.
Così tanto e così silenziosamente.
Te lo dico io cosa siamo destinati ad essere Nico;
Siamo destinati ad essere il silenzio.

Se io e te non siamo fatti per stare insieme allora io non c'ho capito un cazzo dell'amore.

Swisher Sweet-TonyeffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora