15/01/19
Un improvviso rumore proveniente dalla strada svegliò Federico che dormiva ormai da ore. La sera prima un forte mal di testa lo aveva costretto a tornare a casa prima degli altri che invece erano rimasti
a lavorare agli studios fino a tardi. O almeno così credeva...
Aprì gli occhi e ciò che vide accanto a sé lo fece sorridere nonostante si fosse svegliato prima del previsto. Benjamin dormiva profondamente con il cuscino tra le braccia e il ciuffo ribelle che gli ricadeva sul viso ed era così adorabile che afferrò il cellulare dal comodino e gli scattò una foto. Aveva la galleria piena di immagini del moro, adorava fotografarlo di nascosto quando era troppo concentrato su qualcosa per accorgersene.
Federico non aveva intenzione di abbandonare quel letto caldo così rimase sotto il piumone a dare un'occhiata ai suoi social e appena attivò la connessione dati, una notifica lo incuriosì.
"@b3nm ha aggiunto qualcosa alla sua storia"
Qualche minuto più tardi rise così sonoramente da svegliare Benjamin che appena realizzò cosa fosse successo lo fulminò con lo sguardo e si girò dall'altra parte mugolando parole incomprensibili.
"Ma sei serio Ben? Il ghiaccio e l'avvitatore?", disse tra una risata e l'altra senza riuscire a fermarsi. E per fortuna che dovevano lavorare...
"Non ci posso credere, hai bevuto un vodka tonic con dentro un iceberg", continuò incredulo. "Sei... sei incredibile".
Per tutta risposta il moro si voltò a guardarlo e si lasciò contagiare da quella risata cristallina. Solo quel biondino dagli occhi di ghiaccio poteva riuscire a farlo ridere di prima mattina nonostante avesse i postumi di una serata alcolica e solo cinque ore di sonno alle spalle.
"Io mi chiedo come ti vengano certe idee Penc, avrei voluto esserci per vedere quelle scene in diretta", gli disse. "Riguardiamole ti prego", continuò facendo partire quelle stories per la seconda volta e iniziando a ridere di nuovo.
Il moretto tatuato sapeva essere tanto apatico quanto divertente e Federico amava quel suo lato spiritoso e un po' folle anche se lo mostrava raramente.
Quando riuscirono a calmarsi, il biondo si alzò per fare il caffè e preparare la colazione.
"Fe ti è passato il mal di testa?", gli chiese prima che uscisse dalla camera.
"Si Ben, era solo la stanchezza. Tu stai bene?", rispose fermo sulla porta.
"Starei meglio se mi avessi lasciato dormire ma sì, sto bene", disse tirandosi le coperte sopra la testa.
"Sei il solito bimbo", lo prese in giro. "Tra dieci minuti vieni in cucina, ti aspetto di là", continuò uscendo dalla stanza.
Poco dopo il profumo del caffè invase la casa e Federico era così concentrato a scegliere i biscotti dalla credenza da non accorgersi che Ben lo aveva raggiunto stropicciandosi gli occhi.
"Comunque buongiorno fiorellino", disse facendolo sussultare mentre lo abbracciava da dietro lasciandogli un bacio sul collo.
"Buongiorno amore", rispose il biondo. "Sono in ritardo, vado a vestirmi", lo avvertì lasciandogli una carezza sulla guancia.
"Quindi ci vediamo direttamente da Yuri oggi pomeriggio?", gli chiese prima che andasse a cambiarsi.
"Se ti va puoi venire a pranzo da mia madre, passo da lei dopo il prelievo così stiamo un po' insieme", propose.
"No Fede, mi piacerebbe ma vi lascio soli. Magari vado anche io a trovare i miei", rispose addentando un biscotto. Era da Natale che non li vedeva anche se si sentivano quasi tutti i giorni.
L'altro annuì e andò in camera a cambiarsi, indossando una felpa di Ben e un semplice jeans strappato.
