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Rientro in salotto piangendo.
Davvero ho trasformato Nicolò in qualcosa di così aggressivo?
Ho un livido enorme sul polso data la sua presa.
"Che c'hai Abríl?" Umberto si rivolge a me,preoccupato di vedermi così sconvolta.
"Nulla,tranquillo Umberto.Io devo andare,avvisa Luke che sono tornata a casa da mia sorella"
"Certo,te devo accompagná?"
"No tranquillo...ciao Umbe,ci vediamo."
Non aspetto nemmeno che ricambi il saluto,esco subito da quella casa.

Mia sorella non è a casa,mi ha lasciato un biglietto dicendo che è a casa di Sofia,una sua amica.
Sento il telefono suonare e corro a vedere chi è.
Luke.
"Pronto?"
"Come mai te ne sei andata?"
"Ho avuto un imprevist-"
"Nun me dí palle.
Umberto m'ha detto che stavi piangendo"
Sento dal tono che è arrabbiato.
"Luke,Nicolò è impazzito.
Mi ha detto che per lui non sono una persona da rispettare e mi ha stretto il polso fino a lasciarmi un livido.Non è normale."
"Ti ha messo le mani addosso?!"
"Luke non è mettere le mani addosso,è una reazione esagerata,ma non mi ha picchiata"
"Che coglione,come cazzo se permette?"
"Non importa..."
"Nun finisce qui,sappilo.Comunque,stasera un nostro amico da una festa ed io non ho una dama che me possa accompagnare.
La pischella dall'altro lato del telefono,può accompagnà questo producer?"
Sorrido d'istinto.
"Certamente,a che ora passi a prendere questa pischella?"
"Alle 21.Hai solo due ore,corri principé!"
"Corro producer!"
Attacco e corro a scegliere qualcosa da mettere.

Ho optato per un vestito rosso attillato ed un paio di scarpe col tacco nere.
Riempio la vasca e mi ci immergo dentro,rilassandomi,e per un attimo dimentico tutti i miei problemi.
È inevitabile però tornare a pensare a Nicolò.
Se a questa festa c'è Luke,ci sarà pure lui.
"Quanti mal di testa mi stai causando Nicolò..."
Mi massaggio le tempie e mi rendo conto che parlare da sola è diventato ormai di routine.

Il campanello suona,afferro la mia pochette e scendo.
"Come siamo belli!" Esclamo appena lo vedo appoggiato alla sua macchina.
"Sei tu quella bella.Mo peró sulla macchina."
Gli sorrido e salgo sull'auto.

"Questo è il locale,scendi pure,io vado a parcheggià,aspettame qua"
Annuisco e scendo.
Mi guardo attorno e mi accorgo che questo è un quartiere molto importante,è pieno di negozi di lusso,ed il locale della festa non è da meno,si vede che è lussuoso.
"Abríl!"
Mi volto e vedo Dylan venire nella mia direzione,accanto a lui Umberto e Nicolò.
"Ciao ragazzi" rivolgo il mio saluto a Dylan ed Umberto.
Nicolò rimane lì a guardarmi senza dire nulla,come suo solito.
Tanto se mi parla finisce sempre per maltrattarmi.
"Regà!" Dietro di noi spunta Luke,che saluta Dylan ed Umberto ma non Nicolò.
Sono sicura che la reazione di Luke è dovuta a ciò che è successo tra me e Nicolò oggi pomeriggio.
"Abril ti va d'entrà?Cosí te presento tutti"
"Volentieri Dylan"
"Vengo anche io con voi" Umberto si aggiunge a noi ed entriamo,lasciando Luke e Nicolò soli.

