Due leggeri fasci di luce bianca illuminavano il palco già perfettamente allestito e la folla impaziente urlava e attendeva che la band facesse il suo ingresso. Gli ultimi minuti prima dell'inizio erano sempre i più lunghi e dietro le quinte c'era un grande caos, arricchito da una piccola dose di agitazione e adrenalina.
"Merda, Merda, Merda", avevano urlato i ragazzi facendo il classico gesto di buon auspicio per gli artisti. Le loro mani si erano scontrate per poi alzarsi al cielo e tutti si erano scambiati sorrisi e parole d'incoraggiamento. Lorenzo e Zambo li osservavano da lontano, si erano dati una pacca sulla spalla e anche loro erano pronti per la prima data del club tour. Il fotografo aveva intenzione di scattare parecchie foto per immortalare ogni secondo di quella serata, invece Zambo era deciso a fare storie e dirette per permettere anche ai fan da casa di osservare qualche esibizione.
Riccardo, Davide e Francesco stavano salendo sul grande palco, gli altri due erano rimasti indietro e Federico prese tra le dita il polso di Benjamin, tirandolo leggermente verso di sé.
"Bibi, spacchiamo tutto cazzo!", soffiò vicino al suo viso. Gli lasciò un bacio sulle labbra e fece il suo ingresso senza lasciargli il tempo di replicare mentre Ben sorrideva come un bambino e indossava la sua chitarra, seguendolo senza togliergli gli occhi di dosso.
"L'alba che sale e il suono della sabbia dentro un passaporto,
L'odore del mare...
In testa ho mille polaroid,
Se scuoto la testa mi ricordo
Tutto riappare..."
La soave voce di Federico che cantava la prima strofa di siamo solo noise aveva invaso il palazzetto, in cui decine e decine di fan scatenati urlavano così tanto da riuscire quasi a coprire la musica. Saltavano, si sbracciavano e alcuni piangevano, increduli di essere davvero sotto a quel palco a sentire i loro idoli cantare dal vivo. Benjamin sorrideva alla vista della bellissima accoglienza che avevano ricevuto e gettò lo sguardo sul biondo, che reggeva l'asta in una mano e il microfono nell'altra, era sicuro di sé. L'ansia era svanita in un battito di ciglia, stavano facendo ciò che più amavano fare e su quel palco si sentivano invincibili.
Nulla poteva rovinare quella magia fatta di musica, parole e allegria. Benjamin, scatenato e felice, accarezzava con le dita le corde della sua chitarra facendo oscillare il suo sguardo tra il pubblico e Federico. Canzone dopo canzone, entrambi si lasciavano andare sempre di più e non facevano nulla per nascondere i loro sentimenti. Si scambiavano sguardi e sorrisi, si avvicinavano e si sfioravano senza preoccuparsi di cosa potessero pensare le altre persone e soprattutto Paola, che dall'area vip stava guardando il concerto insieme agli altri amici dei ragazzi. Erano davvero scatenati, quella era solo la prima data ma tutti e due volevano che il tour fosse spettacolare e indimenticabile, per loro stessi e per gli spettatori. Benjamin saltava qua e là, si sporgeva verso il pubblico e sembrava inarrestabile proprio come Federico che era già sceso un paio di volte tra le fan e continuava a cantare dando il meglio di sé.
La band aveva iniziato con gli accordi di "da grande", una delle canzoni preferite del moro che aveva guardato Federico e gli aveva sorriso con un'espressione radiosa sul viso.
"Da grande voglio avere te al mio fianco e dirti cose che nessuno ti ha mai detto prima", quella frase fece sorridere Benjamin e senza pensarci commentò dicendo "parla di me".
Dal pubblico si alzò un urlo e qualcuno sollevò cartelloni con scritte riguardanti i fenji. Il moro dovette sforzarsi per non distrarsi troppo, non voleva sbagliare gli accordi ma era felice di aver seguito il suo cuore senza doversi controllare. Quella frase era così vera che non aveva potuto evitare di collegarla alla loro relazione, a ciò che da mesi li legava in modo indissolubile. All'interno di quella canzone, scritta mesi prima, c'erano parole che gli ricordavano l'amore che provava per il biondo e quello che Federico provava per lui. Entrambi erano già abbastanza grandi ma quello era solo l'inizio della loro carriera e soprattutto della loro vita insieme.
Il palco era diventato accogliente come una casa e il pubblico, totalmente rapito dalla loro musica, era caloroso come una famiglia. Benjamin e Federico volevano che quella gioia non finisse mai, erano dannatamente felici e speravano che potesse essere così in ogni data.
Nonostante le belle sensazioni che stava provando, Benjamin si sentiva agitato perché sapeva che di lì a poco avrebbe dovuto cantare "la canzone più triste del mondo". Era un testo profondo, dalla prima all'ultima parola. In quelle strofe si era messo a nudo riversandovi dentro ogni suo sentimento. Era passato del tempo, lui aveva quasi superato quella delusione e soprattutto aveva capito di poter amare ed essere amato di nuovo, ma ripensare a lei faceva ancora male. Quella ferita non era del tutto rimarginata e a volte bruciava.
Il moro osservò Federico e nei suoi occhi riuscì a leggere "andrà tutto bene", il biondo non aveva parlato ma Ben sapeva cosa stava cercando di dirgli attraverso quello sguardo. Lui sapeva tutto e voleva incoraggiarlo perché era consapevole delle sue difficoltà legate non solo al ricordo della sua ex ragazza ma anche alle paranoie sulla sua voce e il suo essere stonato. Federico avrebbe voluto che Benjamin diventasse più sicuro di sé, non era affatto incapace di cantare e avrebbe lottato per dimostrarglielo.
Il moro cercò di lasciarsi andare e di dare il meglio di sé, non riuscì a trattenere un sorriso e a non arrossire quando Federico urlò "bravissimo" mentre stava cantando eppure non trattenne un gestaccio, sollevò il dito medio e suscitò risate sul palco e nel pubblico. Nessuno si stupì, sapevano che Benjamin non avrebbe perso l'occasione di fare un dito medio.
Sentiva addosso gli occhi celesti del biondo, gli bruciavano sulla pelle e lo facevano sentire speciale. Da qualche parte nel pubblico c'era Paola ma nessuno dei due sembrava preoccuparsi della sua presenza. Federico aveva chiesto a Benjamin di essere se stesso ed entrambi lo stavano facendo, si avvicinavano spesso l'uno all'altro senza limitarsi nel contatto fisico e nelle frecciatine che si lanciavano.
Il moro continuamente cingeva le spalle al biondo, stava ad un millimetro dalle sue labbra avendo solo un microfono a separarli, gli aveva lasciato un bacio sui capelli sentendo la folla urlare a quella scena. Nonostante il locale fosse gremito, Benjamin e Federico erano nella loro bolla personale. Il biondo sapeva che quel pomeriggio, con la sua proposta, aveva fatto la scelta giusta e sorrise come un bambino il giorno di natale quando durante Traccia Numero Tre, il moro aveva modificato il testo intromettendosi con la sua voce. Era stato un gesto inaspettato e proprio per questo, ancora più significativo.
"94, nato piangendo
la vecchia maglia di mio fratello
ricorda l'odore di casa
e il mio sorriso la sera quando FEDE tornava
E più ci penso e più mi manca
quando correvo, tra le sue braccia".
Federico dovette appellarsi al suo autocontrollo per non sbagliare le parole dopo aver sentito ciò che Ben aveva detto. Quella che agli occhi e alle orecchie di molti poteva sembrare una banalità, per loro due non lo era. Molte volte Benjamin aveva incurvato le labbra quando Federico rientrava in quella che in un mese era diventata casa loro e altrettante volte erano corsi l'uno tra le braccia dell'altro, sentendosi al posto giusto. Il biondo continuando a cantare fece scontrare i suoi occhi con quelli del suo ragazzo e si sciolse a vederlo così radioso e sicuro, così bello da vivere. Per la prima volta, nonostante si sentisse in colpa a quel pensiero, sperava che il concerto finisse presto per poterlo stringere tra le braccia e dirgli che lo amava. Lo amava da impazzire.
Le luci colorate continuavano ad illuminare il Fabrique, la folla saltava e urlava facendo sentire alla band tutto l'affetto possibile. Federico scese tra le fan e si lasciò toccare, abbracciare, regalando attimi di pura gioia ed incredulità alle fortunate ragazze che gli erano vicine. Quando cantava perdeva il senso del tempo e non sapeva dire da quanto fosse giù dal palco, stava bene lì a godersi tutto il calore dei fan ma sentì Benjamin che lo chiamava. "Mi manchi Fede, perché sei lì?", aveva urlato dentro il microfono, suscitando un urlo nella folla e un sorriso sul viso del biondo che subito era tornato da lui.
"Accanto a te è l'unico posto in cui voglio stare", avrebbe voluto dirgli ma si limitò a pensarlo, glielo avrebbe sussurrato alla fine di tutto, magari dopo aver fatto l'amore.
Federico pensava che il moro non potesse più sorprenderlo, stava davvero dando il meglio di sé. Era allegro, con il suo sorriso poteva illuminare l'intero locale e addirittura l'intera Milano. Incitava i fan a fare casino, saltava come se fosse diventato un atleta di salto in alto, suonava con un'energia nuova, quasi diversa da quella che aveva di solito. Il biondo sapeva il motivo di quel suo comportamento, sapeva che Ben aveva bisogno di sentirsi libero. Pensava che non potesse più sorprenderlo, ma si sbagliava perché il meglio doveva ancora arrivare. E il meglio arrivò quando, verso la fine del concerto, Benjamin disse parole che Federico non si aspettava. Erano seduti vicini, l'uno accanto all'altro ed erano pronti a cantare gli ultimi pezzi. Stavano parlando e il moro aveva deciso di interrompere momentaneamente quel discorso per spiazzare tutti i presenti all'interno del Fabrique.
"Ma sai cos'è? È come tra me e te, quando c'è un matrimonio...perché alla fine è un matrimonio il nostro, ci si prende...". Federico non riusciva a credere alle sue orecchie. Matrimonio. Era una parola forte, carica di significato e forse un po' troppo azzardata ma come poteva negarlo? Il loro sembrava davvero un matrimonio, avevano condiviso più di otto anni della loro vita, superando difficoltà e momenti felici senza lasciarsi mai. Erano uniti da un legame profondo, speciale, unico. Entrambi sapevano che il destino li aveva portati a incontrarsi, legarsi e amarsi per non lasciarsi più.
"Un matrimonio di intenti", si era intromesso Federico. Non sapeva bene cosa volesse dire con quella frase, gli era scivolata tra le labbra senza che potesse controllarla.
"Esatto, ma ci si può prendere un po' per scontati invece bisogna rinnovare l'amore ogni giorno", aveva concluso Benjamin. Era consapevole della verità racchiusa in quelle poche parole ed era consapevole della volontà di fare ciò che aveva detto. Voleva rinnovare ogni giorno il sentimento che provava per il biondino seduto a meno di mezzo metro da lui.
"Questo ragazzo se le cerca". La risposta di Federico, pronunciata con un tono di voce scherzoso, aveva messo fine a quel piccolo momento di pausa e subito dopo avevano ripreso a cantare la canzone successiva. Benjamin sapeva che con quell'ultima frase il biondo voleva mascherare il suo imbarazzo e ai suoi occhi sembrava un gesto dolce, era consapevole di aver fatto emozionare Federico paragonando il loro rapporto a un matrimonio e sapeva che ne avrebbero parlato quella stessa sera.
Quando anche l'ultima nota dell'ultima canzone lasciò la chitarra di Ben e le luci si abbassarono, i fan reagirono in modi molto diversi tra loro. Qualcuno si abbandonò alle lacrime trattenute fino a quel momento, altri urlavano sperando che i ragazzi rientrassero. Nonostante le diverse reazioni, un sentimento accomunava tutti i presenti: la felicità.
Anche dietro le quinte tutti provavano quella stessa emozione, c'era stato un grande abbraccio di gruppo e ognuno di loro aveva il sorriso stampato in volto. La prima data era stata grandiosa, non potevano desiderare di meglio per quella serata. Federico sapeva che di lì a poco i loro amici li avrebbero raggiunti, così decise di approfittare del poco tempo disponibile per trascinare Benjamin in bagno e stare qualche minuto da solo con lui. Appena la porta si chiuse dietro le loro spalle, il biondo si lanciò, letteralmente, sulle labbra dell'altro coinvolgendolo in un bacio ricco di emozioni.
"Cazzo Benjamin, tu mi mandi fuori di testa", sussurrò sul suo collo che lentamente si copriva di brividi. "Ti amo e stasera è stato tutto perfetto, proprio come te", continuò facendo scontrare il suo respiro con la pelle chiara dell'altro.
"Io non sono perfetto ma questa serata lo è stata", commentò aumentando la presa sui suoi fianchi. "E lo saranno anche le prossime, non mi fermo più. Quello che hai visto su quel palco è il vero Benjamin, non voglio più nascondermi Fè, voglio che gli altri vedano quanto sei mio e quanto sono completamente innamorato di te", aggiunse. "Adesso guardami negli occhi e dimmi che non è stato bellissimo poter essere noi stessi. Dimmelo Federico e ti giuro che la smetterò di insistere con questa storia", disse serio.
"Non posso dirlo Penc, non posso perché hai ragione tu. Mi sono sentito libero, quasi quanto lo ero a Los Angeles. Ho sorriso a ogni tua frecciatina e ho modificato le canzoni solo per te perché anche se le abbiamo scritte anni fa, tra quelle strofe riesco a scorgere un po' di te e del nostro amore. Mi piace quando tu fai lo stesso, io voglio amarti alla luce del sole e ti giuro che lo faremo Benjamin", rispose sfiorandogli il naso con un dito. "Fidati di me, ti prego", aggiunse.
"Io mi fido di te, amore. E non vedo l'ora che questa serata finisca per poter stare da soli, a casa nostra", disse lasciandosi cullare dalle braccia di Federico, strette intorno al suo corpo.
"Tutte le volte che mi guarderò allo specchio,
Tutte le volte che mi lancerò nel vuoto,
Tutte le volte che m'inventerò il futuro,
Tutte le volte che ne sentirò il bisogno ti troverò,
Ti troverò a casa mia", intonò il biondo sollevandogli il mento con due dita per far scontrare il blu e l'azzurro dei loro occhi. "Tu sei casa mia, Benjamin", aggiunse. "E niente mi porterà via da te, via da noi", concluse sfiorandogli le labbra con un dito. Grazie a quella serata Federico aveva aperto ancora di più gli occhi capendo che avrebbe dovuto prendere una decisione il prima possibile. O meglio, la sua decisione l'aveva già presa mesi prima scegliendo di stare con Ben, ma sapeva che avrebbe dovuto renderla pubblica. Non per ostentare il loro amore ma per dare a Benjamin le certezze di cui aveva bisogno e soprattutto per concedersi la possibilità di viversi come entrambi volevano.
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Vuoi essere il mio niente? | FENJI
FanfictionFanfiction Fenji (Benji&Fede). Questa storia è ambientata nel presente e si basa sui fatti reali (post sui social, spostamenti ecc) rielaborati per adattarli ai Fenji e per descrivere i punti di vista di entrambi. Enjoy! 🌈💕