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Dopo essermi svegliato questa notte,non sono più riuscito a chiudere occhio.
Ho passato ore al telefono,ore a riguardare il mio vecchio profilo Facebook dove ancora avevo foto di noi due.
Quelle maledette foto.

Ormai sono le 11,gli altri ancora dormono.
Improvvisamente mi viene una strana voglia,la voglia di scrivere qualcosa a lei,ha sempre adorato scrivere per me,ed io ho sempre adorato leggere ciò che mi scriveva.

Prendo carta e penna e mi siedo sul letto.
"Era un giorno come tutti gli altri,apparentemente banale.
Mai dimenticherò quel giorno è quella data.
Siamo capitati per casualità nel luogo giusto e al momento giusto
Qualcosa di magico è successo in quell'istante,il tuo sorriso mi ha catturato,e senza permesso mi hai rubato il cuore.
E con uno solo sguardo mi hai portato in un'altra dimensione.
Tu mi hai cambiato la vita da quando sei arrivata,
Eri il sole che illuminava tutta la mia esistenza,
Eri il sogno perfetto,trovato tutto in te.
Mi hai cambiato la vita perché mi facevi credere nell'amore,solo le tue labbra erano le uniche capaci di accendere il mio cuore,eri riuscita a scacciare ogni mia paura.
Sei così maledettamente bella.
Così maledettamente stronza.
Ma così dannatamente dolce.
Adesso però,tutto mi è più chiaro:
Hai saputo darmi la vita per poi togliermela dalle mani.
Sei maledetta,Abríl."

Scuoto la testa in segno di disapprovazione,prendo il foglio e lo strappo in mille pezzetti.
Ma cosa mi sta succedendo?
Non potrò mai più tornare ad affezionarmi a lei,non la voglio più vedere nemmeno come amica.
Eppure ci penso sempre a noi.

Rivederla è stata la peggior condanna,averla così presente nella mia vita è ancora peggio.

Ho bisogno di fare l'amore con Eleonora.
Lei mi ama e non farebbe mai ciò che ha combinato Abríl.

Eleonora è la mia soluzione,Abríl è il mio problema.
Ma perché sono sempre propenso a scegliere il problema?

"Nicolò,devi smette de pensá cose che nun stanno né in cielo né in terra."

Esco di casa di fretta per andare a fare una passeggiata.
Mi dirigo verso il duomo di Milano,magari riuscirò a scacciare i pensieri.
"Ma che è oggi? Tutti che se stanno a baciá" penso tra me e me vedendo l'enorme quantità di coppie che si baciano,si fanno foto e si promettono amore eterno.

Prendo una sigaretta e l'accendo sedendomi su uno scalino davanti al duomo.
"Er Colosseo è molto mejo" sussurro.
Davanti al Colosseo,io e Abríl ci siamo fidanzati.
"Ancora a pensá a quella stai Nicolò?" Qualcuno si volta verso di me,non hanno mai sentito nessuno parlare da solo?

Vedo un ragazzo con uno striscione bianco con delle scritte che non riesco a leggere data la lontananza.
Tutti i presenti si voltano verso di lui dato l'enorme striscione.
Dietro di lui altri due ragazzi:uno tiene un megafono e l'altro un enorme mazzo di rose.
"Nun me di che se mettono a fa' 'a classica scenata d'amore..."

Il ragazzo con lo striscione lo lascia ai due amici che lo aprono del tutto e lo tengono in alto:
"Guardo te in una foto e penso
che senza di te alla fine non ho senso,
vorrei mandarti un messaggio proprio
adesso,ma ho visto da una storia che
sorridi lo stesso"

Questo è ciò che c'è scritto sullo striscione.
Perché mi sto identificando così tanto in questa frase?
"Fancu-" mi blocco nell'esatto momento in cui il ragazzo prende il megafono e comincia ad urlare il nome della ragazza,così da farsi sentire da tutta la piazza.
"Abríl!" Urla un'altra volta.
Abril?
Il mio cuore comincia a battere sempre più forte,mi avvicino al cerchio creatosi attorno al ragazzo.
"Permesso" sussurro a chi si mette davanti a me,voglio essere davanti a tutti per vedere cosa questo ragazzo abbia intenzione di fare.

Mi ritrovo in prima fila dopo aver spintonato una decina di persone.
Dopo la ventesima volta che il ragazzo nomina quel nome al megafono,lei capisce che tutto questo è per lei,il cerchio si apre così da farla passare,si avvicina a lui incredula.

"Abríl,mi spiace tanto per ciò che ho fatto"
Gli porge il mazzo di rose,lei trattiene un sorriso.
"Tutto questo è per te,è una piccolezza,meriti molto di più." Lei si asciuga una lacrima,tentando anche di nascondere la commozione

"...ti amo tanto,ti ripeto che mi spiace.
Vuoi tornare con me?" La ragazza fa cadere il mazzo a terra,catapultandosi su di lui.
Scappo via da quella folla,da quella scena e da quel nome.
Abríl,Abríl,Abríl.
È dappertutto,dovunque io mi sposti.

"Ma proprio qui dovevo vení?"

Swisher Sweet-TonyeffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora