Capitolo 15

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A circa trecento kilometri di distanza l'uno dall'altro, due ragazzi stavano passando in modo totalmente diverso i primi giorni di Gennaio e nessuno dei due si sentiva al posto giusto.
Erano al posto giusto solo quando stavano insieme.
Federico si godeva la montagna approfittando della neve per fare lunghe discese in snowboard e Benjamin si godeva la tranquillità della sua casa a Modena cercando di non annoiarsi troppo.
Il moro era deciso a non ricadere nella sua solita apatia ma non era certo di poterci riuscire, non senza l'aiuto dei suoi amici che però erano impegnati con il lavoro. Zambo aveva i soliti orari da ufficio mentre Riccardo, Davide e Francesco passavano buona parte delle loro giornate ai Take Away Studios. Benjamin voleva far loro visita ma non sapeva come aiutarli senza disturbare quindi si era limitato a chiamarli al telefono passando qualche minuto in compagnia.
In quei giorni l'ispirazione era tornata più forte che mai e il moro perse quasi il conto di tutte le frasi o parole che aveva scritto sui fogli che riempivano il tavolo del suo salotto. Non le aveva condivise con gli altri, o almeno non ancora.
Era intenzionato a non cambiare le sue abitudini: il primo a leggerle doveva essere Federico. Si sentivano tutti i giorni scambiandosi qualche messaggio o breve telefonata ma non voleva inviargli una canzone mentre era in vacanza perché per quanto odiasse tutta quella situazione paradossale, sapeva che il biondo aveva bisogno di prendersi una pausa dal lavoro esattamente come stava facendo lui stesso.
Federico aveva sempre amato la montagna e la neve, diceva che quando passava del tempo in alta quota si sentiva libero e tornava bambino. Benjamin lo sapeva ed era felice di vederlo radioso, nonostante non fosse con lui a condividere quella breve vacanza.
Il biondo condivideva la sua intera giornata sui social al contrario del moro che invece era praticamente sparito e si limitava a lasciare commenti sotto le foto dell'altro. Era geloso e nostalgico, le frecciatine erano solo un modo per esprimere quelle due sensazioni. Sapeva che Federico avrebbe capito, così come Zambo che infatti gli aveva mandato un messaggio per dirglielo.
"Benjamin, placati. Con quei commenti stai creando il delirio, hai letto cosa scrivono le fan?", gli chiese dopo aver letto la terza frecciatina.
"Ho visto solo qualcosa ma non mi interessa Fede, continuerò a commentare perché mi va di farlo. Lui è sempre il mio socio no? Posso commentare ciò che voglio, l'ho sempre fatto e so che lei sta leggendo tutto ma non è un mio problema", rispose schietto senza usare mezzi termini.
Benjamin non odiava Paola, né credeva che fosse una cattiva persona.
A dire il vero non le dava colpe perché non era lei quella con il piede in due scarpe. Nei momenti in cui riusciva ad essere più razionale, gli dispiaceva per quella ragazza che stava con un ragazzo che non la amava.
"Zambo te lo ripeto per la millesima volta, io non ce l'ho con lei. Sono innamorato, non stupido. Non so se lei lo ama davvero ma quello che so è che lui non ama lei eppure continua la sceneggiata. È lui che sta sbagliando tutto e soprattutto è lui che sta con me, di lei non mi interessa. Non mi sta simpatica ed è una cosa reciproca, lo vedo che è gelosa di me e del rapporto che ho con Fede", disse una sera mentre erano al ristorante. Federico lo aveva convinto a uscire per godersi una pizza e una birra insieme, sapeva che l'amico aveva bisogno di parlare un po' di quei giorni in cui era sommerso da video e foto del biondo con Paola.
"Che cosa intendi dire, Ben?", chiese per capire meglio il pensiero del moro e per farlo aprire di più.
"È gelosa, si vede lontano un miglio. Ogni volta che io e lui siamo insieme per impegni di lavoro lei gli manda continuamente dei messaggi oppure lo chiama. Quando invece siamo insieme di nascosto lei non si fa sentire e spesso non gli scrive neanche buongiorno o buonanotte. All'inizio pensavo fosse un caso ma con il tempo ho capito che lo fa apposta. E poi dai Zambo, cerca di piacere a tutti, compreso te", rispose.
"Benjamin, io vado d'accordo con tutti e sono la persona più socievole dell'universo, forse è per questo che cerca di fare amicizia con me...", venne interrotto dall'amico, che sembrava convinto di ciò che stava dicendo poco prima.
"Si, forse. O forse cerca solo di entrare nelle grazie di tutti. Fa la simpatica anche con me, in pubblico e sui social, quando è palese che tra noi non corra buon sangue. Ti ripeto, io non la odio perché è la pseudo ragazza di Federico, ma non è una persona che fa per me e non sai quanto mi risulti difficile rimanere neutrale o appoggiare la loro storia quando lui è costretto a parlarne nelle interviste", ammise mentre il suo amico vide crollare il solito muro che Benjamin si costruiva intorno.
"Ben, ascoltami bene", cominciò serio. "A prescindere da tutto, il rapporto che hai con Fede è speciale e nessuno può distruggerlo. Forse lei è davvero gelosa, ma chi non lo sarebbe? Voi due siete un esempio per tutti e ti assicuro che lì fuori ci sono migliaia di persone che pagherebbero oro per trovare un'amicizia come la vostra. Il destino ha incrociato le vostre strade in un giorno qualunque e guarda dove siete arrivati, sempre insieme. Niente ha saputo dividervi, neanche le delusioni più grandi o le sfide che avete affrontato", fece un pausa per riprendere fiato e lasciare a Benjamin il tempo di metabolizzare ciò che gli aveva detto. "Da quanto ci conosciamo io e te? Ho perso il conto degli anni ma ricordo tutte le volte in cui mi hai parlato delle delusioni ricevute dalle persone a cui volevi bene. Sei sempre stato diffidente e avevi la costante paura di essere deluso ma neanche una volta hai espresso dubbi su Federico. Ti sei fidato di lui fin dal principio, non hai mai temuto che potesse deluderti o voltarti le spalle e io ero incredulo perché il Ben che conoscevo non era mai riuscito a fidarsi così tanto di qualcuno eccetto me", si bloccò vedendo gli occhi azzurri di Ben diventare lucidi. Sapeva quanto fosse fragile e quanto avesse bisogno che qualcuno gli ricordasse le cose quando si sentiva sopraffatto da situazioni complicate. Dopo un silenzio che a Zambo parve infinito, il suo amico iniziò a parlare titubante.
"Forse è il nome, perché tu e Federico siete le uniche persone di cui mi fido ciecamente. So che ci sarete sempre per me, non è questo che mi spaventa. In realtà non ho paura perché lui è la mia certezza ma mi dà fastidio che lei cerchi di allontanarci, credendo addirittura di riuscirci. E sai cosa, Zemb? A volte ho l'impressione che lui glielo permetta ed è questa la cosa peggiore. Mi fa sentire sbagliato e fa tornare alla luce le insicurezze con cui lotto da una vita", disse afflitto.
"Benjamin Brian Mascolo, smettila di dire che sei sbagliato", replicò alzando leggermente la voce per esprimere il suo disappunto. "Sono anni che lo dici e non so più come farti capire che nessuno è giusto o sbagliato, ognuno ha le proprie paranoie e le proprie stranezze. Tu, io, Federico, il cameriere che ci ha portato la pizza, mia cugina... tutti. E tu la devi smettere di pensare di essere sempre in difetto, sono certo che Fede non lo pensa. È vero, lui sta con lei o almeno così fa vedere alla gente, ma tu sai bene ciò che prova per te. Non sei uno sprovveduto Benjamin, riconosci quando una persona ti mente e sono certo che lui non lo fa, dagli tempo. So che non è facile, so che ora vorresti prendere un treno e andare da lui, so che non sopporti più di dover nascondere ciò che vi unisce davvero ma pensa a come ti senti quando siete insieme. Conta solo quello, voi due vi amate e niente cambierà tutto questo. Lo so io e lo sai anche tu", concluse sperando che quelle parole dette con il cuore potessero far tornare a sorridere il ragazzo di fronte a sé. Non ottenne risposta ma vide un cambiamento negli occhi dell'amico, ormai riusciva a capirlo anche quando non parlava e comprese che quel discorso gli aveva fatto bene anche se non lo avrebbe ammesso ad alta voce.
Venti minuti più tardi, Benjamin gli aveva chiesto di accompagnarlo a casa e poco dopo si era letteralmente lanciato sul suo divano in pelle, con la testa che sembrava volesse esplodere.
Voleva riposare ma il suo cervello non era d'accordo e continuava a farlo riflettere sulle parole che aveva sentito uscire poco prima dalla bocca di Zambo. In quei giorni senza Federico aveva provato a stare bene e ci era anche riuscito, concentrandosi sulle sue passioni. Aveva scritto musica, dipinto un quadro, letto due libri e passato qualche bel momento con gli amici ma non poteva negare il suo bisogno di sfogarsi. Dopo la chiacchierata con Zambo si sentiva più leggero e sicuro di quello che aveva creato insieme al biondo.
Il suo amico non gli aveva detto niente che lui già non sapesse ma Benjamin era fatto così, a volte necessitava che qualcuno gli dicesse chiaramente anche le cose ovvie quando lui non riusciva a vederle. La verità era davanti ai suoi occhi ma le sue insicurezze gli impedivano di vederla e aveva bisogno che qualcuno gli fornisse una prospettiva diversa, per osservare tutto dall'esterno.
E quella sera, su quel divano in pelle che trovava maledettamente comodo, il moro aveva lentamente e attentamente fatto dissolvere ognuna delle sue insicurezze, affogandole nelle certezze alle quali cercava di aggrapparsi con forza. Ogni tanto se le dimenticava, preso dalla sua apatia e dal suo pessimismo ma altre volte le vedeva nitide di fronte a sé.
L'unica certezza che non avrebbe mai potuto dimenticare aveva due occhi azzurri, una chioma bionda e un sorriso mozzafiato.
"Voi due vi amate e niente cambierà tutto questo". Le parole di Zambo che riecheggiavano nella sua testa avevano interrotto gli altri pensieri, facendone scattare di nuovi. Tra questi, uno si impose su gli altri e spinse il moro a pigiare velocemente i tasti del cellulare per scrivere un messaggio breve ma intenso.
"Tu sei il mio niente", invia.
Benjamin aveva smesso di credere nel per sempre quando scottato da troppe delusioni aveva deciso di non crearsi aspettative sul futuro e di godersi il momento. Aveva iniziato a vivere alla giornata ma non aveva considerato un piccolo dettaglio: Federico.
Lui, che fin da subito aveva fatto scattare qualcosa dentro il suo cuore e che in un attimo aveva ribaltato le sue convinzioni, dandogli certezze che non si aspettava di poter ricevere. Benjamin era spaventato da tutta quella ritrovata fiducia e sicurezza, ma aveva deciso di ascoltare il proprio istinto e quella sera, dopo aver inviato il messaggio, capì di aver fatto la scelta giusta.
Voleva che Federico fosse il suo per sempre.

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Ciao di nuovo 🌷
Spero che il capitolo vi sia piaciuto anche se è diverso dagli altri. Ero molto indecisa su come impostarlo perché in quella settimana Federico non faceva altro che pubblicare storie con Paola e Benjamin si era completamente dimenticato di avere dei social. Scrivere un capitolo per ogni giorno mi sembrava esagerato, così ne ho fatto uno unico per tutta quella settimana. Avrei voluto inserire più scene Fenji ma l'ispirazione mi ha portato qui... non so se si è capito ma Zambo mi sta troppo simpatico e mi piace molto la sua amicizia con Ben, per questo lo inserisco spesso nei capitoli. Ci tengo a precisare che non odio Paola, in realtà a me è indifferente perché non la conosco. Non la seguo sui social e non l'ho seguita all'isola ma il mio pensiero su di lei è quello che ho scritto attraverso le parole di Ben in questo capitolo, credo davvero che lei sia un po' gelosa e ho amato i commenti di Benjamin su Instagram 😂
Vi ringrazio ancora una volta per le letture e le stelline, se avete voglia di fare due chiacchiere o di dirmi/chiedermi qualcosa sulla storia potete scrivermi qui su Wattpad o sui social che trovate nella biografia.
A presto ❤️

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