"Quando la smetterai di rubarmi i vestiti?", gli chiese il moro quando lo vide tornare in cucina.
"Mai. Te li rubo da anni, vuoi forse che smetta proprio ora che sei il mio ragazzo?", rispose con tono ovvio.
"Ah, quindi io sono...", iniziò a dire prima di essere interrotto con un bacio.
"Si Bibi, sei il mio ragazzo", rispose incatenando gli occhi ai suoi. "E sei anche adorabile", aggiunse sfiorandogli il naso per poi lasciargli un altro bacio a fior di labbra. "Adesso vado, ci vediamo più tardi ok?".
"A dopo amore", rispose. "E cerca di non svenire!", aggiunse prima che si chiudesse la porta alle spalle.
Dopo aver sistemato la cucina, sbadigliò e si buttò a peso morto sul divano deciso a cercare su internet alcune idee per il tatuaggio che avrebbero fatto qualche ora più tardi ma il suono del telefono lo fece distrarre. Era una chiamata da parte di Francesco e rispose al secondo squillo. "Ciao Fra!"
"Ehi Bro, hai impegni stamattina?", chiese allegro. Benjamin immaginava il motivo per il quale l'amico lo stava chiamando ed era contento che volesse parlargli per chiarire.
"No, sono a casa. Vuoi venire da me o andiamo da qualche parte?", chiese.
"Se mi dai venti minuti arrivo".
"D'accordo, ti aspetto". Chiuse la chiamata e andò a cambiarsi, indossando una semplice tuta nera con una t-shirt bianca. Era tranquillo e pronto ad affrontare quel discorso rimasto in sospeso davanti al secondo caffè della giornata.
"Benjamin voglio chiederti scusa per l'altra sera, mi dispiace aver reagito in quel modo scontroso", iniziò tirandosi indietro i capelli chiari. "È solo che vorrei capire...", venne interrotto dal moro che mise una mano sopra la sua.
"Vorresti capire come faccio ad accettare questa situazione, vero?", chiese capendo subito le intenzioni dell'amico che infatti annuì. "La verità è che lo amo come non ho mai amato nessuno prima d'ora e so che per lui è lo stesso. A parole non posso spiegarti cosa ci lega ma sono certo che noi siamo destinati a stare insieme, è una sensazione che mi arriva dritta dal cuore. Federico mi rende felice", disse tutto d'un fiato. L'altro inizialmente non rispose, ma fece una strana espressione che Benjamin non riuscì a decifrare.
"Andrò dritto al punto perché sai che sono fatto così. Io credo al vostro amore, dopotutto solo voi potete sapere cosa vi unisce ma...", fece una pausa per inumidirsi le labbra. "In tutto questo, Demetra e Paola? Non dirmi che sono indifferenti perché non ti credo Ben", aggiunse serio.
"Demetra è stata importante per me e ricorderò sempre con un sorriso il tempo che abbiamo passato insieme, mi faceva stare bene e andavamo d'accordo. Quando è finita ho sofferto perché ero innamorato di lei e non mi aspettavo che finisse così ma ti ricordi l'intervista di Vanity Fair, quella che abbiamo fatto a Febbraio dello scorso anno? Ecco, avevo detto che per me solo alla fine di una storia puoi capire se era vero amore. Dem non era la mia persona e l'ho capito quando è finita ma soprattutto quando ho realizzato di amare Federico. Per lei provavo dei sentimenti e anche forti, ma ciò che provo per lui è tutta un'altra cosa e ne sono certo, questa è la differenza. Quando stavo con lei avevo dubbi sul fatto che fosse vero amore ma adesso con Fede non ne ho", disse convinto. Per la prima volta era riuscito a parlare della sua ex ragazza senza alcuna difficoltà, ormai era acqua passata e i giorni passati a piangere e a chiedersi cosa avesse sbagliato erano solo un ricordo lontano che aveva smesso di fare male. "Su Paola non so cosa dire Fra. È una situazione strana e il discorso che hai fatto l'altra sera ha perfettamente senso. Il fatto è che nonostante tutto io sento di essere l'unico per lui perché so che ama me e che il nostro rapporto non è neanche lontanamente paragonabile al loro. In questi giorni vive qui e stiamo bene, mi sento al posto giusto e quasi mi dimentico che lei esiste perché non si sentono praticamente mai, lui non mi fa mancare nulla. Sono geloso e vorrei che la lasciasse perché so di meritare una storia normale senza altre persone in mezzo ma l'amore e la felicità che mi regala ogni giorno vanno oltre tutto questo. Non dico che sia facile, ci sono momenti in cui sto male e vorrei spaccare ogni cosa ma voglio lottare per questo amore, anche se a volte mi distrugge io so che è la scelta giusta. Federico è la mia scelta giusta", concluse sorridendo. Francesco aveva ascoltato attentamente ogni parola e il modo in cui Ben parlava e lo guardava gli avevano fatto capire che stava bene e quella, per lui, era la cosa più importante.
"Ti voglio bene moretto", disse dandogli una pacca sulla spalla. "Mi sono lasciato coinvolgere troppo da quello che è successo con la mia ex e me la sono presa con voi due ma adesso ho capito che tu sei felice e per me questo è ciò che conta. Sei speciale per me e stavo cercando di proteggerti, sbagliando tutto. Sappi che sarò sempre dalla tua parte, intesi?", chiese con un sorriso.
"Intesi", rispose. "E anche io ti voglio bene bro", disse abbracciandolo.
Dopo quel discorso serio passarono ad altri argomenti più leggeri commentando qualsiasi cosa venisse loro in mente e pranzarono insieme mangiando una piadina davanti alla TV, ricordando i vecchi tempi in cui Benjamin organizzava sempre serate a casa sua perché era l'unico a vivere da solo. Stavano guardando un episodio su Netflix quando il rumore di una chiave che girava nella toppa li fece voltare e si trovarono davanti Federico, che li osservò sorpreso. Non si aspettava di vedere Francesco ma era felice di sapere che aveva incontrato Ben per chiarire e far tornare tutto alla normalità.
"Fe, va tutto bene?", chiese il moro che non capiva il motivo di quel cambio di programma. Mancava ancora un'ora all'appuntamento dal tatuatore e si erano accordati per incontrarsi allo studio.
"Si, solo che mia madre aveva un impegno così mi ha praticamente cacciato di casa", disse ridacchiando. "Sono passato a cambiarmi e a prenderti, ti risparmio mezz'ora di camminata. Contento pigrone?", lo prese in giro facendo ridacchiare Francesco.
"Che cosa avete da fare voi due invece di venire agli studios a sgobbare come noi altri?, chiese curioso. "Sempre se non si tratta di cose sconce, quelle non voglio saperle", rise.
"È un segreto!", risposero all'unisono per poi guardarsi sbalorditi.
"Ok voi due mi fate paura! Siete anche sincronizzati adesso? Chapeau", li canzonò mentre afferrava la sua giacca per uscire. "Vi lascio, piccioncini. Ci vediamo stasera", salutò chiudendosi la porta alle spalle.
Federico si fiondò sulle labbra di Benjamin che indietreggiò fino al divano trascinando il biondo con sé e facendolo sedere sopra le proprie gambe. A farli staccare, qualche minuto dopo, fu solo il bisogno di respirare.
"Ciao anche a te amore", disse il moro. "Allora, pronto a fare questa follia con me?", chiese.
"Io sono sempre pronto, non a caso ce l'ho scritto sul braccio", rispose. "Andiamo!", disse sorridendogli.
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Vuoi essere il mio niente? | FENJI
FanfictionFanfiction Fenji (Benji&Fede). Questa storia è ambientata nel presente e si basa sui fatti reali (post sui social, spostamenti ecc) rielaborati per adattarli ai Fenji e per descrivere i punti di vista di entrambi. Enjoy! 🌈💕