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Io e Nicolò siamo tornati insieme da 1 settimana e le cose vanno bene,abbiamo litigato due volte ma abbiamo fatto pace dopo due ore.
È strano per me stare a contatto con lui,baciarlo,farci l'amore,chiamarlo amore e sentirmi chiamare amore,mai avrei pensato potesse riaccadere,mai avrei sperato in un noi.
Devo ancora farci l'abitudine anche perché è successo tutto in fretta.

Oggi Nico parlerà con i suoi genitori del nostro ritorno assieme,loro mi hanno sempre disprezzata,sopratutto la madre.
Io ai miei genitori non dirò nulla,tra di noi non c'è nessun legame affettivo o di sangue,anche se Nicolò vuole convincermi a dirglielo,ma lui sa bene del mio rapporto con loro.

"Amó,mo vado dai miei,sta tranquilla sai che nun me frega la loro opinione?" Annuisco anche se dentro di me sono contraria a tutto questo,per me i nostri genitori devono stare il più lontano possibile dalla nostra relazione,ma a lui non lo farò notare perché so che andrebbe a finire in una lite.

NICOLO'S POV

Ammetto che andà a parlà con i miei genitori mi spaventa,loro hanno sempre odiato Abríl,sono sempre andati contro la nostra relazione.
Suono il campanello e subito mi aprono,sapevano che sarei venuto.
"Ciao Nico" mio padre mi saluta con una pacca sulla spalla "vai di la,ce sta mamma che t'aspetta" vado in salotto e trovo mia mamma seduta sul divano,la saluto con un abbraccio e mi siedo di fronte ai miei genitori.

"De che ce vuoi parlà Nico?" Sospiro "ho lasciato Eleonora" mia mamma sbarra gli occhi e mio padre mette una mano sulla fronte "come?!" Sapevo che avrebbero reagito così "si,ho lasciato Eleonora per stare con Abríl" mio padre si alza di scatto e mia madre porta una mano sul cuore come avessi appena detto chissà che cosa "ancora quella ragazzina?Nicolò lei denigra la tua immagina,sporca il nostro nome,sporca la nostra famiglia!"
"Ma che stai a scherzà mamma?Nte permetto de parlá così di Abríl,è la donna che amo e nun me frega de quello che puoi di te o papà è tanto meno me frega de sporcà la famiglia,con Eleonora ero infelice" scuotono la testa "Nicolò in mezzo a tutto questo ce sta l'orgoglio della nostra famiglia" mio padre e la sua solita ignoranza "è più importante l'orgoglio che la felicità di vostro figlio?"
"Voi due non potete stare insieme,e presto lo capirete!" Mi alzo e me ne vado,sono stanco di dover sentire tutte queste stronzate uscire dalle loro bocche.

I miei genitori ed i genitori di Abríl,in quando famiglie ricche,si conoscono ed hanno anche contatti perciò ora i miei riferiranno tutto ai suoi genitori ed avremo tutto contro,ma siamo abituati e siamo forti.
Torno a casa ma Abríl non c'è,mi preoccupo ma non ci so troppo peso,sarà andata a farsi un giro in solitudine,so che per lei è stato difficile accettare che io andassi a parlare con i miei genitori,lei era contraria.
Forse aveva ragione e non sarei dovuto andare,loro devono rimanere fuori da tutto questo,farebbero di tutto per mettere i bastoni fra le ruote a me e lei.

Per i miei genitori Abríl è una poveraccia nonostante i genitori siano ricchi,è una vagabonda per essere stata adottata,la sua famiglia biologica era una famiglia di contadini.
I genitori di Abríl invece la trovano una nullità,l'hanno adottata solo per infliggerle dolore e rabbia.

Sento la porta aprirsi e lei entrare in casa
"Amore,ndo stavi?" Non mi risponde e si fionda tra le mie braccia cominciando a piangere "che succede?!" Asciuga le lacrime "ho paura che ti possano influenzare con i loro giudizi,che finiscano per allontanarci,loro farebbero il possibile per vederti con Eleonora e per eliminarmi dalla tua vit-" la zittisco "Abríl basta di cazzate,sai che nun me frega niente de loro!" Si stacca dal mio abbraccio "lo so Nicolò ma loro sono potenti,sono manipolatori e a loro non importa dei tuoi sentimenti,a loro importa del loro orgoglio,dei soldi,tanto ai tuoi quanti ai miei genitori,i miei genitori piuttosto mi ucciderebbero piuttosto che sapermi felice!" Sentirle dire queste parole mi feriscono,sento il dolore nelle sue parole "Amó basta!" Riesco a calmarla e si siede sul divano "Famo na cosa" prendo le sue mani e le bacio "andiamo a Roma pe' due giorni,lasciamo i problemi a casa,ok?" Inizialmente è titubante ma poi accetta la mia proposta.

È sempre bello portarla a Roma e rivivere il nostro passato.
È sempre bello vedere il Colosseo combinato con la sua bellezza.

Swisher Sweet-TonyeffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora