18/01/19
Il profumo del caffè che gli accarezzava il naso aveva svegliato Federico, ancora avvolto nel calore del piumone con il cuscino sotto il braccio.
Si chiese da quando Benjamin fosse diventato così mattiniero, la sveglia sul comodino segnava le nove del mattino e lui avrebbe voluto dormire almeno un'altra ora.
"Ben?", chiamò incerto stiracchiandosi come un gatto.
Non ottenne risposta ma un ciuffo castano, due occhi di ghiaccio e un sorriso luminoso fecero capolino dalla porta della camera da letto che condividevano ormai dai giorni.
"Buongiorno amore", gli disse avvicinandosi. Appoggiò le tazzine del caffè sul comodino accanto al letto e gli scompigliò i capelli prima di chinarsi per lasciargli un bacio sulle labbra.
"Buongiorno Bibi", sorrise e lo guardò. Aveva il viso ancora assonnato, il ciuffo che sembrava avere vita propria e il pigiama di due taglie più grandi ma era splendido. Benjamin era bello come il sole.
"Perché mi stai fissando in quel modo?", la voce di Ben lo riportò alla realtà. Si era incantato a guardarlo, distraendosi.
"Perché è bello guardarti", disse ovvio. "Ti sdrai qui con me?", chiese dolcemente indicando con la mano lo spazio accanto a sé. Il moro scivolò al suo fianco e lo abbracciò, appoggiando la testa nell'incavo del suo collo. Sulla sua pelle c'erano ancora i segni della notte precedente passata ad amarsi. Sfiorò con il dito la clavicola su cui spiccava un succhiotto in bella vista e sorrise, sussurrandogli all'orecchio parole dolci.
Benjamin non era mai riuscito ad esprimere così chiaramente i suoi sentimenti prima di farlo con Federico. Ne era sempre stato spaventato, aveva il timore di sbilanciarsi e si nascondeva dietro la sua corazza di insicurezza ma il biondo era riuscito ad insinuarsi tra quelle incertezze e le aveva rimosse, una dopo l'altra. Federico era l'unica persona con cui riusciva a condividere tutto, sentimenti compresi. Con lui non aveva paura di sbilanciarsi perché sapeva che se avesse perso l'equilibrio lo avrebbe trovato pronto a tendergli la mano per non farlo cadere.
"Bibi", gli disse sfiorandogli la punta del naso. "Sei pronto per oggi?".
Quel giorno avrebbero aperto le porte degli studios a trenta fan che avevano vinto un concorso qualche tempo prima.
"Si", rispose annuendo. "Sarà divertente e loro saranno su di giri, non capita tutti i giorni di poter vedere il posto in cui nascono le canzoni dei tuoi idoli", aggiunse sotto lo sguardo attento di Federico che annuì. "E poi saranno pochi, vorrei riuscire a farli sentire a casa".
"Ci riusciremo Ben, andrà benissimo", rispose baciandogli la fronte.I ragazzi riuscirono nel loro intento, il pomeriggio trascorso con i fan aveva superato le loro aspettative. Erano riusciti a spiegare e mostrare tutto nei dettagli, facendo fare loro un giro negli studios e suonando qualche pezzo dal vivo. Grazie alla richiesta di una fan avevano riascoltato una strofa di stella polare, canzone alla quale Federico era molto legato.
Avevano risposto alle domande e scattato foto, godendosi il calore e l'affetto di quei ragazzi arrivati da varie regioni solo per incontrarli. Benjamin e Federico si sentivano fortunati e alla fine dell'incontro erano felici e grati tanto quanto i fans. I problemi erano iniziati quando tutti eccetto loro due avevano lasciato gli studios.
"Sei serio Benjamin?", chiese Federico con tono duro guardandolo dritto negli occhi. Il moro lo guardò interrogativo, non capiva cosa fosse successo. "E non guardarmi in quel modo, credi forse che io sia stupido?", aggiunse alzando la voce.
"Federico se vuoi litigare almeno spiegami, perché io non credo di aver fatto qualcosa di sbagliato. Parlami, dimmi qual è il problema ma non urlare", disse calmo.
"Ti darò un indizio, Demetra Avincola ti dice qualcosa?", sputò acido. Sentiva la gelosia invadere ogni fibra del suo corpo e nonostante sapesse di esagerare non riusciva ad evitarlo.
"Cosa c'entra Demetra adesso? Non ti seguo, mi vuoi dire che ti prende?", chiese iniziando ad innervosirsi.
"Mi prende che tu ancora vai a cercare le sue foto su Instagram e le commenti anche. No dico, ma che problemi hai Benjamin?", urlò. "Non lo sai che la gente può vedere cosa fai sui social? Si stanno facendo strane idee e...", venne interrotto prima di poter concludere.
"Tu mi stai urlando addosso per questa cazzata Federico? Hai davvero il coraggio di incazzarti per questo?", chiese retorico. "Era un commento ironico nel quale ho nominato la nostra band. Sono passati tre giorni e nemmeno ci pensavo più, lo sai che con lei è tutto finito", disse cercando di non agitarsi. "E non vado a cercare le sue foto, mi è uscita nei post suggeriti", concluse. Trovava quelle accuse ridicole e soprattutto fuori luogo. Non voleva arrabbiarsi ma credeva che Federico non avesse il diritto di accusarlo dopo tutta la situazione con Paola. Una parte di sé era quasi felice di quella scenata di gelosia, ma l'altra era incredula.
"Quello che tu definisci commento ironico, per molti è l'indizio che fa pensare a un ritorno di fiamma. Una fan prima è venuta a chiedermi se tu fossi tornato con lei e quando ho negato, chiedendole poi il motivo di quella domanda, la sua amica mi ha fatto vedere il post", disse abbassando leggermente la voce.
"Non me ne frega un cazzo di quello che pensano gli altri. Tu lo sai che non c'è più niente tra me e lei, non capisco davvero come tu possa dubitare dei miei sentimenti per te Federico", disse con tono deluso. "E poi parli proprio tu, che risulti fidanzato con Paola Di Benedetto? Hai un bel coraggio, devo ammetterlo. Con tutta la situazione che da mesi viviamo, tu vieni a urlarmi addosso per un commento", aggiunse. Non voleva, ma stava alzando la voce. Non sopportava di essere accusato ingiustamente.
"Non tirare in mezzo lei solo per pararti il culo Benjamin, perché lo sai che mi fa incazzare".
Quella frase lo colpì come un pugno in pieno viso e fece emergere la sua impulsività che lo portò ad uscire dalla stanza sbattendo la porta, accompagnando il gesto con un sonoro vaffanculo.
Federico detestava che Benjamin reagisse in quel modo quando litigavano ma sapeva di essere dalla parte del torto, eppure in quel momento sentiva la gelosia bruciargli dentro il petto.
Era così che Benjamin si sentiva ogni volta che lui scriveva qualcosa a Paola o stava con lei?
Quel pensiero lo fece riflettere, facendo affiorare i sensi di colpa per le parole che gli aveva appena vomitato addosso con furia. Il moro non le meritava, non dopo tutto ciò che aveva sempre fatto per lui. Aveva accettato di nascondere il loro amore, aveva sopportato la sua pseudo-relazione con lei, aveva sofferto in silenzio senza imporsi troppo ogni volta che lui lo lasciava da solo per andare dalla sua "ragazza". Seduto sul divano, con una sigaretta tra le labbra, Federico si sentiva una persona pessima. Di solito riusciva a mantenere un certo autocontrollo ma per qualche assurdo motivo quel giorno non ci era riuscito e aveva superato il limite. Razionalmente sapeva che Benjamin non avrebbe mai ripreso i rapporti con Demetra e che non provava più nulla per lei ma quando la fan gli aveva fatto quella domanda, non era stato più capace di ragionare. Per la prima volta aveva avuto davvero paura di perdere Ben e il pensiero che potesse tornare con lei gli aveva fatto male. In quel momento di riflessione aveva realizzato di essere stato un completo idiota e di aver ferito ingiustamente una persona che lo amava e gli dava certezze ogni singolo giorno. Quando alzò gli occhi e li posò sull'attaccapanni all'ingresso si accorse che Benjamin era uscito senza giacca nonostante ci fosse un freddo incredibile, per colpa sua. Scattò in piedi afferrando entrambi i loro cappotti e uscì, sapendo che Ben gli avrebbe urlato di andarsene. E infatti...
"Vattene Federico", sputò acido appena lo vide avvicinarsi.
"Scusa Ben", disse cercando il suo sguardo. "Tieni, fa freddo", aggiunse porgendogli la giacca.
"Ora puoi andare", rispose afferrando il cappotto con un gesto netto, senza neanche guardarlo in faccia. Era furioso ma soprattutto deluso perché Federico aveva dubitato dei suoi sentimenti nonostante ciò che faceva ogni giorno per dimostrargli quanto lo amasse.
"Lasciami spiegare, per favore", lo pregò sedendosi accanto a lui sulla panchina in giardino. Non rispose e non alzò nemmeno il viso, così continuò. "Mi dispiace di averti detto quelle cose, non le penso davvero. So quanto mi ami e quanto fai per me, solo che...", venne interrotto.
"Solo che ti basta una cazzata per mettere in dubbio tutto? Complimenti, questa è la tua fiducia nei miei confronti Federico?", chiese alzando gli occhi per guardarlo in faccia.
"Io mi fido di te Benjamin", disse sfiorandogli una guancia. Il moro però si ritrasse, allontanandolo.
"Ti fidi così tanto da dubitare di me per un commento ironico lasciato su Instagram?", rispose. "Sei un incoerente del cazzo Federico. E quando provo a reagire mi zittisci dicendo che voglio pararmi il culo tirando in mezzo Paola? Peccato che lei sia già in mezzo e la fottuta gelosia che tu hai provato oggi, io la provo ogni maledetto giorno. La differenza è che la mia ha un senso, la tua no. E sai perché? Per me Demetra è un capitolo chiuso e quel commento non significa nulla, invece Paola per te è un capitolo aperto che forse non chiuderai mai. Visto che dai così tanta importanza al pensiero altrui, devo forse ricordarti quante persone sono dalla vostra parte e quanti commenti mi ritrovo a leggere sotto le vostre foto del cazzo? Ti preoccupi di ciò che la gente pensa del fatto che le ho commentato una foto ma non di ciò che penso io quando giochi al fidanzatino felice?", aggiunse scontroso.
"E invece mi preoccupo Ben, ho riflettuto su questo prima. Adesso ho davvero capito come ti senti tu ogni volta che vedi qualcosa che riguarda me e lei. So di aver esagerato, non penso ciò che ho detto. È solo che ho avuto paura di perderti, per la prima volta ho avuto una fottuta paura di perderti anche se so che è assurdo", disse tornando ad accarezzargli la guancia. Ben non si spostò e incrociò i suoi occhi.
"Si, è assurdo", confermò. "Demetra sarà sempre importante per me, è stata la mia prima relazione seria e mi ha dato tanto, lo sai. Non posso e non voglio cancellare quello che c'è stato ma la vita va avanti e adesso so che non era la persona giusta. Non tornerei mai con lei, fa parte del mio passato e va bene così", disse serio. "Amo te Federico e ti voglio nel mio futuro", concluse. Era ancora arrabbiato per quel litigio inutile, odiava discutere con lui ma non avevano mai avuto troppe difficoltà a chiarire. Fin da quando erano solo due ragazzini alle prese con i loro sogni, erano abituati e risolvere tutto nel giro di pochi minuti. Urlavano e sbattevano porte, ma poco più tardi si abbracciavano e tutto tornava come prima.
"Bibi", sussurrò mentre i suoi occhi blu erano ormai lucidi. "Abbracciami", chiese.
Quando le braccia di Ben lo strinsero, tutto tornò esattamente al posto giusto. Ogni paura inutile scomparve e rimase la solita certezza che non lo abbandonava mai. "Ti voglio anche io nel mio futuro, Benjamin", disse prima di baciargli la punta del naso.-
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-Buonasera 🌷
Non so se lo avete visto ma Benjamin ha davvero commentato un post a Demetra e molte persone hanno davvero pensato che ci fosse un ritorno di fiamma perciò ho usato questi spunti per creare un piccolo litigio Fenji. Mi dispiace farli discutere ma ogni tanto ci vuole, anche perché dopo i litigi si fa sempre pace no? 😏
Stay tuned, i prossimi capitoli saranno ambientati a LA. Spero di riuscire a pubblicare presto ❤️
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Vuoi essere il mio niente? | FENJI
FanfictionFanfiction Fenji (Benji&Fede). Questa storia è ambientata nel presente e si basa sui fatti reali (post sui social, spostamenti ecc) rielaborati per adattarli ai Fenji e per descrivere i punti di vista di entrambi. Enjoy! 🌈💕