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"ABRÍL!"
Mi volto e vedo Luke e Luca correre verso di me.
"Te stavamo a cercà per bere qualcosa assieme,Luca m'ha detto che sei sparita nel null-" Luke si ferma appena è abbastanza vicino da vedere le mie condizioni "perché hai pianto?!" Non rispondo
"Abríl che è successo?" Questa volta è Luca.
"Luke riportami a casa,ti supplico"
Luca mi prende in braccio e mi porta fuori dal locale mentre Luke ci segue.

Appena raggiunto l'esterno,mi posa su una panchina.
"Ora ce devi spiegà cosa è successo" Luke insiste.
Luca pure.
Finisco per raccontare il tutto,con la voce che esce a fatica,rotta dal pianto.
"Ora quello stronzo me sente..." Luke fa uno scatto verso la porta "No!" Esclamo.
Si blocca e torna da noi.
"Luke ti prego non andare."
"Non vado solo perché me lo stai a chiede tu,altrimenti sarei già da lui."
Lo ringrazio con un abbraccio.

"Non posso crederci...che testa di cazzo."
Luca é incredulo,ed è molto preoccupato.
Nonostante mi conosca da poco si è preoccupato molto.
"Entriamo e ci sediamo sui divanetti,almeno potrai stare comoda"
Annuisco e seguo Luca.
Una volta seduti,Luke va in cerca di un po' d'acqua per me.

Io e Luca cominciamo a parlare,ed io finisco per raccontargli di Nicolò,da quando stavamo assieme fino ad oggi.
"Beh tu ti sei comportata male,ma ora lui sta facendo errori imperdonabili"
"Già..." abbasso lo sguardo e trattengo le lacrime.
Luca mi mette due dita sotto al mento e mi fa alzare la testa.
"Non devi stare male per lui,lo dico davvero.
Lascia stare,è per il tuo bene"
Gli sorrido e ci abbracciamo.
È davvero una brava persona.

Ormai si sono fatte le tre,ma la festa ancora non è finita,il locale è ancora pieno.
Ho passato tutta la serata con Luca e Luke,ora però mi ritrovo in bagno a ritoccarmi il trucco.
La mia concentrazione nel sistemarmi è talmente alta che non mi accorgo di Nicolò sullo stipite della porta.
Appena lo vedo faccio un urletto dallo spavento.

"Cosa vuoi ancora?" Lo fisso negli occhi e scoppia a ridere.
È ubriaco perso.
"Abríl l'hai capito?"
Mi guarda e ride di nuovo.
"Che cosa?"
Non smette di ridere,ma ad un tratto torna serio
"Che non t'amo"
Deglutisco la saliva rumorosamente
"L'ho capito,Nicolò."
Viene verso di me,bloccandomi al muro.
Siamo a pochissimi centimetri l'uno dall'altra.

"Quanto te vorrei bacià"
Si morde le labbra
"Io vorrei ucciderti invece,lasciami andare."
Faccio un passo,ma riesce a bloccarmi e mi riporta al muro,alla stessa distanza di prima.
"Forse n' hai capito"
Sono stanca di questa situazione,di questi suoi giochetti di parole.
"Cosa cazzo devo capire Nicolò?!"
Ride,di nuovo.
"Che ti amo!"
Non posso crederci che mi prenda per sciocca,è ubriaco perso e dice che mi odia,poi che mi ama.
"Devo andare,spostati"
Fortunatamente si sposta e riesco ad uscire dal bagno.

Questa serata è stata snervante,perciò penso sia il momento di andare a casa.
"Luke possiamo tornare?"
"Certo,te lo stavo giusto per chiede."
Stanotte dormi da noi,ho deciso io"
"E mia sorella?"
"L'ho già chiamata,è a casa de un'amica sua a dormire"
"Mh ok"
"Te vedo strana,è successo qualcosa?"
È possibile che non gli sfugge nulla?
"No tranquillo,andiamo"
Stranamente non fa altre domande e ci avviamo verso l'uscita.

Nicolò,giuro che ti odio...

Swisher Sweet-TonyeffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora