Il tempo sembrava essersi fermato nel salotto della casa di Federico. La vita fuori dalla finestra continuava come se nulla fosse successo e si udivano ancora i rumori delle auto, le chiacchierate dei passanti, l'abbaiare dei cani ma in quella stanza tutto sembrava come bloccato. Paola era attonita, con lo sguardo perso nel vuoto e le braccia lungo i fianchi. Sembrava incapace di parlare, Federico riusciva quasi a vedere il caos di pensieri che le affollava la testa mentre lui se ne stava lì, incredulo per essere riuscito a dire la verità.
"Sono innamorato di Benjamin, è lui la persona che amo".
Lo aveva detto così, di getto, senza rifletterci troppo perché quelle parole non provenivano dalla testa bensì dal cuore e il suo cuore batteva per quel moretto tatuato con gli occhi di ghiaccio e il sorriso splendente.
"Federico dimmi qualcosa", chiese Paola in un sussurro. Probabilmente nemmeno lei sapeva cosa volesse sentirsi dire ma quella frase le era sembrata l'unica cosa sensata da pronunciare.
Federico la guardò e si inumidì le labbra, non voleva più mentire quindi si decise ad essere sincero ed era pronto ad essere odiato da lei, si aspettava una sfuriata colossale.
"Vorrei dirti che mi dispiace ma non è così", iniziò e capì di aver sbagliato approccio quindi si corresse subito dopo. "Non fraintendermi, intendo dire che sono dispiaciuto per avertelo detto in questo modo e per averti mentito in passato ma non mi dispiace essere innamorato di lui, è la cosa più bella che potesse capitarmi. Non ti ho usata, sei una bella persona e non meritavi tutto questo ma non posso tornare indietro. Al cuore non si comanda, lo hai sempre detto anche tu e il mio cuore mi ha condotto verso Benjamin. Non so dirti da quanto, probabilmente l'ho sempre amato e me ne sono accorto solo dopo, ma so che è la persona che voglio avere accanto. Quello che hai visto sul palco e che ti ha infastidito era amore, Paola", spiegò serio cercando di non incartarsi. Voleva fare una breve pausa prima di riprendere a parlare ma la ragazza glielo impedì interrompendolo.
"Perché sei stato con me in questi mesi? Perché mandare avanti questa farsa Federico? Credevo di conoscerti ma mi sbagliavo, vorrei odiarti e urlarti addosso ma non ci riesco, non sono arrabbiata ma solo delusa", disse senza neanche guardarlo in faccia. Il biondo si aspettava quella domanda, non poteva biasimarla per quello che gli aveva chiesto.
"Avevo paura", confessò. "Paura di ammettere i miei sentimenti per lui, paura di essere me stesso, paura dei giornalisti e di non so cos'altro. Ho sbagliato, lo so. E ti chiedo scusa per tutto anche se so che le scuse non servono, hai tutto il diritto di essere delusa perché credimi, lo sono anche io. Mi vergogno di ciò che ho fatto a te e anche a Ben, non sai quante notti ho passato con i sensi di colpa ad attanagliarmi lo stomaco, né quante lacrime ho versato. Non voglio farti pena e non voglio giustificarmi ma non volevo ferire nessuno. Ero intrappolato in una situazione più grande di me e ho fatto errori di cui mi pento", ammise scostandosi una ciocca di capelli dal viso stanco. Non era facile ammettere le sue colpe a voce alta ma dopo ogni parola si sentiva sempre più leggero e si maledì per aver aspettato così tanto.
"A quanto pare le fan avevano ragione, ho cercato di non dare peso alle loro parole ma ora capisco perché scrivevano certe cose. Sai, ho sempre letto i commenti sotto le nostre foto e sotto le tue foto con lui, a volte mi sono chiesta se ci fosse qualcosa tra voi ma pensavo non fosse possibile. Sono stata ingenua, avrei dovuto capirlo", commentò raccogliendosi i capelli in una coda disordinata. "Non so cosa dire, ripeto che non sono arrabbiata ma solo delusa", disse con tono piatto. "Suppongo che tu mi stia lasciando, abbi le palle di dirlo Federico", aggiunse poco dopo guardandolo negli occhi per la prima volta dopo minuti interi in cui aveva guardato ovunque pur di evitarlo.
"Si Paola, ti sto lasciando", confermò. "È finita, non intendo più fingere e mandare avanti una relazione solo perché piace ai giornalisti e al mondo dei social. Voglio essere me stesso insieme a Ben", spiegò.
"Benjamin di qua, Benjamin di là... ti stancherai anche di lui, ne sono certa", commentò acida e consapevole di averlo fatto innervosire. "Tanto lo so che mi odia, non si è mai sforzato di apparire meno stronzo con me. È lunatico, a tratti folle... cosa ci trovi di così bello in lui? Cos'ha lui che io non ho?", sputò e Federico perse la calma. Sapeva che era arrabbiata e delusa ma non riuscì a controllarsi quando sentì quelle frasi.
"Mi sono stancato di tante cose nel corso degli anni ma non di lui, non accadrà mai. Lui è la parte migliore di me", quasi urlò. "Benjamin ha cambiato la mia vita, se non fosse lunatico e folle non sarebbe la persona di cui mi sono innamorato. Lo amo così com'è, tutti si fermano all'apparenza ma nessuno sa cosa nasconde dentro quegli occhi che mi fanno perdere la testa, voi non sapete niente di lui!", strillò senza sapere bene a chi si riferisse usando il plurale. O forse lo sapeva, stava parlando con Paola ma il suo era diventato uno sfogo rivolto a tutte le persone che non avevano capito nulla di lui e che lo etichettavano come strano. Federico lo conosceva più di se stesso e non voleva negare la sua stranezza o il suo essere lunatico, era lo stesso Benjamin a definirsi così eppure il biondo aveva conosciuto, giorno dopo giorno, tutte le piccole sfaccettature di quel carattere che aveva saputo conquistarlo. Il moro era speciale ai suoi occhi e sapeva che, nonostante molte persone non lo avessero capito, altrettante riuscivano a vederlo per com'era davvero. Apatico, pessimista, schivo ma anche dolce, comprensivo e profondo. Aveva un mondo dentro di sé. Federico si era immerso nel mare dei suoi occhi chiari senza temere gli abissi ed era arrivato dritto nel suo cuore, imparando ad amare persino i suoi difetti. Ne aveva, ne aveva tanti ma il biondo sapeva affrontarli e apprezzarli proprio come i suoi pregi.
"Benjamin mi ha insegnato ad essere forte e ambizioso, mi ha spinto a credere in me stesso. Ha saputo incoraggiarmi e capirmi, lui mi ha guardato e ha visto qualcosa di bello in me, qualcosa che io non ero mai riuscito a vedere prima di incontrarlo", continuò. "Prenditela con me, offendi me, dimmi tutto quello che vuoi ma lascialo fuori da tutto questo, lui non ha colpe!", esclamò alzando il tono.
"Si ma stai calmo Federico, non l'ho mica ucciso", rispose seccata. Rimase in silenzio qualche istante, le parole che aveva udito e lo sguardo del biondo le avevano fatto capire che era sincero e realmente innamorato di Benjamin. Capì che non sarebbe servito a nulla continuare a discutere e iniziava a sentirsi fuori luogo in quella casa, circondata da oggetti che appartenevano a Morena e Federico. "Credo sia meglio che vada, cosa si dice in questi casi?", chiese retorica. "Buona vita? Sii felice?", continuò con tono quasi ironico.
"Un semplice saluto andrà bene", rispose serio e ancora infastidito per il suo atteggiamento. Non si aspettava abbracci e complimenti ma la sua reazione lo aveva comunque reso nervoso. "Non ho bisogno dei tuoi auguri e non mi aspetto che tu capisca, non voglio la tua comprensione", aggiunse.
"Credo che ci sia poco da capire, sei stato molto chiaro. Ami lui, non me. Ti lascerò in pace, non preoccuparti. Non ostacolerò la vostra storia, non farò la ex che cerca di mettersi in mezzo", replicò iniziando a raccogliere le sue cose. "Ovviamente non farò il tifo per voi ma se stare con lui è ciò che vuoi, io non posso oppormi. Mi faccio da parte, stammi bene Federico", concluse avviandosi verso la porta.
Gli lanciò un'ultima occhiata e uscì dalla casa e dalla vita del biondo senza aggiungere altro.
Federico si lasciò cadere a peso morto sul divano afferrandosi la testa tra le mani. Sentiva le tempie pulsare e iniziò a massaggiarle lentamente, con movimenti circolari. Non sapeva definire tutte le sensazioni che provava, l'unica cosa che sapeva era di sentirsi finalmente libero. Non era orgoglioso del modo in cui aveva gestito la situazione, continuava a sentirsi in colpa per gli errori commessi negli ultimi mesi ma decise di concentrarsi sull'unica cosa che contava. Benjamin.
Pensando a lui sorrise e realizzò di poter finalmente vivere la loro relazione alla luce del sole, senza più paure e ostacoli. In un primo momento pensò di chiamarlo e raccontargli tutto ma quando afferrò il telefono e osservò il suo sfondo, che ritraeva lui e il moro in California, cambiò idea e compose un altro numero. Pochi squilli lo separarono dalla voce squillante e leggermente sorpresa di Lorenzo.
"Pronto Fede!", esclamò il fotografo. "È successo qualcosa?", chiese sapendo dell'appuntamento del biondo con Paola.
"Ciao Lollo! In realtà sì, ma non voglio parlarne adesso", replicò sicuro di ricevere comprensione. "Dove sei?", chiese alzandosi per avvicinarsi alla finestra e aprirla, beandosi del vento sul viso.
"Agli studios, sto finendo il video per la pubblicità", spiegò. Era confuso, non capiva il motivo di quella chiamata e rimase in attesa.
"Benjamin è lì? Devo parlarti di una cosa ma non deve sentire, puoi uscire un attimo?", chiese abbassando la voce nel caso in cui il moro fosse vicino a lui. Lorenzo involontariamente sorrise, aspettandosi una bella notizia.
"Hai un tempismo perfetto perché è sceso in cortile con Riccardo per accompagnarlo a fumare una sigaretta, sono solo", disse invitandolo a parlare.
"D'accordo", replicò. "Ho bisogno del tuo aiuto, voglio fargli una sorpresa per il concerto di domani", spiegò sperando che non fosse troppo tardi. Sapeva di poter contare sulla disponibilità dell'amico ma gli dispiaceva mettergli fretta dandogli così poco preavviso.
"Fede conta su di me", commentò subito dopo. "Finisco di montare il videoclip, mi invento una scusa e ti raggiungo a casa così mi spieghi tutto ok?", propose. Era davvero curioso di sapere cosa stava tramando il biondo alle sue spalle ma era anche felice di poter contribuire.
"Grazie Lore, grazie davvero", disse sincero. "Ci vediamo più tardi", salutò chiudendo la chiamata.
Si alzò dal divano e si diresse al piano di sopra per farsi una doccia e schiarirsi le idee. Rimase sotto il getto caldo per un tempo indefinito, lasciando che ogni traccia di insicurezza e confusione scivolasse via insieme all'acqua. Si guardò allo specchio e sorrise, si sentiva rigenerato e pronto ad un nuovo inizio.-
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-Buon pomeriggio 🌷
Non credevo di riuscire a pubblicare oggi invece eccomi qui, ho davvero tanta ispirazione e sono felice di aver aggiornato così presto. Come avrete capito, gli ultimi capitoli non hanno molti riferimenti con la realtà ma non potevo fare altrimenti, spero non vi dispiaccia!
Ammetto che un po' mi dispiace per Paola, come ho sempre detto io non la odio e non credo che sia una cattiva persona ma l'ho resa un po' scontrosa perché mi sembrava impossibile che una persona reagisse bene dopo essere stata lasciata per un altro. Mi è piaciuto uscire un po' dai miei schemi per scrivere questo capitolo, ho sempre detto che trovo più facile scrivere dalla prospettiva di Benjamin invece in questo capitolo lui è assente e ho narrato le cose dai punti di vista di Federico e Paola.
Ancora una volta ho inserito Lorenzo, nel prossimo capitolo capirete il motivo di questa decisione.
A presto 😘❤️
Ps. Vi ricordo il mio profilo Instagram @burntheboats_wattpad, per qualsiasi cosa mi trovate lì, qui su wattpad o su Twitter (@alessia94raf).
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Vuoi essere il mio niente? | FENJI
FanfictionFanfiction Fenji (Benji&Fede). Questa storia è ambientata nel presente e si basa sui fatti reali (post sui social, spostamenti ecc) rielaborati per adattarli ai Fenji e per descrivere i punti di vista di entrambi. Enjoy! 🌈💕