LUKE'S POV
"Se può sapè perché nun m'hai salutato?" Mi chiede Nicolò infastidito,buttando la sigaretta a terra.
"Lo dovresti sapè."
"Se te lo sto a chiede un motivo ci sarà"
"N'hai visto il livido sul polso di Abríl?!"
Lo vedo sussultare ed abbassa lo sguardo
"Beh se non l'avessi visto,facce caso.
È per colpa tua Nicolò.
Lei ha le colpe sue,e su questo 'nce piove,ne ha tante...
ma tu hai fatto l'unica cosa che nun dovevi fà,alzà le mani."
Stringe i pugni e contrae la mandibola.
"Lei insisteva.Lei insiste.
M'ha rotto er cazzo,ok?
I suoi comportamenti da vittima me danno alla testa,ed io non la sopporto quando fa così,non la posso tollerà!"
"Nicolò quello che tu nun riesci a capì ed a sopportà,è il fatto che nonostante tutto tu la ami ancora."
"Luke smettila con 'sta cazzo de storia,c'ho Eleonora!"
"Tu non ami la pischella tua Nicolò,non ami Eleonora! Te stai a convince da solo che l'ami!"
Lo fisso dritto negli occhi e noto rabbia nel suo sguardo,odia sentirsi dire la verità.
"Smettila,sai che nun è così.
Abríl l'ho dimenticata."
"Non ce credo,non ce crederei mai.
Eppure io per il suo bene ho dovuto mentirle dicendo che tu non l'ami più."
"Non le hai mentito,state tranquillo,anzi,già che ce sei mettite tu con lei dato che siete sempre insieme,dato che la chiami sempre principessa.Che stai ad aspettà?"
"Sto ad aspettà che tu ammetta di amarla."
"Allora potrai aspettà fino alla fine dei tuoi giorni.
Ora se me permetti io entro,non starò qua a parlà de quella bambina de merda"
Sento il sangue ribollire nelle vene a quelle parole.
Nicolò è una testa dura.
Non accetta le cose come stanno,non accetta di amare Abríl.

ABRIL'S POV
"Piacere io son-"
"Sei Capo Plaza,ti conosco,sono stata ad un tuo concerto" dico al ragazzo di fronte a me.
"Spero ti sia piaciuto.Comunque puoi chiamarmi Luca."
"Perfetto,Luca.Si mi è piaciuto,hai talento!"
"Ti ringrazio...beh ora vado da alcuni amici,più tardi se ti va beviamo qualcosa assieme"
"Volentieri" mi sorride e se ne va.
Mi giro per cercare Luke ma vado a sbattere contro qualcuno.

Alzo lo sguardo ed inevitabilmente è lui:Nicolò.
"Te stavo a cercà" mi guarda con il fuoco negli occhi.
Non promette nulla di buono.
"Hai bisogno di insultarmi un altro po'?"
"Oh povera vittima,sai quanto me ne frega de ferì i tuoi sentimenti?Meno de zero."

Mi afferra per un braccio e mi trascina in una parte isolata,dove non c'è nessuno.
"Ora tu m'ascolti bene...
Smettila de fà la vittima,de dì cazzate.
Io nun t'amo più,non t'amo da tanto,troppo tempo.
Dovevo trovà na donna che mi ami e me rispetti,che nun fa la zoccola come hai fatto tu e come fai ancora dato che stai sempre a ronzà attorno a Luke.
Smettila de pensà ossessivamente che tu sia qualcosa per me,perché non lo sei più da tempo,da anni.
Maledetto il giorno in cui sei entrata nella mia vita,maledetta te."

Queste parole mi uccidono mille volte.
Ogni colpo è più doloroso.
Ogni colpo fa più male.
Ogni colpo mi fa scendere una lacrima.

"Sei contento ora?Sei felice?
Vuoi sapere una cosa?
Anche io ti ho dimenticato,non ti amo più,per me non vali nulla.
Hai altro da dire?"
Stringe i pugni ed ammetto che in quel momento mi assale una paura immensa.
Molla un pugno alla parete,causando un buco in essa.
Poi se ne va.
Io cado a terra,strisciando lentamente sul muro e scoppio a piangere.
Scoppio in un mare di lacrime.
Appoggio la testa alla parete e rimango a fissare il nulla,lasciando che le lacrime cadano senza nemmeno rendermene conto.

Non ricordavo facesse così male amarti,Nicolò.

Swisher Sweet-TonyeffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora